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Benevento, 21-09-2022 08:47 ____
Misure cautelari eseguite dai Carabinieri nei confronti di due fratelli sedicenti medici
Le accuse sono di omicidio preterintenzionale, lesioni aggravate e truffa aggravata. Le indagini sono state condotte dalla Procura della Repubblica ed avviate a seguito della denuncia di una donna per la morte sospetta della sorella
Redazione
  

Una donna di 54 anni deceduta nonostante le buone condizioni di salute, patologie immaginarie e cure pseudo-sanitarie.
E' quanto sarebbe emerso a seguito di un'attività d'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mirabella Eclano e della Stazione di San Giorgio del Sannio.
I militari dell'Arma hanno dato esecuzione all'ordinanza di applicazione di due misure cautelari personali, emesse dal gip del Tribunale di Benevento su richiesta della locale Procura, nei confronti di due fratelli sedicenti medici, in particolare la misura dei domiciliari nei confronti di uno per i reati di omicidio preterintenzionale, lesioni aggravate e truffa aggravata, già eseguita, e quella dell'obbligo di dimora nei confronti dell'altro per il reato di lesioni aggravate, in corso di esecuzione.
L'attività di indagini è stata avviata alla fine del mese di marzo 2021, a seguito della denuncia sporta da parte dei familiari di una delle vittime.
La famiglia si è rivolta alle Forze dell'ordine dopo la morte sospetta della sorella, in cura presso uno degli indagati.
L'inchiesta, arricchitasi di sequestri di materiali e dichiarazioni, ha permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico dei due soggetti che, approfittando dello stato di vulnerabilità dei loro numerosi "pazienti", per lo più intimoriti da patologie immaginarie dagli stessi "diagnosticate", esercitavano abusivamente l'attività sanitaria, in assenza dei titoli abilitanti, non limitandosi a prescrivere medicinali e rimedi asseritamente naturali ma praticando sulle loro persone anche trattamenti pseudosanitari e pseudoterapeutici.
Il tutto per assicurarsi vantaggi economici derivanti dalla propria attività illecita che svolgevano nella provincia beneventana, attirando e suggestionando gli innumerevoli clienti provenienti da diverse aree geografiche.
In particolare, proponevano un modello di cura diretto, a loro dire, alla cura di malattie oncologiche, che accreditavano presso i pazienti vantando la collaborazione di un luminare ed esperto della "medicina naturale" in Germania, e praticavano trattamenti per endovena e autotrasfusioni ematiche, con metodiche artigianali e con miscele di sostanze non meglio specificate, dannose per la salute.
I due avrebbero anche causato, in un caso, la morte di una donna di 54 anni che versava in realtà in buone condizioni di salute e non soffriva di alcuna patologia tale da rendere necessarie terapie invasive e a maggior ragione terapie non scientificamente validate.
Il gip del Tribunale di Benevento, ritenuti sussistenti i gravi indizi di colpevolezza, ha accolto la richiesta della Procura di applicazione delle misure cautelari personali nei confronti dei due fratelli la cui attività illecita non si era arrestata neppure dopo l'esecuzione del provvedimento di sequestro preventivo dell'appartamento che avevano adibito a "studio medico" disposto dal gip, sempre su richiesta della Procura per esercizio abusivo della professione sanitaria.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede d'indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

comunicato n.152323



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