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Benevento, 13-05-2023 17:29 ____
Calcio, Serie B: Il Benevento torna alla vittoria dopo tanti mesi di digiuno ma e' tutto inutile. La Strega retrocede in Lega Pro
Oreste Vigorito: Non si puo' pensare al futuro senza considerare il passato. Tutti dobbiamo fare una riflessione. Andrea Agostinelli: Chiedo scusa per non essere riuscito a salvare la squadra
di Luca Pietronigro
  

Benevento (3-5-2): Paleari; El Kaouakibi (70' Veseli), Glik, Tosca; Letizia, Karic, Viviani, Kubica (46' Improta), Foulon; Ciano (91' Tello), Farias (67' Pettinari). A disposizione (Nunziante, Manfredini, Jureskin, Agnello, Leverbe, Pastina, Koutsoupias) Allenatore Andrea Agostinelli

Modena (4-3-2-1): Gagno; Oukhadda, Cittadini, Pergreffi, Ponsi; Duca (74' Ionita) Gerli, Magnino; Mosti (63' Strizzolo), Tremolada (74' Giovannini); Diaw (79' Bonfanti). A disposizione (Seculin, Falcinelli, Silvestri, Armellino, De Maio, Renzetti, Coppolaro) Allenatore Attilio Tesser

Arbitro: Davide Ghersini di Genova
Assistenti: Edoardo Raspollini di Livorno e Marco D'Ascanio di Ancona
IV Uomo: Matteo Centi di Terni
Var: Ivano Pezzuto di Lecce
Assistente Var: Antonio Giua di Olbia
Reti: 18' Diaw, 31' Ciano, 46' pt Foulon
Ammoniti: El Kaouakibi, Glik, Letizia (B); Cittadini, Strizzolo (M)
Angoli: 7-2
Recupero: 1' pt; 6' st
Spettatori: 2762 (2574 locali e 188 ospiti).

I giochi sono finiti, il Benevento Calcio è retrocesso con una giornata d'anticipo in Serie C.
A nulla è servito il ritorno alla vittoria, giunto dopo tanti mesi di digiuno, con il Modena per 2-1, nell'ultima gara stagionale al "Ciro Vigorito", visto il contemporaneo pareggio casalingo del Brescia con il Pisa.
A perdere la categoria con la Strega anche la Spal che è stata raggiunta dai sanniti a quota 35 punti, una lunghezza più avanti il Perugia che si giocherà tutte le possibilità di raggiungere i play-out nella sfida di venerdì prossimo contro i giallorossi che, invece, punteranno a raggiungere il terz'ultimo posto.
Si chiude così, come ormai lo si era già capito da un bel po', questa stagione disgraziata dove è capitato di tutto e dove sono stati compiuti tanti, troppi errori che hanno portato a questo inevitabile risultato.
Resta l'amaro in bocca perché si sarebbe potuto e dovuto fare di più, forse sarebbe bastato anche poco per evitare tutto ciò ma il risultato del campo ha detto questo e bisogna accettarlo provando a rialzarsi dopo essere caduti.
Venendo alla cronaca della partita, Andrea Agostinelli cambia il modulo e ben sette elementi rispetto alla sfiagurata sfida di Cittadella.
Si ritorna al 3-5-2 con Paleari, preferito a Manfredini in porta, sulla linea difensiva El Kaoukibi, Glik e Tosca con Leverbe e Veseli in panchina.
A centrocampo al posto delle squalificato Schiattarella e dell'infortunato Acampora ci sono Viviani in cabina di regia con Karic ed il polacco Kubica, per la prima volta dal primo minuto, mentre gli estreni sono Letizia e Foulon.
In avanti la coppia composta da Farias e Ciano.
Nel Modena Attilio Tesser schiera i suoi con il 4-3-2-1 con Mosti e Tremolada dietro l'unica punta che è Diaw.
Dopo un buon avvio degli emiliani, sono i padroni di casa ad avere la prima occasione per segnare con Kubica che, servito in area, calcia di prima intenzione ma è provvidenziale l'intervento di Cittadini che respinge il pallone con il corpo.
Sanniti ancora avanti al 12' sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Ciano su cui interviene di testa Tosca che impegna Gagno che in tuffo mette il pallone in calcio d'angolo.
E' quindi il Modena a rendersi pericoloso con Duca che appoggia per l'accorrente Diaw su cui è bravo Paleari ad intervenire.
Al 18' sono gli ospiti a passare in vantaggio con Kubica che perde un pallone a centrocampo su cui ne approfitta Oukhadda serve Magnino che avanza e mette al centro un bel pallone per Diaw che, di testa, batte Paleari.
Il Benevento non ci sta a subire l'ennesima sconfitta della stagione e si butta alla disperata ricerca del pareggio e alla mezz'ora si rende pericolosa con Farias il quale supera Pergreffi e fa partire un tiro di destro che viene respinto di piede da Gagno.
Un minuto dopo giunge la rete con Ciano che, servito da Karic, fa partire un sinistro dalla distanza che si insacca alle spalle di Gagno.
Il Benevento spinge ancora e al 37' ha una ghiotta occasione per segnare ancora con un sinistro di Foulon con il pallone che finisce a lato di poco.
Il terzino belga, però, si rifà nell'unico minuto di recupero.
Tutto nasce da una punizione di Ciano, sugli sviluppi Glik appoggia per il numero 18 giallorosso che di potenza insacca alle spalle di Gagno.
La ripresa si apre con l'ingresso di Improta per Kubica
Al 4' punizione di Tremolada con Paleari che, in uscita, manda lontano il pallone.
Al 7' ancora Ciano pericoloso con un tiro dalla distanza con il pallone che si abbassa improvvisamente e finisce poco sopra la traversa.
Quindi, Diaw prova ad impensierire la difesa giallorossa ma Paleari è bravo ad anticiparlo.
Ancora l'attaccante ex Monza protagonista: lanciato da Tremolada salta Paleari ma, da posizione defilata, mette a lato.
Nel Modena entrano Strizzolo, l'ex Ionita, Giovannini e Bonfanti per Mosti, Duca, Tremolada e Diaw, mentre nel Benevento ci sono Pettinari per Farias e Veseli per El Kaoukibi.
Proprio Bonfanti, al 35', si fa vedere dalle parti di Paleari con una conclusione che viene bloccata dall'estremo difensore sannita.
Ancora ospiti in avanti con Strizzolo che, in girata, mette la sfera di poco a lato.
Nei sei minuti di recupero, non succede più nulla oltre ad un salvataggio di piede di Gagno su Tello, da poco in campo al posto di Ciano.

Le voci dagli spogliatoi

Oreste Vigorito, presidente Benevento
"E' stato un anno difficile e mi dispiace.
Non si può pensare al futuro senza considerare il passato. Tutti dobbiamo fare una riflessione.
I demeriti sono di tutti, così come accade nei successi. Abbiamo perso tutti.
Questo finale di stagione è stato una schifezza.
Chiunque deve pensare al perché le cose sono finite così. Perché si sia arrivati alla sconfitta.
Per ripartire occorre trovare le motivazioni. Ma se pensiamo tutti che la colpa è di Vigorito e poi vogliamo che Vigorito resti non si va da nessuna parte. Per me il calcio è una cosa sacra.
Penso che le persone si debbano emozionare se non c'è più questo è inutile che resti.
Oggi c'era uno striscione messo da dei bambini che mi ha molto emozionato: "Vigorito non mollare".
In questi anni ho cercato di fare quel che potevo per portare le famiglie allo Stadio.
Non faccio calcio per interessi ma per emozionare la gente. E lo faccio da solo. Mi riempie il cuore fare del bene a una comunità.
Sull'attaco al pullman della squadra dico che nessuno ha scritto o ha dato poco risalto su quello che è accaduto sulla direttissima Bologna-Firenze dove il nostro mezzo è stato inseguito e attaccato da ignoti.
Non c'erano solo i calciatori ma anche altri addetti della società che potevano non tornare a casa.
Questo episodio ha screditato il Benevento.
Dei quasi ottomila abbonamenti sottoscritti, allo Stadio abbiamo avuto sempre la metà dei tifosi.
Ho messo quei prezzi non perché mi servisse far soldi, ma per portare gente allo stadio; nonostante questo sono venuti allo stadio solo in 4.000.
Non so perché sia accaduto, ma non ho mai mancato di rispetto ai tifosi.
Pensate anche al settore giovanile che è arrivato ai play-off con tutte le squadre.
Carfora che sta facendo i mondiali di categoria e Nunziante che mi è stato chiesto da club di A.
Ho comprato l'Avellola dove ora c'è una struttura per gli allenamenti e per le partite. Il settore giovanile sta sfornando molti giovani che stanno giocando in C.
Poi volevo creare un campus per i giovani che venivano da fuori e non mi sono stati concessi i terreni.
Anche sullo Stadio, l'ho sempre riparato io. Oggi in Tribuna Vip pioveva, c'era un buco e quelli del Modena erano seduti proprio in prossimità. Non ho potuto fare molto, se non cedere loro il mio posto.
Quando Coda era al Benevento, gli abbiamo proposto un contratto di tre anni che in caso di promozione sarebbe aumentato ma lui non ha voluto accettare.
Al suo posto ho dovuto prendere Moncini e spendere anche una bella cifra.
Coda ha preferito accordarsi a fine stagione con il Lecce, in Serie B, e con cifre anche più basse ed ancora oggi se ne pente.
In questa stagione, a gennaio, è rivenuto a bussare da me e non volevo prenderlo.
Poi mi sono lasciato convincere, ero in accordo con il presidente del Genoa Zangrillo, la cifra sul piatto era anche importante ma alla fine è saltato tutto.

Andrea Agostinelli, allenatore Benevento
"C'è rammarico per come è andata a Cittadella. Quel gol all'83' ci ha distrutto e ci ha condannato alla C. Chiedo scusa per non essere riuscito a salvare il Benevento.
Ho messo tutto il mio entusiasmo e la mia esperienza e la squadra mi ha seguito. Ringrazio tutti quelli che hanno lavorato con noi. Mi sono molto legato a questa città.
Oggi è un giorno nero e non mi va di pensare al domani.
Per esperienza so che qundo si vince ci si gode la giornata, ma io piango per come è andata.
Sono confortato dal fatto che i ragazzi mi hanno seguito ma si poteva fare anche qualcosa in più.
Succedono le annate negative ma dall'inizio vedevo il Benevento da metà classifica, mai avrei pensato alla retrocessione.
Non riesco a capire come mai ci si sia trovati in questa situazione, non so dire cosa sia successo prima.
Le scelte che ho fatto le rifarei. Sono pagato e spesso pago per le scelte che faccio.
Oggi tutti i ragazzi mi hanno salutato con affetto. Questa delusione mi fa male tanto e potevo anche evitarla.
La vittoria di oggi? Non posso pensare che in assenza di pressione abbiamo reso di più. Abbiamo rimontato anche in altre gare, ad esempio con Parma e Reggina.
Qui ho trovato un ambiente a cui mi sono legato molto. Anche la gente mi ha fatto i complimenti nonostante stessimo retrocedendo. Ringrazio anche voi della Stampa che mi avete dato fiducia.
L'esclusione di Simy e La Gumina è stata una mia scelta. Devo fare il meglio per il Benevento e non avevo tempo per aspettare".

 

 

 

comunicato n.156899



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