| Benevento, 24-03-2023 16:45 |
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I Sindacati si incontrano per fare il punto sulla drammatica situazione che affligge il personale dipendente della Provincia
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Redazione |
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Le Segreterie Provinciali di Categoria di Cgil, Cisl e Uil del pubblico impiego con Domenico Raffa, Antonio Forgione e Raffaele Fonzo, si sono incontrate per fare il punto sulla "drammatica situazione", che affligge il personale dipendente della Provincia di Benevento.
"E' da circa due anni, infatti - si legge nella nota inviata alla Stampa - che i sindacati chiedono un confronto serio per discutere del piano del fabbisogno del personale e del salario accessorio ma ad oggi questa e diverse altre richieste non sono ancora state prese in considerazione nel mentre si agisce con colpi di mano con interventi non concordati con le parti sociali e senza criteri oggettivi predefiniti, come l'attribuzione di mansioni superiori, applicata presso l'Ente e addirittura più volte prorogata d'ufficio!
Questo è l'esempio emblematico di come l'assenza della concertazione, del confronto e della contrattazione, diventi strumento di selezione discrezionale, senza fornire la possibilità di crescita professionale a coloro, e ne sono tanti, che avrebbero gli stessi requisiti per accedervi.
Allo stesso tempo, nessuna novità per la più volte richiesta di applicazione della rotazione dei dirigenti e del personale, così come previsto dalla normativa vigente e dall'Anac.
Evidenziano l'urgente necessità di aggiornare i vecchi regolamenti, come, ad esempio, quello per l'attribuzione delle Posizioni Organizzative (ora Elevate Qualificazioni), quello delle elevate qualificazioni, e di predisporre quello per l'applicazione dei nuovi istituti introdotti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (Ccnl) 2019/2021, per esempio i "differenziali stipendiali", al fine di essere pronti per l'approvazione del nuovo Contratto Integrativo evitando di arrivare, com'è accaduto negli ultimi anni, a fine anno.
Sollecitano la definizione del fondo delle risorse decentrate, prevedendo gli ampliamenti di risorse previsti dal nuovo contratto collettivo nazionale, tra i quali l'inserimento di specifiche risorse (0,55% del monte salari 2018) per le verticalizzazioni che garantiscono stabilmente le possibilità di crescita economica e professionale ai lavoratori e alle lavoratrici attualmente in forza, che sino ad oggi hanno retto il peso degli enormi vuoti di organico, e del 5% della parte stabile certificata del 2016, previsto per tutti quegli enti che gestiscono i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), com’è il caso della Provincia di Benevento e dei vari altri incrementi previsti.
Non da ultimo, vi sono poi le questioni relative alle modalità di reclutamento del personale, che avevamo cercato di mettere al centro dell'agenda politico-sindacale.
Non del tutto coerenti con la normativa vigente appaiono le procedure attualmente applicate per i concorsi in via di definizione, dopo oltre due anni dalla pubblicazione dei bandi.
E' da sottolineare, inoltre, l'assegnazione dei nuovi dipendenti assunti per mobilità e/o a seguito dei concorsi, in compiti secondari, lasciando ancora vuote caselle di fondamentale importanza per il funzionamento dell'Ente.
Infine, non si può non rilevare l'approssimazione con la quale in molti, troppi casi si opera.
La delibera presidenziale di approvazione del Piano della perfomance provvisorio anno 2023, per esempio, presenta una serie di errori ed inesattezze che ha dell'incredibile: personale in quiescenza che viene ancora riportato nell'organico dei vari servizi; personale assunto che, al contrario, non viene riportato; personale interinale, che viene riportato tra il personale di ruolo dell'Ente; personale inquadrato in una categoria professionale inferiore a quella posseduta, eccetera.
Tale e tanta, quindi, è la mole delle questioni ancora aperte presso l'Ente, un Ente la cui responsabilità per la crescita e lo sviluppo del Territorio dipende in larga misura dalla propria capacità di evolversi e ammodernarsi ai tempi, di rendersi utile al confronto sfruttando ogni canale teso all'innovazione e al progresso, in maniera democratica e partecipata, ma soprattutto reattiva.
Una reattività oggi ancora spenta".
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