Benevento, 22-01-2022 13:26 |
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Narrasti e vivemmo insieme il grande Benevento del "Meomartini" di Mazzoni e De Nigris e l'arrivo dell'Alba Santagata in Serie D nel 1969
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Redazione |
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Arturo Mongillo tratteggia, in un tenero ricordo, la figura del collega giornalista Gino Pescitelli, appena scomparso.
"Ciao Gipe - si legge - amico di una vita dagli anni del "De la Salle" con Ruggero Morelli preside, il prof. Martucci, don De Lucia, fratel Tito, il grande prof. Mario Rotili anche sindaco, Raffaele Delcogliano, Giovanni Fuccio, Ernesto Cozzi, compagni di classe.
Dopo l'Università divenisti segretario comunale e iniziò la tua collaborazione con il grande "Roma" di Aldo Gambatesa, Rino Di Dio, e "Messaggio d'oggi" del preside Giuseppe De Lucia e poi di Danila.
Narrasti e vivemmo insieme il grande Benevento del "Meomartini" di Mazzoni e De Nigris e poi di Spatola e Vigorito e salutasti l'arrivo dell'Alba Santagata in Serie D nel 1969.
Ricordo ancora il pranzo della vittoria al palazzo Raione-Mustilli con il duo Ievoli-Donofrio Canelli, Antonio Scotti, un giovane Sergio Troise con Corrado Ferlaino neo presidente del Napoli, Edgardo De Rimini e Guerino Pietraroia.
Segretario comunale a San Marco dei Cavoti con il sindaco Franco Cocca ospitaste il sanmarchese grande Lee Iacocca manager della Chrysler poi Fiat che donò al Comune il palazzo storico di famiglia.
Ero con te e Cocca ammirato e commosso.
Poi la grande scalata alla Serie B e alla A fino alla grande vittoria a Torino contro la Juvenuts del Benevento.
Commentammo ed esultammo insieme.
Sei sempre stato arguto nella valutazione ma semplice nella descrizione, uno storico cantore del calcio sannita.
Addio Gino ora stai vicino a papà Gennaro, a mamma e alla tua amata Franca (qui nella foto del 2010 alla festa per il pensionamento di Gino Pescitelli), noi continueremo a ricordarti e volerti bene sempre".
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