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Benevento, 28-01-2023 16:02 ____
L'integrita' di un'associazione e' stata violata da una banda di briganti che hanno commissariato il vertice con un atto poi caduto nel nulla...
Qualcuno poi, in una coda velenosa, ha continuato a pensare che si dovesse celebrare anche il nostro Congresso provinciale ma non e' cosi'. Qui siamo stati solo in presenza di una porcata, di un tentativo maldestro di violentare gli esiti di una consultazione popolare, questa e' la verita', ha detto Giovanni Cacciano ritornato alla testa del Pd sannita
Nostro servizio
  

Alla Rocca dei Rettori, è tornato il Partito Democratico dopo la tormentata Assemblea che sancì la revoca dell'incarico di presidente dell'Assemblea provinciale del partito medesimo per Antonella Pepe.
Da quel momento, da quel gesto, democraticamente assunto dall'Assemblea, ma molto criticato dall'opinione pubblica, il Pd ha vissuto momenti difficili fino ad arrivare al suo commissariamento.
Oggi che gli organi eletti sono tornati nuovamente in carica in quanto la severa procedura adottata nei loro confronti non è stata poi completata e quindi è decaduta, la sala del Parlamentino sannita ha nuovamente accolto Giovanni Cacciano, nella qualità di segretario provinciale della Federazione ed i suoi più stretti collaboratori ed i vertici del partito, per ripercorrere questa storia che lascerà ed ha lasciato certamente un segno e ferite di non facile guarigione.
Non abbiamo notato tra i presenti, né Erasmo Mortaruolo e né la battagliera Antonella Pepe.
Cacciano ha definito tragicomica tutta la vicenda del suo commissariamento e la necessità di ripristinare la giustizia in una associazione cui essa era stata violata da una banda di briganti, e qui ha citato Sant'Agostino.
Nel Pd, ha ricordato Cacciano, si tengono ordinariamente i Congressi, sia a livello provinciale, che regionale, che nazionale, ogni 4 anni, ha proseguito Cacciano, proprio come si fa con le Olimpiadi ed i Campionati del Mondo di Calcio, ogni 4 anni.
A livello nazionale si è votato nel 2019 ed eccoci nel 2023 per celebrare una nuova Assise congressuale.
Solo in casi eccezionali, contemplano le nostre regole di democrazia interna, è possibile derogare. I campionati del mondo di calcio si fermarono per la seconda guerra mondiale e le Olimpiadi furono rinviate per la pandemia da covid. Casi eccezionali, dunque.
Nel Sannio, agli inizi del 2022, lo scorso anno, si sono espressi 2.200 militanti che hanno eletto sia il segretario di Federazione che l'Assemblea ed il suo presidente, rispettivamente Giovanni Cacciano ed Antonella Pepe.
Sono stato eltto con voto unanime, ha proseguito Cacciano.
Poi però il 14 dicembre c'è stato questo atto fantasma che ha commissariato la mia funzione.
Il nostro Statuto prevede un intervento così severo e traumatico in una sola occasione e cioè quando si manifesta la necessità e l'urgenza ad intervenire per gravi e reiterate violazioni dello Statuto e del Codice Etico.
Questo provvedimento, assunto dall'ex commissario regionale Francesco Boccia, doveva però essere ratificato entro 30 giorni dalla sua assunzione dalla Direzione nazionale del partito altrimenti esso è un atto nullo e come se non fosse mai esistito.
In Direzione nazionale questo documento, ha proseguito Cacciano, non è però mai giunto e non è stato nemmeno messo all'ordine del giorno.
Io personalmente ho chiesto di ricevere la copia che mi doveva essere notificata ma non l'ho mai ricevuta.
In pratica solo Boccia era a conoscenza di questo provvedimento.
Poi a tutto questo c'è stata anche una coda, brutta.
Qualcuno ha continuato a pensare che si dovesse celebrare anche il nostro Congresso provinciale ma non è così.
Qui siamo stati solo in presenza di un tentativo maldestro di violentare gli esiti di una consultazione popolare, questa è la verità.
Solo l'unità della nostra Federazione, piccolina rispetto alle altre ma definita anche la più organizzata, ha prodotto ottimi risultati ed anche la elezione di rappresentanti del nostro territorio nelle Istituzioni. Non capisco allora perché tutto questo.
Che si fosse compiuta una porcata, al di là dell'esito, se ne sono accorti tutti.
Dopo la rununcia alla candidatura alle elezioni dello scorso settembre da parte di Umberto Del Basso De Caro, Boccia mi ha chiamato per tre volte, ma non mi ha mai detto che si accingeva a mutare le scelte dell'Assemblea del 15 aosto con designazioni unanimi.
Anche allora si agì con il favore delle tenebre... (tra cui la non candidatura di Angelo Moretti decisa invece dall'Assemblea ndr).
Boccia ora è sceso in campo per la elezione del nuovo segretario nazionale ed avrebbe dovuto dimettersi dalla carica perché non era più un arbitro imparziale, ma della partita.
Non lo ha fatto ed allora 7 consiglieri regionali della Campania sugli 8 che rappresentano il Pd in consiglio, lo hanno sfiduciato.
Quell'uno che manca alla unanimità è il nostro Mino Mortaruolo.
Cacciano, infine, ne ha avuto anche per il parlamentare Graziano dove nel suo paese del casertano il Pd è stato l'ultimo nei consensi delle elezioni politiche scorse e questo lo ha detto a commento del tragico risultato del Partito Democratico alle eleziooni di settembre.
In Bonaccini io vedo l'ariete per rigenerare questo Pd, ma partendo dal rispetto per il territorio, ha concluso Cacciano.
Al termine del suo intervento, è stato presentato "Diario democratico" il nuovo organo d'informazione del Pd sannita.

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.154792



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