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Benevento, 22-01-2023 09:12 ____
La cattura di Matteo Messina Denaro, nella sua drammaticita', mi ha permesso, senza volerlo, di rivivere ricordi bellissimi della mia giovinezza
E il pensiero e' andato a quando giovanissimo, d'estate, frequentavo la famiglia De Lucia nella casa di Santa Maria a Vico. Li' con noi giovani che ci preparavamo alla vita, assieme a Danila, gia' senatore, c'era anche il cugino Maurizio, oggi procuratore della Repubblica a Palermo, ricorda Peppino De Lorenzo
Nostro servizio
  

Questa domenica, Peppino De Lorenzo apre un altro particolare cassettino della sua memoria.
Nel corso degli ultimi anni, l'uno dopo l'altro, ha avuto modo di raccontare episodi sconosciuti ai più, frutto, questi ultimi, non solo di una vita intensamente vissuta, ma anche della sua particolare professione che lo porta ad avere contatti con tanta gente.
Non nascondiamo, però, la nostra meraviglia nel momento in cui, oggi, ricorda addirittura aneddoti giovanili di colui che ha diretto la cattura di Matteo Messina Denaro.
Per la precisione, il procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia, che apprendiamo essere cugino di primo grado della senatrice Danila De Lucia (i papà erano fratelli).
"In questi giorni, l'intero Paese ha seguito le tappe che, dopo 30 anni di latitanza, hanno portato alla cattura di Matteo Messina Denaro.
Più volte, attraverso gli organi di informazione scritta e parlata, si è ripetuto che a dirigere l'organizzazione che ha condotto all'arresto sia stato il procuratore della Repubblica di Palermo, Maurizio De Lucia (foto di apertura).
D'improvviso, la mia mente è ritornata ad eventi lontani custoditi nel polveroso magazzino della memoria.
In questa occasione, ritengo superfluo ricordare, ancora una volta, l'affetto che mi ha unito al preside Giuseppe De Lucia, direttore di "Messaggio d'Oggi", ed a tutta la sua famiglia.
Bene. Lui era originario di Santa Maria a Vico, ove divideva la bella casa paterna, del genitore, Samuele De Lucia, avvocato, con il fratello Luigi, in famiglia a tutti noto quale Gigetto, generale dell'esercito.
Nei nostri lunghi discorsi, io ero giovanissimo, il preside De Lucia mi parlava spesso di suo fratello rendendomi anche partecipe di esperienze familiari.
Luigi, nel corso della sua carriera militare, nel periodo in cui era in servizio in Friuli, a Trieste, nel 1961, divenne papà di Maurizio, oggi, dal 21 settembre scorso, scelto all'unanimità dal Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), quale nuovo procuratore della Repubblica di Palermo.
Durante l'estate, il preside De Lucia, sospendendo per le ferie la pubblicazione di "Messaggio d'Oggi", trascorreva un lungo periodo a S. Maria a Vico.
Spesso mi recavo lì, trattenendomi, in piacevole compagnia, con tutta la famiglia, segnatamente con la signora Elvira. Erano lunghissimi i nostri discorsi che spaziavano su svariati argomenti.
Rivedo Danila, poi divenuta senatrice della Repubblica (nella foto in basso Peppino De Lorenzo è con Danila De Lucia nella sede di Messaggio d'oggi), che assisteva, appunto, agli interminabili discorsi tra me e la mamma.
Lì, ricordo il generale Luigi, con la moglie Mara, ed i tre figli maschi, tra cui Maurizio, ragazzino, oggi, procuratore della Repubblica di Palermo.
Maurizio, aveva qualche anno meno di me, dal carattere vivace, intelligente, con uno sguardo accattivante.
A Santa Maria a Vico frequentò le scuole, fino a quando non si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza a Napoli.
Questa è la realtà della vita. Quel ragazzino di allora, oggi, è un personaggio di grido, non solo in Italia, ma anche all'estero.
Il ricordo di quelle giornate a Santa Maria a Vico, tutti noi giovani che ci preparavamo alla vita, è rimasto in me con infinita dolcezza.
Senza tema di smentite, si può affermare che quei ragazzi, che d'estate affollavano quella casa a Santa Maria a Vico, si sono tutti, alcuno escluso, affermati nella vita, occupando ruoli di prestigio.
Quando, qualche anno fa, e ne scrissi su "Gazzetta", mi recai in visita al preside De Lucia, al cimitero di Santa Maria, un momento di grande emozione ebbe il sopravvento, proprio ricordando le persone lì sepolte e la spensieratezza di tutti noi giovani, nel corso delle ore estive trascorse in casa De Lucia.
Nella cappella di famiglia, il preside, al piano terra, la signora Elvira, al secondo, mentre il generale Luigi e la moglie Mara, nei loculi in alto.
La cattura di Matteo Messina Denaro, nella sua drammaticità, mi ha permesso, senza volerlo, di rivivere ricordi bellissimi della mia giovinezza".

                                

comunicato n.154651



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