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Benevento, 21-01-2023 16:47 ____
Calcio, Serie B: Il solito, sempre il solito Benevento. Anche con il Genoa la Strega butta tutto all'aria nel finale
Dopo aver recuperato l'iniziale svantaggio con Tello, l'ex Puscas con un colpo di testa rovina i piani di Cannavaro che a fine gara commenta: Chi e' sceso in campo poteva fare meglio. Dobbiamo avere fame di risultati
di Luca Pietronigro
  

Benevento (3-4-2-1): Paleari; Veseli, Capellini, Pastina; El Kaouakibi, Karic (46' Tello), Schiattarella (69' Viviani), Improta; Ciano (46' Simy), Acampora; Forte (78' La Gumina). A disposizione (Manfredini, Kubica, Farias, Thiam Pape, Basit, Perlingieri, Veltri, Koutsoupias) Allenatore Fabio Cannavaro

Genoa (3-4-2-1): Martinez; Ilsanker, Vogliacco (78' Matturro), Dragusin; Sabelli, Badelj (64' Strootman), Frendrup, Criscito; Gudmundsson (64' Sturaro), Aramu (78' Yalcin); Coda (69' Puscas). A disposizione (Semper, Czyborra, Jagiello, Lipani, Hefti, Boci, Galdames) Allenatore Alberto Gilardino

Arbitro: Marco Serra di Torino
Assistenti: Damiano Di Iorio di Vco e Emanuele Daisuke Yoshikawa di Roma 1
IV Uomo: Mario Perri di Roma 1
Var: Paolo Valeri di Roma 2
Assistente Var: Niccolò Pagliardini di Arezzo
Reti: 11' Coda, 57' Tello, 94' Puscas
Ammoniti: Forte, El Kaouakibi, Improta, Schiattarella (B); Ilsanker, Sturaro, Sabelli (G)
Angoli: 3-5
Recupero: 1' pt; 4' st
Spettatori: 7929 (7137 abbonati e 792 paganti).

L'ennesima delusione, per una stagione che appare maledetta.
Il Benevento Calcio, così come accaduto a Cosenza, paga a caro prezzo una disattenzione negli ultimi istanti del match, subendo la rete dell'ex Puscas che ha consentito al Genoa di vincere la partita andata in scena al "Ciro Vigorito".
Pagano i giallorossi un atteggiamento sbagliato e rinunciatario nella prima frazione con i liguri che, oltre all'inziale vantaggio con il gol dell'altra ex Coda, avrebbero potuto anche arrotondare il punteggio, colpendo un palo con Gudmundsson.
Nella ripresa, c'è stata la reazione della squadra che, scesa in campo con una diversa disposizione tattica con un centrocampista in più con l'arretramento di Acampora e la coppia composta da Simy e Forte in avanti, ha trovato il pareggio con un gran gol di Tello.
I sanniti hanno spinto, provando anche a vincerla la partita con il Genoa che ha avuto serie difficoltà nella gestione dell'incontro non riuscendo più ad avere quella brillantezza della manovra mostrata nei primi quarantacinque minuti.
Quando tutto lasciava pensare ad un pareggio tra le due compagini, è giunta la doccia gelata con l'errore di Improta che ha perso un pallone sanguinoso consentendo a Sabelli di effettuare un traversone su cui si è avventato Puscas che, di testa, ha battuto Paleari.
Un beffa davvero incredibile che conferma i problemi caratteriali di una squadra che non è più in grado di vincere e che viene punita al minimo errore.
Resta lo scollamento con la piazza con gli esponenti del tifo organizzato che hanno fatto seguito alle proteste annunciate nelle scorse ore, entrando nello Stadio all'inizio del secondo tempo.
Una contestazione che ha visto sul banco degli imputati tutti, la squadra e la società con il direttore sportivo Pasquale Foggia e il presidente Oreste Vigorito, che è poi proseguita al termine dell'incontro.
L'intervento sul mercato, in questi ultimi dieci giorni che ci separano dalla chiusura dello stesso, potrà essere utile per migliorare il gruppo o più semplicemente per innestare elementi che abbiano la testa sgombra da una stagione, quella attuale, che sta segnando dal punto di vista mentale, magari mandando via qualche atleta il cui percorso nel Sannio può dirsi, ormai, concluso.
Vedremo che succederà nelle prossime ore, dove sono previsti almeno degli arrivi con lo scambio con la Spal che potrebbe far giungere l'esterno sinistro Tripaldelli in cambio di Foulon ovvero un attaccante che possa dare una mano ad un reparto, quello offensivo, davvero asfittico che ha visto, anche questo pomeriggio, sia Forte che Simy non certo brillare.
Venendo alla cronaca, Fabio Cannavaro, alle prese con diverse assenze tra infortuni (Letizia, Glik, Leverbe, Masciangelo e Vokic) e squalifiche (Foulon), sceglie il 3-4-2-1.
Così davanti a Paleari il terzetto è composto da Veseli, Capellini e Pastina con El Kauokibi e Improta sugli esterni e Karic e Schiattarella al centro.
In avanti, in appoggio alla punta Forte, ci sono Ciano e Acampora.
Nel Genoa, Alberto Gilardino decide di schierarsi a specchio con un 3-4-2-1 con in campo gli ex Vogliacco in difesa e Coda in avanti con a supporto Aramu e Gudmundosson.
Sulla scorta emotiva di quanto accaduto a Cosenza, il Benevento parte forte ma l'effetto dura solo pochi minuti.
E' il Genoa a sfiorare la marcatura con Paleari che anticipa in uscita bassa gli attaccanti dopo un cross di Gudmundsson e all'8' salva su un tiro cross di Aramu sugli sviluppi di un calcio d'angolo.
Al 9' è ancora l'ex Venezia a provare un conclusione da posizione defilata che viene respinta dall'estermo difensore sannita.
Tre minuti dopo i rossoblu passano in vantaggio su una ripartenza condotta da Gudmundsson che taglia la metà campo giallorossa e serve in area Coda il quale con un preciso diagonale di destro batte Paleari.
Al 20' il Genoa ha una ghiotta chance per raddoppiare con Aramu che appoggia per Coda il cui diagonale finisce di poco sul fondo.
Alla mezz'ora ancora ospiti pericolosi con Coda che serve Gudmundsson che di piatto dal limite centra il palo interno con il pallone che attraversa tutta la linea di porta ma non entra.
Prima della fine della frazione da segnalare un lancio lungo di Sabelli per Coda il quale prova un destro a giro che finisce sul fondo.
La ripresa si apre con gli ingressi di Simy per uno spento Ciano e di Tello per Karic con Cannavaro che adotta un più accorto 3-5-2 arretrando Acampora sulla linea dei centrocampisti insieme con Tello e Schiattarella.
Questa accortezza, unita ad uno spirito diverso con cui la squadra entra in campo, permette al Benevento di trovare il pareggio al 12'.
Tutto nasce da un traversone dalla sinistra di Improta su cui spizza di testa Simy con il pallone che giunge sui piedi di Tello che fa partire una conclusione di destro dal limite dell'area che batte Martinez.
Gilardino fa entrare Sturaro, Strootman e Puscas per Gudmunsson, Badelj e Coda mentre nel Benevento c'è Viviani per Schiattarella.
Al 25' occasione per Simy di testa ma il pallone finisce sul fondo.
Ancora cambi con La Gumina per Forte tra i locali e Matturro e Yalcin per Vogliacco e Aramu per gli ospiti.
Al 37' opportunità per il Genoa con una conclusione di Frendrup, servito da Yalcin, dal limite con il pallone che, centrale, viene bloccato da Paleari.
Al 41' Acampora smarca Tello che, da ottima posizione, mette dentro: sulla respinta della difesa La Gumina tenta la rovesciata che finisce a lato.
Nel finale, cross di Strootman ma né Puscas né Yalcin riescono a trovare il tap-in vincente.
La beffa, come detto, è però dietro l'angolo con Sabelli che approfitta di un errore di Improta e mette al centro per Puscas il quale stacca più in alto di tutti e batte Paleari per una vittoria ormai insperata.
Nel prossimo turno, la Strega farà visita alla capolista Frosinone per un'altra proibitiva (nell'ultima foto in basso l'assessore Alessandro Rosa esulta al gol del Benevento).

Le voci dagli spogliatoi

Fabio Cannavaro, allenatore Benevento
"La squadra deve smettere di avere paura e capire i momenti di ogni partita.
Dal punto di vista del lavoro non ho nulla da rimproverare loro. C'è rammarico perché alleno un gruppo sano ma che deve fare il salto di qualità per ottenere i punti che ci servono.
Non possiamo prendere gol ad ogni contropiede: alla prima occasione veniamo sempre puniti. Dobbiamo essere ancora più concentrati.
Non penso di avere colpe, mi assumo comunque le responsabilità: non dovessimo trovare soluzioni sarei il primo responsabile.
I tifosi contestino me, non i calciatori perché posso garantire che fanno il massimo.
Facciamo fatica a segnare e sono io che devo metterli nelle condizioni migliori per farlo. La squadra è fragile sotto l'aspetto mentale e ora serve unità.
Infortuni e squalifiche a parte, chi è sceso in campo oggi poteva fare meglio. Dobbiamo capire che oggi serve fame di risultati.
Sbagliamo sempre l'ultimo passaggio e serve una crescita individuale per migliorare in tanti aspetti.
Rispetto i tifosi e la loro contestazione ma devo pensare al campo e i ragazzi possono andare a testa alta.
Abbiamo regalato tanti punti ma non posso rimproverare qualcuno in particolare perché tutti hanno dato il massimo".

Alberto Gilardino, allenatore Genoa
"Nel primo tempo abbiamo messo le basi per la vittoria segnando con Coda che ha chiuso una bella azione.
Avremmo, però, dovuto essere maggiormente concreti per aumentare il vantaggio.
Nel secondo tempo, invece, loro sono partiti meglio e noi abbiamo cercati i lanci da dietro.
Tuttavia, nonostante le difficoltà, abbiamo trovato una grande rete con Puscas, che dimostra anche quanto tutti siano al 100% parte del progetto.
La mia squadra ha la caratteristica della flessibilità e quindi ho cambiato impostazione inoltre abbiamo sfruttato al meglio gli spazi tra le linee.
Coda è del Genoa e ce lo teniamo stretto: è importante come tutti gli altri del reparto offensivo e tutti possono essere decisivi.
Il Benevento non ha mai dovuto lottare per non retrocedere e non è mai facile tirarsi fuori da queste situazioni ma sono sicuro che Cannavaro ed il suo staff sapranno come fare".

 

 

 

comunicato n.154646



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