Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 2707 volte

Benevento, 12-05-2022 10:23 ____
Il presidente De Luca torna ad inondarci di promesse e stravaganze anche sulla diga di Campolattaro e noi zitti...
Con una postura da imperatore che condanna e condona, annuncia che l'investimento piu' corposo dell'intera Campania si fara' nel Sannio (sic!). Ne ha per tutti, da Mastella al segretario generale della Nato, a Draghi, Putin, Biden. Forse si salva, per ora, solo Papa Francesco...
di Roberto Costanzo
  

Nella recente assemblea di Confindustria abbiamo assistito ad un trionfale ritorno del presidente della Regione, Vincenzo De Luca, dopo due anni dalle clamorose affermazioni che fece all'Auditorium Sant'Agostino in riferimento alle opere a valle della diga di Campolattaro.
Nei giorni scorsi al San Vittorino, come due anni fa al Sant'Agostino, De Luca, con una postura da imperatore che condanna e condona, ha annunciato che l'investimento più corposo dell'intera Campania si farà nel Sannio (sic!).
Ed ha aggiunto che "non esiste più la Regione della fascia costiera".
Si riferiva forse alla fascia costiera napoletana, non a quella salernitana...
Fantasie e stravaganze, dalla diga di Campolattaro all'invasione dell'Ucraina. De Luca ne ha per tutti, da Mastella al segretario generale della Nato, a Draghi, Putin, Biden.
Forse si salva, per ora, solo Papa Francesco.
Nell'estate del 2020 era venuto a Benevento ad annunciarci, per le opere di adduzione a valle dell'invaso sul Tammaro, "un investimento strategico... che avrebbe cambiato la qualità della vita e dell'economia delle zone interne".
Nel corso di questi due anni da vari pulpiti abbiamo sentito parlare dell'utilizzazione dei circa 500 milioni per le opere a valle della diga, a partire dal vicegovernatore Bonavitacola, ai presidenti del Consorzio di bonifica e dell'Ente Idrico Campano.
Tante vaghe affermazioni sulla natura e localizzazione delle opere e nessuna risposta a chi chiedeva se e come sarebbero stati irrigati i terreni a monte del centro di adduzione localizzato a Ponte, soprattutto i terreni del Tammaro.
Vaghe assicurazioni sulle decisioni che avrebbe dovuto adottare la Regione, provvedimenti legislativi o atti amministrativi, per la classificazione di area di bonifica per i territori del Mediocalore e della Valle del Tammaro e quindi sull'estensione a quei territori della competenza del Consorzio di bonifica, condizione indispensabile per progettare opere di irrigazione.
Questo fu promesso due anni fa, ma finora nulla si è fatto, per cui con le attuali disponibilità finanziarie del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e di altri fondi, al momento non è possibile né finanziare né progettare opere di irrigazione in quelle zone.
Eppure vi è qualcuno che ancora si illude che, pure in assenza di quei provvedimenti, il finanziamento dei 500 milioni potrebbe essere esteso comunque ai terreni agrari del Tammaro.
Sull'argomento negli ultimi due anni avevo pubblicato diversi articoli, il primo dei quali con il titolo: "Arrivano 480 milioni per la diga di Campolattaro, ma a beneficio di chi?"
Oggi dovrei ricordare tutto quello che altri hanno dichiarato e scritto, in questi due anni, senza esprimere riserve e dubbi su quanto si stava facendo alla Regione.
Lasciamoli riposare in archivio quegli articoli, cerchiamo invece di vedere cosa si può ancora fare oggi e come ci si deve predisporre per domani.
Lasciamo all'impeto del presidente De Luca le stravaganze sul "Sannio bavarese"... e cerchiamo di avviare momenti di chiara e competente riflessione ad esempio promuovendo, ad iniziativa del presidente della Provincia, un incontro, alla presenza delle organizzazioni agricole e della stampa, con il vice-governatore regionale e con i presidenti di Ente Idrico Campania e Consorzio di bonifica, mettendo sul tavolo documenti ufficiali ed espliciti per individuare le opere di bonifica ed irrigazione effettivamente già progettate o fattivamente progettabili nell'immediato futuro, cioè finanziabili con i fondi già disponibili.
Intendo dire che in maniera inequivocabile si dovrebbe accertare il contenuto delle singole opere, la relativa localizzazione e soprattutto la destinazione dei loro servizi.
Spero di essere condiviso questa volta anche dai politici regionali e nazionali che finalmente anch'essi nutrono dubbi su quanto finora è stato deciso dalla Regione.

comunicato n.149524



Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 400943373 / Informativa Privacy