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Benevento, 18-06-2022 22:37 ____
La Festa Europea della Musica ospita il grande fisico Peppino Di Giugno, l'85enne ideatore del famoso processore 4X usato anche per le opere musicali
Ha "portato soccorso" anche all'Istituto per la Ricerca e la Coordinazione Acustica Musicale di Parigi dove avrebbe dovuto trattenersi 6 mesi ed invece vi e' stato per 13 anni. A piazza Roma il concerto in memoria di Aldo Bassi
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Giornata importante per la Festa Europea della Musica organizzata dal Conservatorio Statale di Musica "Nicola Sala".
Nella sala "Bonazzi" dell'Istituto, l'ospite più atteso è stato Peppino Di Giugno, un fisico autore di rivoluzionari congegni di eloborazione della musica.
Parliamo di "Macchine digitali per la musica in tempo reale", è stato il tema dell'incontro.
La sala "Bonazzi" è stata riempita da docenti e discenti del Conservatorio al punto che l'85enne relatore ha detto che non vedeva da tempo una sala così gremita e composta da tanti interessati alle sue scoperte e vicissitudini.
Nell'occasione è stato presentato anche il libro: "Peppino Di Giugno genio italiano" a cura di Alberto Giordano che ha dialogato con Di Giugno assieme a Giuseppe Tete, docente del Conservatorio.
Dinanzi ad un pubblio interessato dal suo racconto, Di Giugno, manifestando la passione e l'euforia di un giovanotto, ha parlato soprattutto della sua rivoluzionaria 4X, che ha anche mostrato al pubblico, (nella nona foto in basso), un processore basato su una tecnologia modulare, adoperato anche per una gran quantità di opere musicali e dell'impegno profuso all'Istituto per la Ricerca e la Coordinazione Acustica/Musicale (Ircam) di Parigi dove avrebbe dovuto trattenersi 6 mesi ed invece vi è stato per 13 anni.
Di Giugno ha anche parlato del suo confronto aspro avuto con il grande compositore Stockhausen che si intestardiva a chiedergli, dai suoi mezzi meccanici, cose che difficilmente avrebbe potuto avere.
Alla fine Di Giugno, per interrompere queste sue insistenze, gli disse di sì, che lo avrebbe accontentato, ma in pratica fece cose che nessuno riusciva a capire se fossero lontanamente vicine a quelle chieste dal compositore.
La 4X, i cui schemi originali su carta, sono mostrati al pubblico (nelle foto sei, sette ed otto in basso) è stata usata oltre che per la musica anche per i simulatori di volo che agivano sempre senz'audio perdendo così il realismo di cui avevano bisogno.
Fu riprodotto quindi il vento, il rumore dei motori, il suono caratteristico del carrello che si abbassa...
Poi il suo utilizzo fu impiegato per i sottomarini delle forze armate e per questo Di Giugno fu accusato anche di essere un collaborazionista dei militari.
Alle domande che sono seguite alla sua relazione, Di Giugno ha rispostro che in realtà a lui la musica moderna non piace affatto perché sa come la fanno.
A me piacciono i classici ed in particolare Stravinskij, ha detto.
Parole non esaltanti, il fisico che oggi si occupa anche di astronomia, ha usato per i ragazzi di oggi che sono attratti in maniera esagerata dai telefonini.
Si è persa ogni forma di manualità. Stiamo distruggendo intere generazioni.
In precedenza, sempre nella Sala Bonazzi, con il maestro Iacoboni si è tenuto il "Trumpet Chamber Music" (nell'ultima foto in basso).
Al Teatro San Vittorino per il maestro Montano si è svolta la "Rassegna concertistica. Il pianista all'opera" (nella diciottesima foto in basso) e poi "Suoni e colori del '900" con il maestro Carmelina Cirillo (nella sedicesima, diciassettesima e diciottesima foto in basso).
Nel cortile di Palazzo Collenea, il maestro Patrizia Di Martino è stata protagonista con il suo "Recital le monde a besoin d'amour..."
Interessante anche il programma al Teatro San Nicola dove, a cura del maestro Anna Pugliese, c'è stato l'appuntamento del titolo "Viaggio in musica dal classicismo allo sfaldarsi del romanticismo" cui è seguito "Le Arpe in concerto" del maestro Lucia Antonacci la quale, in un suo intervento introduttivo, ha sottolineato l'importanza della Festa per gli studenti che possono tornare ad esibirsi davanti al pubblico dimostrando la loro passione per la musica e per lo strumento che suonano.
Al Palazzo degli Scolopi, invece, le note dei ragazzi del Conservatorio hanno accompagnato gli interessati alla visita della struttura.
Infine, a piazza Roma si è tenuto, a cura del responsabile del Dipartimento Jazz del "Nicola Sala", maestro Roberto Spadoni, il concerto "Caro Aldo", omaggio ad Aldo Bassi.
Il presidente del Conservatorio, Caterina Meglio, ha sottolineato come il Conservatorio sia tornato in piazza con la sua punta di diamante rappresentata dal Dipartimento Jazz che ha omaggiato Aldo Bassi, già docente del Conservatorio, una eccellenza dell'Istituto ed è stato quindi importante ricordarlo adeguatamente.
Il direttore Giosuè Grassia ha mostrato anch'egli felicità nel ricominciare. E' motivo di grande emozione la dedica di questo concerto a Bassi, uomo e musicista dalle grandi competenze.

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 

 

Le foto che seguono, riferite a piazza Roma, sono di Antonio Caporaso per "Gazzetta di Benevento"

 

 

 

 

 

Nel cortile di Palazzo Collenea

 

 

 

Al Teatro San Nicola le foto sono di Giancarlo De Toma per "Gazzetta Benevento"

 

 

Al Palazzo degli Scolopi

 

comunicato n.150478



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