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Benevento, 27-09-2022 11:11 ____
Ancora momenti di tensione per la protesta di alcuni detenuti nel carcere minorile di Airola
Il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari ha impedito peggiori conseguenze agli reclusi ristretti
Redazione
  

Ancora momenti di tensione per la protesta di alcuni detenuti nel carcere minorile di Airola.
Ancora una volta, il tempestivo intervento dei poliziotti penitenziari ha impedito peggiori conseguenze agli reclusi ristretti.
A denunciarlo, ricostruendo gli eventi accaduti Sabatino De Rosa, vice coordinatore regionale campano del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
"Prima - spiega - un detenuto nordafricano ha dato in escandescenza perché pretendeva dal sanitario un farmaco non consentito.
Al rifiuto, ha iniziato a inveire e ad aggredire verbalmente il sanitario e solo il tempestivo intervento degli agenti ha evitato il peggio.
Quindi il detenuto, rientrato in cella, ha proditoriamente aggredito il compagno di cella, un cinese, rompendogli prima il manico della scopa sulla schiena e poi tentando di strangolarlo.
Un altro ristretto, albanese, si è autolesionato il corpo per avere anch'egli un farmaco non consentito, prima procurandosi dei tagli e poi sbattendo la testa contro il muro.
Il Sappe rivolge un plauso e un ringraziamento alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria che svolgono quotidianamente il servizio ad Airola, con grande professionalità, zelo, abnegazione e soprattutto umanità in un contesto assai complicato, con una situazione operativa che è semplicemente allarmante.
Il Sappe già in passato aveva denunciato che il carcere minorile di Airola non ha un proprio direttore e un comandante di reparto, tanto che la funzione di Comandante le svolge un ispettore del Corpo anzichè un funzionario ma il minorile di Airola si caratterizza per altre serie criticità operative: mancato funzionamento della video sorveglianza, linee telefoniche interne ed esterne non funzionanti da diverse settimane.
Cosa si aspetta ad intervenire? Cosa si aspetta ad assegnare, all’istituto penale per minorenni di Airola, un direttore ed un comandante titolari, in pianta stabile".
Anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, esprime vicinanza e solidarietà al personale di Polizia Penitenziaria che lavora all'Istituto Penale per Minorenni di Airola: "Quanto avvenuto deve necessariamente far riflettere per individuare soluzioni a breve ed evitare che la Polizia Penitenziaria sia continuo bersaglio di situazioni di grave stress e grande disagio durante l'espletamento del proprio servizio. 
Non possono più essere ammissibili e tollerabili atteggiamenti prevaricatori, arroganti da parte di una utenza che ormai, è notorio a tutti, è sempre più spietata ed insofferente al regime penitenziario, sia adulto che minorile!
La politica deve farsi carico di tale problema assumendo idonee iniziative legislative per risolvere quanto prima tale questione, e non quella scellerata che consente oggi ad ultradiciottenni di essere ristretti in un carcere minorile!.
La consistente presenza di detenuti con problemi psichiatrici è causa da tempo di gravi criticità per quanto attiene l'ordine e la sicurezza delle carceri del Paese.
Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni.
E' grave che, pur essendo a conoscenza delle problematiche connesse alla folta presenza di detenuti psichiatrici, le autorità competenti non siano ancora state in grado di trovare una soluzione".

comunicato n.152423



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