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Benevento, 14-08-2022 23:27 ____
Calcio, Serie B: Il Benevento "stecca" alla prima. Giallorossi sconfitti in casa dal Cosenza. Decisiva una rete di Larrivey
Oreste Vigorito: Sono dispiaciuto per il pubblico. Li ringrazio per essere venuti numerosi. Dobbiamo capire velocemente le problematiche e intervenire. Ho parlato alla squadra
di Luca Pietronigro
  

Benevento (4-3-3): Paleari; Letizia (74' El Kaouakibi), Glik, Barba, Masciangelo; Karic (59' La Gumina), Viviani (74' Koutsoupias), Acampora; Tello (64' Insigne), Forte, Farias (64' Improta). A disposizione (Manfredini, Thiam Pape, Foulon, Talia, Pastina, Vokic, Capellini) Allenatore Fabio Caserta

Cosenza (4-2-3-1): Matosevic; Rispoli, Rigione, Vaisanen, Panico (63' Martino); Voca, Vallocchia; Brignola (75' Venturi), Florenzi (69' Brescianini), D'Urso (75' Zilli); Larrivey (63' Butic). A disposizione (Lai, Meroni, Nasti, La Vardera, Kongolo, Arioli, Prestianni) Allenatore Davide Dionigi

Arbitro: Marco Di Bello di Brindisi
Assistenti: Claudio Barone di Roma 1 e Antonio Severino di Campobasso
IV Uomo: Claudio Panettella di Gallarate 
Var: Francesca Di Martino di Chieti
Assistente Var: Antonio Di Monte di Teramo
Rete: 49' Larrivey
Ammoniti: Viviani, Insigne (B); Florenzi, Brescianini (C)
Angoli: 8-5
Recupero: 1' pt; 5' st
Spettatori: 9109 di cui 6828 abbonati e 2281 paganti.

Ha ringraziato il caloroso e appassionato pubblico che ha gremito gli spalti dello Stadio, ha chiesto pazienza ma si è detto pronto ad intervenire ribadendo che la società c'è e che non lascerà nulla d'intentato per permettere a questa squadra di fare un campionato competitivo.
Così il patron, Oreste Vigorito, ha commentato la sconfitta, alla prima stagionale in campionato, del Benevento Calcio che è stato battuto, tra le mura amiche, dal Cosenza: decisiva una rete del bomber ex Cagliari Larrivey che ha sfruttato al meglio uno sciagurato retropassaggio di Tello al proprio portiere Paleari.
Uno stop che conferma le perplessità mostrate nel corso del ritiro pre-campionato e nella gara di Coppa Italia contro il Genoa, la squadra non gira, manca di personalità, ha poche e confuse idee tanto da non riuscire a creare un'adeguata reazione allo svantaggio subito, realizzando solo uno sterile possesso palla.
Eppure la gara aveva visto la Strega partire forte con una prima parte di frazione in cui aveva dominato la scena non riuscendo, però, a trovare la via della rete.
Nella ripresa, la rete subita è coincisa con il crollo con una squadra incapace d'impensierire Matosevic che ha perso lucidità e che si è spenta con il trascorrere dei minuti.
Neanche l'ingresso di La Gumina con il conseguente passaggio al 4-2-4 è stato utile con il Cosenza che ha chiuso bene gli spazi, portandosi a casa l'intera posta in palio.
Nel prossimo turno, il Benevento sarà di scena, ancora una volta, allo Stadio "Luigi Ferraris" contro la corazzata Genoa con l'obiettivo di evitare ulteriori brutte figure.
Venendo alla cronaca, Fabio Caserta rispetto alla sfida di Coppa Italia cambia diversi intepreti così nel 4-3-3 davanti a Paleari inserisce Letizia e Masciangelo sugli esterni con Glik e Barba al centro.
A centrocampo con Viviani in cabina di regia ci sono Karic e Acampora con Tello e Farias in appoggio alla punta Forte.
Nel Cosenza, Davide Dionigi si affida al 4-2-3-1 con Larrivey unica punta. Dal primo minuto anche gli ex Vallocchia a centrocampo e Brignola davanti.
Pronti via e, dopo tre minuti, i padroni di casa si rendono subito pericolosi con Farias, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, che si coordina e calcia ma il pallone finisce a lato.
Al 6' ancora Benevento in avanti con Masciangelo che effettua un traversone con Florenzi che sbaglia l'aggancio con il pallone che giunge sui piedi Letizia con la conclusione che termina sul fondo.
Quindi, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Acampora, svetta di testa Glik che non trova lo specchio della porta.
Al 28' ci prova Tello con una conclusione di destro di prima intenzione che finisce sopra la traversa.
Al 32' è Viviani a provarci dalla distanza con Matosevic che si allunga e devia in angolo.
E' quindi ancora Farias che, servito in area, fa partire un destro su cui è attento Matosevic.
La ripresa vede il Cosenza trovare subito la via del gol con Larrivey che approfitta di un retropassaggio debole di Tello verso il proprio portiere Paleari, l'attaccante, dopo un rimpallo, supera l'estremo difensore sannita e di testa insacca.
Al 12' calabresi ancora pericolosi con D'Urso il quale entra in area e serve Florenzi che fa partire una conclusione che colpisce Paleari con il pallone che finisce in calcio d'angolo.
Sugli sviluppi, ancora Florenzi con un diagonale a lato di poco.
Al 14' Farias calcia a botta sicura ma la sua conclusione si stampa sul palo.
Caserta opera i primi cambi con La Gumina, Improta e Insigne per Karic, Farias e Tello, mentre nel Cosenza ci sono Butic, Martino e Brescianini per Larrivey, Panico e Florenzi.
Quindi ancora sostituzioni con Koutsoupias per Viviani ed El Kaouakibi per Letizia tra i padroni di casa, mentre tra i calabresi ci sono Zilli e Venturi per D'Urso e Brignola.
Al 37' una conclusione di Koutsoupias finisce sopra la traversa, mentre è alto un tiro di Martino.
Al 45' Insigne perde l'attimo giusto con il pallone che giunge ad Improta il quale conclude ma la difesa ospite libera l'area.
E' questa l'ultima emozione del match che si conclude con i calciatori di casa ampiamente fischiati dagli spettatori di casa presenti.

Le voci dagli spogliatoi

Oreste Vigorito, presidente Benevento
"Sono dispiaciuto per la cornice di pubblico che finalmente è tornata allo Stadio.
Mi dispiace per quei tifosi che hanno lasciato le famiglie in vacanza per sostenere i propri calciatori.
Non ricordavo una serata così bella da qualche anno come sostegno.
La proroga degli abbonamenti è per consentire a chi non era in città di poter sottoscrivere la tessera.
Anche in questa decisione ho dimostrato quanto ci tenga a questa città: vedere lo stadio pieno, la curva così unita e compatta mi ha spinto a ringraziarli.
Hanno avuto la pazienza di sostenerli fino alla fine, poi i fischi alla fine è giusto che ci siano quando la squadra li merita.
Posso dire alla tifoseria che la società c'è e che non lascerà nulla d'intentato per permettere a questa squadra di fare un campionato competitivo.
Non c'è arrendevolezza.
Probabilmente paghiamo lo scotto di una squadra rivoluzionata, con degli inserimenti che devono ancora amalgamarsi.
Un po' di pazienza, non troppa, ci vuole sempre.
Quando i fischi sono fatti nei modi giusti, il primo a fischiare sarebbe Vigorito.
Ho chiesto di ringiovanire la squadra perché molti calciatori che avevamo erano arrivati.
Altri non hanno manifestato piacere di restare con la nostra piazza.
Non ho ringiovanito la squadra per abbandonarla, ma ho chiesto di fare una squadra più giovane. 
I ragazzi che sono arrivati sono stati scelti dal tecnico e dal direttore sportivo.
Il mio giudizio va sui comportamenti, sugli aspetti tecnici ci sono degli uomini che lavorano con me che possono dirlo fino a prova contraria.
Ho il compito di sorvegliare e di capire subito se ci sono cose che non vanno bene.
Se dovessi sbagliare i tempi, la colpa è mia.
Abbiamo 28 calciatori, con il terzo budget di stipendi di tutta la B.
Abbiamo anche il terzo pubblico della B. Abbiamo il dovere di ricambiare chi ci paga e quelli che ci vengono a vedere.
Vediamo se le teorie che mi stanno dicendo sull'intensità del lavoro svolto sono vere.
Dobbiamo togliere l'amarezza, capire velocemente le problematiche e intervenire.
Facciamo finta che non siamo partiti, vorrei vedere la stessa curva alla prossima partita. Vediamo a Genova che succede.
Ho parlato alla squadra e ho spiegato loro la differenza tra un calciatore, un uomo e un dipendente del Benevento Calcio. Vediamo se hanno capito.
Per quanto riguarda Barba, ha avuto qualche richiesta.
Ho detto ai calciatori che quando vogliono andare via c'è la risoluzione. Se invece è una questione di richiesta da parte di altri, allora devono fare come Vigorito.
Chiedono il costo, fanno gli assegni e li comprano.
Non ho intenzione di privarmi di Barba perché trovarne un sostituto è molto difficile".

Fabio Caserta, allenatore Benevento
"Nel primo tempo abbiamo giocato bene. Poi abbiamo avuto delle difficoltà e non siamo riusciti a rimettere in piedi la partita.
Siamo scomparsi dal campo, ma non dipende dai cambi. Ho dovuto mettere gente fresca perché quelli che ho tolto non ce la facevano più.
Il gol ci ha condizionati.
Nel primo tempo potevamo chiudere la partita, nella ripresa abbiamo preso anche un palo.
Il presidente ha esternato il suo malumore per la sconfitta. Non era contento. Dobbiamo voltare pagina. Così non va bene.
In questo momento vediamo tutto nero, ma dobbiamo mettere da parte la sconfitta e pensare già alla prossima.
Non posso condannare l'atteggiamento dei ragazzi, perché il primo tempo lo abbiamo fatto molto bene. Non siamo contenti. L'unica soluzione che vedo è nel lavoro.
Non mi aspettavo un inizio così.
Tutte le partite sono difficili a prescindere dall'avversario che incontri, se non hai la giusta attenzione puoi perdere con chiunque".

Davide Dionigi, allenatore Cosenza
"Il Benevento ha iniziato meglio e noi eravamo impauriti.
Poi, con qualche modifica tattica, abbiamo cambiato le cose e siamo andati sempre meglio.
Abbiamo tenuto nei primi minuti e poi abbiamo legittimato la vittoria giocando da squadra. La vittoria è meritata.
Non si vinceva fuori casa da circa due anni e questo mi rende felice per i tifosi e i calciatori, che hanno fatto quanto provato in settimana.
Larrivey è un leader e un esempio per tutti. Martino e Panico erano all'esordio in B e in panchina avevamo tanti giovani.
Il Benevento è una squadra di valore con calciatori che hanno giocato anche in A.
Noi abbiamo messo in campo le nostre armi: difesa e movimenti che potevano dar loro fastidio".

 

 

 

 

 

comunicato n.151682



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