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Benevento, 02-06-2023 12:48 ____
Era caduta nel cono d'ombra della festivita' del 25 aprile ma e' il 2 giugno la vera data di commemorazione dell'Unita' nazionale
Lo ha detto il sindaco Clemente Mastella alla cerimonia di piazza Castello. Il prefetto Carlo Torlontano ha lodato l'azione di quanti hanno lavorato nei momenti difficili affrontati dal territorio. Il presidente della Provincia ha invece utilizzato il podio per criticare il Governo
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Era caduta nel cono d'ombra della festività del 25 aprile, un evento che ha subito negli anni la sovraesposizione di parte, ma è il 2 giugno la vera data di commemorazione dell'unità nazionale.
Questo concetto, peraltro ribadito già lo scorso 25 aprile dinanzi al popolo di Sinistra che non fece altro che intonare, banda musicale compresa, Bella ciao, è stato espresso dal sindaco Clemente Mastella alla cerimonia di piazza Castello per sottolineare come il 2 giugno impersoni tutte le anime del Paese e che ha come colonna sonora portante l'Inno nazionale o, come correttamente dovrebbe essere appellato, il Canto degli Italiani e la Leggenda del Piave.
Motivi musicali entrambi aggreganti per tutti gli italiani e non divisivi.
Nonostante ciò, non possiamo però esimerci dall'evidenziare che, tolti i protagonisti e qualche loro familiare o degli insigniti, con seguito, delle onorificenze dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, il pubblico, i cittadini, la gente, anche quest'anno non ci sono stati (ma non c'è stata nemmeno il 25 aprile, sia chiaro).
Eccezion fatta per una rappresentanza di allievi dell'Istituto Comprensivo "Sant'Angelo a Sasso" che hanno portato alla manifestazione il Tricolore.
Peccato, perché questi momenti vanno vissuti con serenità e con la gioia di essere partecipi di eventi che ci ricordano che, al di là di sigle, appartenenze e bandiere, siamo un popolo che si è formato attraverso tante guerre lottate non sempre, peraltro, contro un nemico di oltre frontiera.
I momenti più significativi della cerimonia di commemorazione del 77esimo anniversario dalla fondazione della Repubblica, coordinata dal maggiore dei Carabinieri, Vincenzo Falce, sono stati sottolineati dalle note della Banda Musicale del Conservatorio diretta con grande attenzione e cura da Vincenzo D'Arcangelo.
Su piazza Castello, intorno al monumento ai Caduti di tutte le guerre, sono stati schierati i reparti delle Armi presenti sul territorio, dei soccorsi e della Polizia Municipale.
Lo schieramento è stato comandato dal maggiore, Francesco Altieri che ha ordinato di rendere gli onori al prefetto Carlo Torlontano che, accompagnato dal comandante dei Carabinieri, Enrico Calandro, ha passato in rassegna i reparti schierati e reso omaggio ai gonfaloni del Comune e della Provincia.
Dopo l'alzabandiera e l'apposizione della corona d'alloro benedetta dall'arcivescovo Felice Accrocca, il prefetto Torlontano ha letto il messaggio del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella ed ha poi aggiunto i suoi ringraziamenti alle forze dell'ordine e quindi al questore Edgardo Giobbi, che hanno pienamente collaborato, con apporti equilibrati e professionali, nei momenti difficili affrontati anche da questo territorio e cercato di superare la crisi e di dare risposte durevoli ai cittadini ed in particolare ai giovani ed agli anziani.
Il prefetto ha anche detto che nel corso di un anno, per dare risposte efficaci agli accadimenti, sono state fatte 44 riunioni del Coordinamento delle forze di Polizia e 12 Comitati per l'Ordine e la sicurezza pubblica.
In pratica un evento a settimana. Questo ha consentito anche di gestire la presenza sul territorio sannita di circa 700 rifugiati ucraini fuggiti dal loro Paese assaltato dalla Russia.
Il prefetto ha quindi avuto parole di ringraziamento sia per la Banda del Conservatorio che per il Nucleo Speleo-Alpino-Fluviale del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco che ha eseguito il dispiegamento della grande bandiera tricolore sulla facciata del Palazzo del Governo.
A questo punto hanno preso la parola sia il sindaco Mastella che il presidente Lombardi per quelli che avrebbero dovuto essere poco più di un saluto.
Mastella, come detto innanzi, ha sottolineato l'importanza di questa festa che è veramente nel cuore degli italiani e che ha il carattere, forte, della unità nazionale, una caratteristica che non ha mai perso.
La ripresa in tutto il Paese c'è, ha detto il sindaco, ma bisogna recuperarla e sostenerla con il senso di appartenenza.
Oggi è anche il riscatto sociale delle azioni ricoperte nel dopoguerra dai cattolici e quindi dai socialisti, comunisti, liberali, che diedero corpo e sostanza alla Costituzione del 1948, ha concluso Mastella.
Lombardi ha sottolineato anch'egli come la Carta Costituzionale ci abbia donato i diritti che ci erano stati negati, una gioia compromessa dalla tristezza di una guerra che continua ad alimentarsi a due passi dai nostri confini nazionali e che mette in discussione il concetto stesso della pace che per noi italiani è invece oramai acquisito e tutelato.
Poi Lombardi ha parlato della necessità di saper cogliere le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Lombardi ha infine parlato della problematica legata alla desertificazione del nostro territorio.
Per concludere, nel suo lungo intervento, il presidente della Provincia, non tenendo in alcun conto la necessità di tenere lontana la festa della Repubblica da argomenti divisivi, così come auspicato da Mastella, ha detto di dichiararsi preoccupato del progetto del Governo sull’Autonomia delle Regioni, la cosiddetta Autonomia Differenziata ed il dimensionamento delle Istituzioni scolastiche. Le aree interne meridionali, private delle risorse finanziarie destinate ai presidi scolastici, ai presidi sanitari e alla stessa mobilità, che sono la nostra linfa vitale, cancellano l’identità, la vocazione e la crescita del Mezzogiorno, ha concluso Lombardi.
Terminati gli interventi, il prefetto ha consegnato le Onorificenze dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferite con decreto del Presidente della Repubblica per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari. Alcune delle benemerenze, sono state conferite per l’attività prestata nell’ambito della gestione dell’emergenza pandemica da covid 19.
Poi si è passati, come da tradizione oramai da qualche anno, ad assistere al dispiegamento del Tricolore sulla facciata della Prefettura.
Una curiosità: L'ex senatore Pasquale Viespoli, già sindaco di Benevento, con una battuta ci ha confidato il suo stato d'animo a questa cerimonia pressato com'era tra tante fasce tricolore (nella quinta e sesta foto in basso): Nostalgia canaglia...
Questi i nomi degli insigniti

Ufficiale

Luigi Bonagura, dirigente superiore della Polizia di Stato, Direzione Centrale di Polizia di Prevenzione di Roma

Giuseppe Terrone, tenente dell'Arma dei Carabinieri Comandante della I Sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dell'Arma dei Carabinieri di Barletta-Andria-Trani

Marzio Renzi, brigadiere capo dell'Arma dei Carabinieri in servizio presso la Stazione Carabinieri di San Giorgio del Sannio.

Cavaliere

Maria Concetta Civitillo, vice questore aggiunto della Polizia di Stato in quiescenza

Annalisa Marino, sostituto commissario della Polizia di Stato, in servizio alla Procura della Repubblica di Benevento

Angelo Fallarino, vice brigadiere dell'Arma dei Carabinieri, in servizio presso il Comando Stazione dei Carabinieri di Vitulano

Carlo Iannuzzo, comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Aosta

Massimiliano Mignone, luogotenente della Guardia di Finanza, in servizio al Gruppo della Guardia di Finanza di Benevento

Mariarosaria Focaccio, responsabile Promozione e Comunicazione Rete Trapianti e Rete Trasfusionale della Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale Campano

Stefano Matarazzo, docente alI'istituto Superiore "Medi-Livatino" di San Bartolomeo in Galdo

Rosario Meoli, dipendente Ente di Formazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le foto che seguono sono di Antonio Caporaso per "Gazzetta di Benevento"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.157345



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