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Benevento, 19-05-2022 20:08 ____
Grazie al "Patto di Tabor" stretto in Terra Santa tra don Teodoro Rapuano ed il sindaco Clemente Mastella, affidato il Centro alla Pacevecchia
Una struttura imponente a servizio del Quartiere. Momento prodromo alla riconsegna anche della scuola. Festa nel cortile con il sindaco Mastella che suona i piatti della banda musicale e si esibisce al karaoke e don Teodoro che gli tiene testa dando il tempo col tamburo
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La struttura, molto ampia e realizzata secondo i più moderni criteri di costruzione, due corpi di fabbrica speculari, con sale conferenza, di ricreazione, uffici, e con ben 12 bagni, è stata completamente rifatta dal Comune ed oggi formalmente, con la firma dello stato di consistenza, è stata consegnata al parroco di Santa Maria della Pace e di Santa Rita, don Teodoro Rapuano, che, ne sono tutti convinti, saprà farne buon uso.
La cerimonia si è conclusa con una esibizione dei protagonisti, don Teodoro ed il sindaco Mastella, con la banda che ha accompagnato la processione giunta dalla chiesa che dista poche centinaia di metri portando in trono l'immagine di Santa Rita, che hanno suonato il tamburo, il primo ed i piatti, il secondo.
Poi il sindaco si è lasciato andare anche a cantare due canzoni della sua e della nostra epoca: "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli ed "Anima mia" dei Cugini di Campanga (falsetto escluso, ovviamente).
Giunta sul posto la processione, che si è composta subito dopo la Messa, preceduta dalla Banda musicale "San Pio" di Pietrelcina, ha visto la deposizione della statua proprio dinanzi all'ingresso della nuova struttura.
Dopo il taglio del nastro inaugurale a prendere la parola è stato don Teodoro Rapuano, il parroco, il quale ha voluto, con una battuta, sottolineare come questa concretizzazione sia frutto del "Patto di Tabor" stretto tra lui ed il sindaco Mastella nel corso del loro viaggio in Terra Santa.
Oggi quella promessa si è concretizzata.
Per noi questa concessione è certamente un onore ma è anche un onere, ha detto don Teodoro, ed è un segno di servizio questo dono.
Ho con me anche un pallone da rugby, ha proseguito don Teodoro (il campo della squadra più importante della città è a poche centinaia di metri ndr), e prometto che esso sarà il secondo oggetto ad entrare in questa struttura, dopo Santa Rita.
Il nostro quartiere sta diventando man mano veramente molto bello, con varie strutture che lo compongono.
A breve, mi auguro, avranno inizio anche i lavori che consentiranno di ridarci il nostro edificio scolastico.
Questo che vedete oggi è un edificio molto bello ma esso era nato come mercato coperto, ha detto ancora il parroco.
Quando la zona era gestita da un punto di vista religioso dalla chiesa di Santa Sofia, venivano don Gennaro Capasso, prima e don Nazzareno Tenga ma qui non c'era assolutamente nulla o quasi.
Poi si cominciò a fare degli insediamenti abitativi ed oggi questo luogo è divenuto veramente molto caro agli abitanti del quartiere Pacevecchia.
Per molti, significa tornare alle origini ed allora se talvolta siamo delusi è proprio quello il momento di riprendere il coraggio delle origini.
Don Teodoro ha assestato già un primo, intelligente colpo che guarda alla gestione dell'immobile che è la cosa più difficile.
Una parte di questi ambienti, infatti, ha raccontato, saranno affidati alla Confederazione Nazionale Misericordia che così terrà quasi per le 24 ore della giornata una presenza costante di personale sanitario volontario.
Don Teodoro ha quindi ringraziato tutti per l'apporto dato e quindi, oltre il sindaco che era accompagnato dalla moglie Sandra Lonardo, per il settore Opere Pubbliche, l'assessore Mario Pasquariello, il dirigente Antonio Iadicicco, il progettista Carmelo Savignano, il direttore dei lavori Mauro Santoro, l'impresa esecutrice dei lavori, Demal, gli ispettori di cantiere Giovanni Russo e Vincenzo Feleppa e poi per il settore Patrimonio l'assessore Attilio Cappa, il dirigente Riccardo Feola ed il coordinatore Corrado Giorgione.
Il sindaco Mastella accortosi della involontaria omissione sottovoce ha detto a don Teodoro: Il vice sindaco, il vice sindaco.
Sì certamente, ha risposto don Teodoro, il vice sindaco Francesco De Pierro anch'egli presente alla cerimonia inaugurale.
A questo punto ha preso la parola il sindaco Mastella che ha confermato il "Patto del Tabor" ma devo anche dire che sono stato io ad incalzare don Teodoro e non lui a me. L'ho incalzato perché lo ritenevo e ritengo che fosse la persona adatta a gestire questo spazio anche se so che è oberato di lavoro e che per ultimo cura anche la gestione del Centro "La Pace".
Ed allora, ha detto Mastella con ironia, abbiamo ritardato un po' la consegna dell'immobile anche per far allargare un po' le porte per modo che qui don Teodoro con la sua mole possa passare agevolmente (e don Teodoro di rimando, sempre con ironia: Ora si sta vendicando...).
Quiesta struttura, che diventerà anche un Oratorio che vi invito a frequentare, va nella logica che ho più volto sottolineato, ha ancora detto Mastella e cioè che non deve esistere il centro e la periferia della città perché deve essere una sola cosa, tutto centro.
Don Teodoro saprà ben gestire questo spazio anche grazie al suo tratto caratteristico che è fatto di simpatia e di perseveranza.
Qui siamo in presenza di una Chiesa che va incontro al prossimo e questo quartiere cerchiamo di portarlo a misura d'uomo ed il Comune non si volta dall'altra parte quando ad agire è una Chiesa che svolge al meglio il suo ruolo ed il suo percorso.
Riguardo la scuola, Mastella ha detto che tra un mese inizieranno i lavori per 1milione di euro. Essa è stata chiusa perché non dava le dovute garanzie in caso di evento sismico.
Non penso di potervela restituire prima dell'inizio del prossimo anno scolastico, ma certamente nella primavera successiva.
A questo punto, tra don Teodoro ed il sindaco c'è stato lo scambio simbolico delle chiavi, in formato gigante, della struttura e dopo la benedizione degli ambienti da parte di don Francesco Iampietro, vicario della Diocesi, si è entrati all'interno per una visita al termine della quale all'esterno è stato disposto un buffet mentre la banda, come detto, con Mastella e don Teodoro protagonisti, ha intonato dei brani della tradizione.
Poi, a finire, l'esibizione di Mastella con il karaoke.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.149722



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