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Benevento, 20-01-2023 17:41 ____
Il Distretto sannita dell'Ente Idrico Campano adotta il Piano d'Ambito Distrettuale con 24 voti a favore, 1 astenuto ed 1 contrario
L'approvazione definitiva si avra' entro sei mesi. Questo lasso di tempo potra' essere speso per formulare osservazioni e proposte che poi dovranno essere recepite dal gestore unico una volta esperita la gara d'appalto
Nostro servizio
  

Nella sede del Distretto sannita dell'Ente Idrico Campano (Eic) si è tenuto nel pomeriggio il Consiglio composto da 30 membri che ha adottato il Piano d'Ambito Distrettuale la cui approvazione definitiva si dovrà poi avere entro 6 mesi e dunque tra giugno e luglio prossimi.
I voti favorevoli sono stati 24, si è astenuto Vincenzo Forni Rossi, sindaco di Arpaise ed ha votato contro, Silvio Baccari di "Civico22".
Il coordinatore Pompilio Forgione ha illustrato a grandi linee la relazione che ha accompagnato l'atto deliberativo ed il Piano che in realtà attinge molto, se non completamente, da quello regionale.
Ora ci sarà un periodo di confronto con la possibilità anche di fare delle modifiche che devono poi essere accettate dal gestore che si aggiudicherà la gara. Il primo passaggio è quello dell'approvazione dello schema di Statuto cui avranno adempiere tutti i 78 Comuni sanniti (Benevento lo farà nel giro di una settimana, dieci giorni).
Poi ci sarà questo periodo di dialogo e di approfondimento, anche con la Regione, di aspetti che riguarderanno anche i problemi tipici di ogni singolo Comune per modo che lo schema regionale possa diventare di territorio.
Al momento però, è stato detto, non si poteva fare altrimenti. I tempi stringono e bisognava approvare.
E qui casca l'asino, diciamo noi.
Perché, ci chiediamo, si giunge sempre all'ultimo momento dell'ultimo istante?
Che ci fossero dei termini era noto perché appartengono a leggi dello Stato ed allora perché siamo arrivati in così notevole ritardo?
Solo colpa della nostra indole italica, o c'è dolo, nel senso che al punto in cui siamo non possiamo che approvare e basta?
Questo è l'interrogativo che, eventualmenbte, dovrebbe avere onesta risposta.
Ma tant'è!
L'unico intervento in Assemblea è stato quello di Rossi che ha sottolineato la problematica dei sindaci dell'Alto Calore.
E' emerso però, anche dalle carte giudiziarie che hanno approvato il concordato di continuità, che in pratica i Comuni sanniti che ancora appartengono in pratica all'Alto Calore per la fornitura del servizio idrico, sono considerati fuori da ogni obbligo e che i conti oramai vanno fatti solo con i Comuni irpini.
Sin qui la cronaca dei lavori del Distretto, una cronaca narrataci dai presenti visto che, ancora una volta, la Stampa è stata fatta allontanare dall'Aula non appena hanno avuto inizio i lavori.
Questo, secondo noi, toglie l'elemento della pubblicità della seduta e quindi la rende annullabile.
I componenti che vi partecipano non hanno lo status del pubblico.
Sulla vicenda del servizio idrico è tornato anche quest'oggi Gabriele Corona con una sua nota sottolineando che i Consigli comunali di Dugenta, Faicchio (sindaco Nino Lombardi, presidente della Provincia) e Frasso Telesino, hanno approvato la delibera e la bozza di statuto per la costituzione della società a capitale misto che dovrebbe gestire il servizio idrico in tutto il Sannio.
I tre Comuni hanno approvato atti che sono chiaramente illegittimi perché fanno riferimento al Piano d’Ambito Distrettuale che però non è stato ancora approvato, afferma Corona e prevedono la composizione del consiglio di amministrazione secondo indicazioni dell'Ente Idrico Campano mai deliberate.
Non hanno invece obbedito ancora al presidente De Luca, il sindaco di Benevento, Clemente Mastella, sponsor politico della intera operazione e il sindaco di Solopaca, Pompilio Forgione, che è proprio il coordinatore del Consiglio di Distretto dell'Eic che ha inviato ai sindaci gli schemi di delibera e di statuto da approvare velocemente.
Neppure i sindaci Pd hanno obbedito al loro presidente della Regione e quindi non hanno convocato i Consigli comunali soprattutto perché contestano lo schema di statuto.
I sindaci di centro-destra non hanno imitato quelli di Dugenta, Faicchio e Frasso Telesino e quindi non hanno approvato gli atti proposti da Forgione perché il senatore Domenico Matera, che è anche sindaco di Bonea, ha proposto un emendamento al Decreto Milleproroghe in modo da concedere più tempo al presidente De Luca ed evitare dal 9 febbraio il subentro di Invitalia, società pubblica controllata dal Governo, per la gestione di acqua e depurazione nel Sannio.
Anche Silvio Baccari, designato nel Consiglio del Distretto Idrico da "Civo22" ha fatto sentire la sua opinione con una nota inviata alla Stampa, con la quale ha sottolineato la sua posizione contraria espressa oggi.
Una convocazione urgente per chiederci un contributo su un documento che abbiamo ricevuto solo qualche giorno fa e composto di centinaia di pagine scritte in maniera dettagliata ed articolata, ricco di particolarità e tecnicismi che richiederebbero uno studio attento e preciso di settimane di lavoro.
Vogliamo essere informati e votare con cognizione di causa su questioni così delicate da coinvolgere la vita nostra e delle generazioni future, ha scritto Baccari.
Con l'astensione nella prima votazione dell'Eic, dal nostro osservatorio e dopo il tentativo di suggerire una maggiore partecipazione dobbiamo constatare che, allo stato attuale, non ci sono più le condizioni per poterci ancora  astenere, per questo votiamo contro.
Tutto nella speranza che si possa avere più tempo per fare le scelte giuste.

 

 

 

 

comunicato n.154626



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