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Benevento, 30-05-2023 11:25 ____
Per la seconda volta la maggioranza e' costretta a chiedere, stavolta con Farese, di rinviare l'approvazione della delibera sulle tariffe della Tari
I tempi per approvarle sono stati portati a luglio dal Governo e quindi c'e' piu' tempo per chiarire anche la posizione con Andreani ma la minoranza incalza e dice che la documentazione portata oggi in Consiglio non e' quella esaminata in Commissione e che ha avuto il preventivo parere dei revisori dei conti...
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Comunque la si voglia girare, la furbizia, l'intelligenza e l'intelligent della maggioranza ha stoppato sul nascere un nuovo "caso" sulla delibera di approvazione della Tariffa sulla Tari, la tassa sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ed ha fatto sì che l'atto fosse ritirato dalla discussione dell'Aula per la seconda volta nel giro di una settimana.
Appare risibile la giustificazione che essendo cambiati i termini per l'approvazione del bilancio, spostati a luglio, di cui l'approvazione della Tariffa Tari è componente essenziale, l'atto si ritiri per poter meglio accertare la responsabilità che su tutta la vicenda ha avuto o ha forse avuto la concessionaria Andreani.
Che vuol dire?
L'atto era pronto, tanto è vero che è giunto in Consiglio comunale, e se era perfetto come si dice, doveva solo essere approvato.
Invece, come invece afferma l'opposizione, la proposta di delibera era viziata nuovamente da un "cambio in corsa" delle tabelle in essa contenute tanto è vero che quelle che sono state esaminate in Commissione e quelle che hanno ottenuto il via libera da parte del Collegio dei Revisori dei Conti, sono tutt'altra cosa.
Quelle proposte oggi nell'atto, sono state aggiunte in epoca successiva, il 25 maggio.
E dunque la Commissione avrebbe espresso un parere su altro e dunque le carte dovevano tornare nuovamente alla sua attenzione prima di approdare in Consiglio.
Questo assunto la maggioranza non lo ha contestato alla minoranza (se non tacciandolo di mero formalismo) ma ha colto con il giovane consigliere comunale di maggioranza, l'apprezzato Francesco Farese, che si è assunto la responsabilità del gesto, la possibilità di chiedere il ritiro della delibera visto che ci sono i tempi per poterla approvare in altra data più avanti nel tempo.
Insomma forse, anzi certamente, se ne uscirà.
Ma quel momento non è stato nemmeno oggi.
I lavori dell'Aula, presieduta da Renato Parente, hanno avuto inizio alle ore 10.04 e fine alle ore 11.25.
Alla chiama hanno risposto presente, compresi quelli da remoto (che brutta pratica per un rappresentante del popolo che si rifugia dietro lo schermo...), in 29 mentre quattro sono stati gli assenti: De Lipsis, Moretti, Perifano e Piccaluga
Ad inizio dei lavori, come abbiamo detto, Farese ha fatto istanza al Consiglio, attesa la proroga governativa per l'approvazione del Bilancio di previsione rinviata al 31 luglio, di ritirare l'atto relativo all'approvazione delle Tariffe Tari.
E' stato anche già chiesto, ha proseguito Farese, di avviare un'azione di verifica della responsabilità sul comportamento della concessionaria Andreani che è incaricata per contratto della elaborazione del piano tariffario.
Ieri ho letto la diffida inviata da parte del dirigente alla concessionaria con l’addebito di una penale contrattuale, ha proseguito Farese.
E' necessario dunque un rinvio della delibera all’esito dell’accertamento in modo da avere un quadro esaustivo di tutta la vicenda.
A questo punto avrebbe dovuto esserci la votazione sulla richiesta di Farese (la stessa condizione, il ritiro sempre dello stesso atto ma proposta da Luigi Scarinzi la settimana scorsa, non aveva avuto bisogno, secondo il segretario generale che garantisce la legittimità degli atti, della votazione da parte del Consiglio, secondo noi sbagliando, e la seduta era stata sciolta su semplice richiesta di un consigliere, ancorché di maggioranza), dicevamo che avrebbe dovuto esserci la votazione sulla proposta di Farese ma il presidente Parente, pur avendo infelicemente tentato il contrario, non ha potuto non dare la parola ai consiglieri, per "dichiarazione di voto", aprendo così un dibattito che la maggioranza avrebbe preferito evitare.
Giovanna Megna ha detto di prendere atto della richiesta di Farese ma che c'è parimenti necessità di far sapere alla gente ciò che è stato.
Ora Farese mi appare come un "illuminato" sulla via di Damasco, ha proseguito Megna, dopo avermi definita incompetente e consigliata a fare un corso di contabilità visto che la denuncia degli errori della volta scorsa rappresentavano solo un formalismo.
Sassolino dalla scarpa, levato.
E qui il presidente Parente, visto che gli interventi si preannunciavano più corposi di numero e di argomentazioni, ha detto che bisognava votare e che avrebbe tolto la parola a chi decideva di voler intervenire per dargliela poi dopo il voto.
Ma Parente ha dovuto desistere dal suo proposito dinanzi alla motivazione della richiesta di intervento, della "dichiarazione di voto" che precede, ovviamente, la votazione di una delibera.
Vincenzo Sguera si è detto anch'egli d’accordo con Farese ma ha sottolineato come tutto questo poteva essere evitato in quanto Il Comune si è dotato di un direttore che sovraintende alla esecuzione del contratto con Andreani.
Una persona pagata dal Comune, questo l'ho già detto in Commissioine, e che poteva essere interpellata per tempo su tutta questa vicenda ed avere da essa i chiarimenti richiesti.
Sguera ha ribadito la richiesta di ascoltare questa persona.
Si tratta, Sguera non ne ha fatto il nome ma la nomina è pubblica, di Laura Clemente di Montesarchio, libera professionista, destinataria dell'incarico di “Direttore dell’esecuzione del contratto” per l'atto sottoscritto tra il Comune di Benevento e la Società Andreani Tributi e che per tale incarico le è stata conferita la somma complessiva di 19.829,58 euro.
A prendere la parola a questo punto è stata Rosetta De Stasio la quale anche lei ha detto di concordare con Farese sulla necessità del ritiro dell'atto.
La delibera però, ha precisato bene De Stasio, deve tornare in Commissione perché ci siamo resi conti che ciò che si sarebbe dovuto votare oggi non è quello che abbiamo letto e votato in Commissione lo scorso 24 maggio con il parere dei revisori del 22 maggio.
Le Tabelle che giungono oggi nell'atto sono invece del 25 maggio e dunque il motivo del ritiro dell'atto dall'Aula è anche di sostanza.
Volevate in pratica farci votare una delibera che non conoscevamo, ha concluso De Stasio.
Angelo Miceli, sempre dell'opposizione, ha sottolineato, stante i fatti, come a volte le opposizioni vanno ascoltate.
Miceli ha poi detto di rilevare la irritualità della richiesta di un consigliere di maggioranza che chiede il rinvio di un atto senza nemmeno presentare pregiudiziale.
L'argomento doveva invece essere introdotto dall'assessore al Bilancio, Maria Carmela Serluca che avrebbe dovuto precedere con una sua relazione e poi aspettarci un passo indietro dell’Amministrazione attiva.
Antonio Capuano, consigliere di maggioranza, ha sottolineato positivamente il controllo degli atti da parte dell'opposizione lì dove ci può essere una leggerezza.
Ma da questo a caricare sull’assessore la responsabilità della gestione del contratto con Andreani, ce ne corre.
Tutto questo clamore fatto sulla richiesta di Farese, è inutile.
Floriana Fioretti, della minoranza, ha detto di prendere atto che l’Amministrazione ha accolto le sollecitazioni e gli stimoli dell'opposizione.
Francesco De Pierro, vice sindaco, ha sottolineato di apprezzare gli interventi dei consiglieri che si sono associati subito alla necessità espressa da Farese che si è fatto carico della questione visto che, in assoluta tranquillità, c'è ora la possibilità di posticipare i controlli, visto l'allungamento del termine per l'appropvazione del Bilancio di previsione ed anche di prendere i dovuti provvedimenti con la concessionaria.
Detto questo ci potremmo fermare qui.
Noi della maggioranza, ha concluso De Pierro, avremmo potuto anche votare la delibera ed invece abbiamo convenuto sul rinvio per consentire le ulteriori verifiche che ci consentiranno di andare fino in fondo.
Ritenetevi tutti contenti, dunque e condividete la richiesta di Farese.
Giovanna Megna ha parlato quindi addirittura per la seconda volta per segnalare che in allegato alla delibera Tari sono state inserite tabelle datate 25 maggio, atti che sono successivi al voto della Commissione consiliare ed al parere dei revisori dei conti. Sono state infilate lì senza che fossero portare a conoscenza di nessuno.
Ed aggiungo, ha concluso Megna, che probabilmente quelle sono quelle giuste e corrette ma noi non le abbiamo viste in Commissione.
Non è mai troppo tardi tornare sui propri passi, ha concluso il consigliere Megna.
De Pierro ha concluso la discussione affermando che si va al rinvio anche alla luce di queste doglianze.
Mi farò carico affinché ciò non accada più.
Alla fine la proposta di Farese, di ritirare la delibera "Approvazione tariffe Tari anno 2023" dalla discussione e valutazione dell'Aula, è stata votata con 29 voti favorevoli, all'unanimità.
Si è quindi passati al secondo punto posto all'ordine del giorno: "Articoli 151 e 231 Decreto Legislativo numero 267/2000 - Relazione illustrativa al Rendiconto della Gestione 2022 e Rendiconto della Gestione 2022, approvazione".
La relazione è stata tenuta dall'assessore Serluca che è partita da un avanzo di 34.376.000 di euro a cui però sono stati sottratti 30.750.000 di euro per la parte da accantonare e 8.800.000 di euro per la parte vincolata.
Queste due sottrazioni hanno in pratica portato alla chiusura del Conto Consuntivo con un disavanzo cospicuo di 5.191.000 euro.
Sin qui Serluca.
Ora questa cifra dovrà essere portata nel prossimo Bilancio di previsione per la immediata copertura di quello a Consuntivo che si è chiuso con un disavanzo.
Floriana Fioretti ha sottolineato che si continua ad operare con i cd che vengono resi disponibili per i consiglieri comunali per la trasmissione degli atti da studiare per poi votarli in Commissione.
Sono questi strumenti obsoleti che confermano la superficialità con cui si muove questa amministrazione.
Infatti, i cd ritirati sono stati solo 11 sui 33 consiglieri comunali aventi diritto.
Nel cd poi abbiamo appreso anche dei dati sensibili del comune di Pradella, nel casertano e del film "Il gioiellino", anch'esso allegato, per errore ovviamente.
Vogliamo sottolineare la sciatteria e l'approssimazione con cui questa Amministrazione provvede alla trasmissione degli atti, ha proseguito Fioretti.
Questa è in pratica una macchina amministrativa che è allo sbando ed è oramai senza controllo. Non vogliamo puntare il dito sul dirigente Raffaele Ambrosio perché c’è anche la parte politica che ha le sue colpe.
C’è bisogno di maggiore efficienza e controllo.
Il disavanzo con cui chiude il Conto consuntivo, è un marcatore di un disequilibrio finanziario e fotografa la gestione economica che non può permettersi di imputare le responsabilità alle precedenti amministrazioni.
Rosario Guerra, consigliere di maggioranza ha sottolineato come sul piano pratico, i numeri snocciolati ci fanno capire che non siamo vicini al default, al fallimento.
Gli indicatori ci dicono che non è né una gestione allegra né che questo sia un bilancio farlocco.
E’ la prima volta che un numero cospicuo di risorse viene investito nella edilizia scolastica.
E questi sono soldi spesi bene perché sono strutture, quelle scolastiche, frequentate dai nostri figli e dai nostri nipoti.
Spezzo poi una lancia a favore di Ambrosio.
Si possono commettere errori ed a proposito del film ironicamente ha voluto darci solo un buon auspicio per il futuro.
Francesco Farese ha parlato di un rendiconto con tendenza al miglioramento del risultato di amministrazione e che evidenzia la positiva azione posta in essere dall’Amministrazione comunale. Da 22milioni di euro scendono a 14milioni di euro i debiti verso i fornitori.
Dal passato, poi, non è vero che non ci portiamo fardelli.
Ci portiamo il ricorso alle anticipazioni e 31milioni di euro degli esercizi precedenti che devono essere restituiti.
Sono una eredità ancora molto pesante mentre noi stiamo agendo senza chiedere anticipazioni al tesoriere pagando peraltro il costo del denaro.
Giovanna Megna ha sottolineato di non essere entusiasta del bilancio che è il segno di una Amministrazione che appare procedere con il freno a mano tirato.
E' un documento simile all’anno scorso, senza grosse variazioni.
Siamo una città addormentata e depressa e peraltro anche molto sporca.
Angelo Miceli ha parlato della fotografia di un esercizio che manifesta qualche criticità ma molte delle cose cui ha fatto cenno Guerra derivano più che da una sana gestione, da una opzione di finanza derivata di natura straordinaria.
Ci auguriamo di poterci complimentare per il futuro con questa Amministrazione.
Lamento, invece, la inattuazione del Piano delle alienazioni immobiliari che dovrebbe produrre i suoi effetti.
Siamo ad un comportamento assolutamente statico.
Ci troviamo ancora alla stima dei beni, operazione necessaria prima di poterli alienare.
In pratica spostiamo tutto verso l’infinito...
Rosetta De Stasio ha sottolineato come, con una battuta, Umberto Panunzio ha detto non c’è motivazione per un voto contrario perché il Bilancio è così e basta.
Ma il rendiconto, ha detto De Stasio, è la fotografia e lo specchio che l’Amministrazione ha fatto di sè e per questo che c’è il voto contrario.
Questa fotografia non può trovarmi d’accordo perché essa è brutta ed identica a quella dell’anno precedente, sostanzialmente non si è mosso nulla.
Al di là dei fondi straordinari.
In realtà non si ha un progetto di città mentre sarebbe bello avere una città diversa e bella ma dovrebbe cominciare l’Amministrazione a dare l'esempio.
Giovanni Zanone ha sottolineato che il Comune paga rate di mutuo per 4.200.000 euro all’anno alla Cassa Depositi per prestiti che erano stati ereditati dalle precedenti Amministrazioni ed un debito pregresso pari a 100milioni di euro.
Marcello Palladino ha sottolineato come ci siano stati passi in avanti fatti sulla riscossione dei tributi relativamente al recupero sull’Imu, Tari e Tosap. Qui un’azione molto efficace al netto delle ultime vicende amministrative.
Poi ha sottolineato come i bandi per la vendita degli immobili comunali siano stati tutti fatti e pubblicati ma che nessuno ha acquistato nulla.
Al termine della discussione la delibera ha ottenuto 20 voti favorevoli e 5 contrari, quelli di: De Lorenzo, De Stasio, Fioretti, Miceli e Varricchio.
In tutta la seduta non ci pare di aver visto il sindaco Mastella seduto al suo banco in Aula.

 

 

 

 

comunicato n.157256



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