Benevento, 22-03-2023 21:07 |
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In preparazione il Consiglio comunale aperto sulla Sanita' voluto da De Lipsis. Il presidente Parente non vuole pero' che diventi uno sfogatoio
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Nostro servizio |
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Tra qualche ora potremmo finalmente sapere se e quando si terrà il Consiglio comunale aperto sulla sanità fortemente voluto ed annuciato dal nuovo consigliere comunale delegato alla Sanità, Luca De Lipsis (foto).
Consiglio comunale aperto significa, in teoria, che chiunque è autorizzato a chiedere la parola per esporre i suoi convincimenti.
Non potrà essere però uno sfogatoio, è la preoccupazione del presidente del Consiglio comunale, Renato Parente, che con De Lipsis cercherà di organizzare le regole di accesso e di svolgimento del Consiglio.
Non è escluso che possa uscire dall'incontro anche la data della civica Assise che si terrà su un argomento importante e sentito da cittadini ed associazioni rappresentative.
La data che invece uscirà dalla Conferenza dei capigruppo convocata dal presidente del Consiglio comunale sempre per domani, sarà quella del nuovo Consiglio comunale che dovrebbe celebrarsi il 29 marzo, mercoledì.
Sarà una seduta, quella che si sta preparando, che certamente conterrà l'esame, per l'approvazione, di altri debiti fuori bilancio, quei piccoli importi da salasso che oramai stanno sullo stomaco un po' a tutti.
Il consigliere delegato al Contenzioso, Gerardo Giorgione, ci ha dichiarato che in queste ore consegnerà al sindaco la sua relazione sullo studio del fenomeno ma ci ha già anticipato però che sorprese non ce ne saranno e che il lavoro fatto sin qui è possibile definirlo addirittura eccellente.
Ci sono consiglieri che non la pensano come lui, ovviamente e non appartengono solo all'opposizione, il che sarebbe ovvio e scontato.
Il Consiglio dovrà anche decidere definitivamente ma in Aula, di non aderire all'annullamento dei piccoli debiti contratti con il Comune.
I revisori dei Conti ritengono che un Comune in dissesto non possa rinunciare a nessun introito anche se sotto l'ombrello di una norma.
Hanno detto però, i revisori: Sappiate voi consiglieri che siete liberi di agire come volete. Non vi è vietato, ma ovviamente nessuno se la sente di agire in difformità anche perché la Corte dei Conti potrebbe poi richiederli dalle tasche di coloro che voteranno a favore eventualmente del provvedimento i soldi non incassati.
Gli esempi eccellenti degli anni passati ci sono e sono lì a fare da monito.
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