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Benevento, 18-05-2023 20:51 ____
L'attenta conduzione di Rossella Del Prete riesce a portare a conclusione l'importante seminario di studio su "Citta' storiche patrimonio dell'Unesco"
Si e' parlato di turismo, culturale in particolare, di piani di gestione integrata, di buone prassi, di rete tra cittadini, facilitatori, scuole ed istituzioni con l'intento di affrontare il tema in maniera globale. Gli atti del convegno saranno pubblicati
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La lunga maratona si è conclusa nel tardo pomeriggio con la soddisfazione della infaticabile organizzatrice, Rossella Del Prete, che nella qualità di presidente del Rotary Club di Benevento ha voluto dedicare una giornata di studio, ricca della partecipazione di tanti ed autorevoli relatori, alle "Città storiche patrimonio dell'Unesco".
La parola Unesco, in altre parti dl globo, visto che si tratta di un riconoscimento mondiale e non nazionale o locale, significa anche apertura ad ipotesi concrete di sviluppo.
Da noi qui a Benevento, meno, molto meno ed è dunque bene che non si trascuri di ricordarlo a tutti, cittadini per primi che hanno l'obbligo primario della vigilanza e della tutela, senza demandarlo ad altri, ed alle istituzioni che intorno a questo nome debbono o dovrebbero costruire le condizioni affinché esso, nel rispetto del godimento, possa essere indicatore di sviluppo economico.
Di questo, anche, hanno parlato i relatori, anche quelli che, come l'assessore Casucci, impossibilitato a partecipare, hanno lasciato il proprio contributo con un video-collegamento.
Ma c'è stato anche chi, su tutti l'assessore alla Cultura ed all'Unesco, Antonella Tartaglia Polcini, ha presenziato a tutta la seduta del seminario sia come relatrice che come componente del pubblico. Come lei anche Teresa Romano ed Angela Maria Ferroni.
E questo è stato motivo di orgoglio per Del Prete che ha visto i suoi sforzi ben ripagati, almeno da questi punti di vista: Presenza qualificata e partecipazione.
Del Prete, in quanto presidente Rotary, è stata sollecitata ad attivare questo seminario di studio, dalla Commissione Distrettuale del Club che peraltro è presieduta da Maurizio Di Stefano, che ha curato peraltro l'introduzione al seminario di studio, Di Stefano che è il presidente dell'Icomos, l'Agenzia italiana per l'Unesco.
Del Prete ha comunque voluto organizzare un evento non solo rotariano ma di maggiore spessore e così ha coinvolto anche il Dipartimento della sua Università e l'Ordine degli Architetti.
Non è mancato anche il coinvolgimento della tecnologia.
In particolare sono state presentate anche nuove tecniche per difendere dall'incendio il patrimonio culturale.
Insomma, l'occasione è stata di incontro tra persone con professionalità e provenienze diverse ma il valore è che non si può parlare di patrimonio culturale da un solo punto di vista, ha detto Rossella Del Prete, perché servono esperti, studiosi e professionisti.
Abbiamo avuto, ha detto la docente universitaria, anche la partecipazione dei giovani, in particolare del Liceo Scientifico "Rummo" con la presentazione di un progetto cui stanno lavorando per mettere in rete le scuole che sono sulla via Appia, da Roma a Brindisi, un lavoro importante e complesso fatto con il sostegno degli esperti.
Altri ragazzi dello stesso Istituto hanno realizzato un depliant che ha come protagonista la chiesa di Santa Sofia che in numerose copie è stato donato alla chiesa di Santa Sofia affinché lo distribuisca ai turisti che la vanno a visitare.
Nel corso della lunga maratona di studio, si è parlato dunque di turismo, culturale in particolare, di piani di gestione integrata, di buone prassi, di rete tra cittadini, facilitatori, scuole ed istituzioni con l'intento di affrontare il tema in maniera globale.
Un vero successo gestito anche nei tempi in maniera ferrea da Del Prete, e non avrebbe potuto fare altrimenti. In caso contrario con circa trenta ospiti, non avrebbe esaurito gli interventi nell'arco della giornata.
Per il pranzo, parco, un primo piatto ed un dolce, esso è stato consumato alla Taverna "Paradiso", a due passi dalla sede del convegno, e poi di nuovo al lavoro.
Insomma quella di oggi è stata una grande occasione di riflessione in cui ciascuno ha detto la sua.
Ora, ci ha detto Del Prete, saranno pubblicati gli atti di questo seminario.

Ci sia consentita a questo punto una nota di rammarico.
Come è possibile che un convegno così importante, con la partecipazione di tanti ospiti di rilievo professionale e di prestigio, non possa godere anche di una adeguata accoglienza (quella che a noi notoriamente, Gregoretti docet, manca)?
Perché i responsabili delle Istituzioni che gestiscono Palazzo De Simone, Università e Conservatorio (ma in questo caso sembra si tratti del Conservatorio) non hanno chiesto all'Asia, sempre disponibile in verità ad intervenire in queste circostanze particolari, a rimuovere anzi tempo i bustoni con i rifiuti messi in bella mostra dinanzi all'ingresso del cortile che porta alla Sala di Lettura che ha ospitato il convegno?
Questo non lo capiremo mai.
Che vuol dire essere attenti e disponibili?
Che significa collaborare tra istituzioni? Solo chiacchiere ed enunciazioni di principio?
Dovrebbe invece significare proprio questo. Fare in modo cioè, con l'attenzione che bisogna porre alle cose che ci accadono intorno, che ci si possa sempre offrire agli occhi degli ospiti, nel migliore dei modi possibili.
Oggi qui abbiamo toppato.
Ed ovviamente non c'entrano, in questa "reprimenda", gli organizzatori dell'iniziativa che sono solo da elogiare.

 

 

 

 

 

comunicato n.157031



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