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Benevento, 13-01-2022 18:20 ____
Per anni sono stato una spina nel fianco di Antonio Pietrantonio. Ad ogni Consiglio mi presentavo per distribuire voltantini con cui lo contestavo
Dopo tanti anni, almeno sui contenuti di un volantino, chiedo scusa pubblicamente a quel sindaco. Si tratta della costruzione delle famose tre gallerie sovrapposte. Ho appreso che era contrario a quel folle progetto, commenta Piero Mancini
Redazione
  

Benevento, una città che cresce(va), è il titolo di una nota inviataci da Piero Mancini.
"Caro direttore - scrive - sono sicuro che anche lei ha in biblioteca un libro che ebbe una notevole diffusione in città: "Benevento, una città che cresce. 1980-1990 il contributo della Democrazia cristiana" (certamente sì, eccolo ndd). Testi di Antonio Caturano, Pasquale Orlando e Mario Pedicini.
Un libro agiografico che poneva sul piedistallo il sindaco Pietrantonio. Utile per legittimare la futura candidatura, e sicura elezione, al Senato del più famoso e potente sindaco che la città aveva avuto fino ad allora.
Il libro non gli servì: rovinò a terra, coinvolto nelle inchieste di Mani Pulite, e fu costretto al ritiro a vita privata.
Per anni sono stato una spina nel fianco.
Puntuale, a ogni Consiglio comunale, mi presentavo per distribuire, ai consiglieri e ai passanti, volantini con cui lo contestavo. In modo non sempre ironico.
Non solo perché l'Amministrazione era incapace di risolvere i tanti problemi che, anche allora, vivevano i cittadini.
Ricordo ancora il gravissimo inquinamento nel corso Garibaldi, in cui transitavano migliaia di autoveicoli, perché produssi contro di lui una denuncia in Tribunale, essendo responsabile della salute pubblica.
Dopo tanti anni, almeno sui contenuti di un volantino, chiedo scusa pubblicamente al sindaco Pietrantonio.
Si tratta della costruzione delle famose tre gallerie sovrapposte.
Lo faccio perché ho appreso che era contrario a tale folle progetto.
Fu costretto, obtorto collo, ad accettarlo e approvarlo.
Pietrantonio, inizia la sua ascesa come potentissimo sindacato dopo il terremoto che colpì l'Irpinia, il 23 novembre del 1980.
In città e in provincia, il terremoto provocò pochi danni.
Nonostante ciò, si approfittò della situazione. Della grande solidarietà che per mesi percorse e unì l'Italia per far giungere in città una massa enorme di denaro.
Iniziò una gestione intrisa di scientifica corruzione, poi elevata a Sistema, che ha inquinato in profondità l’intera società e ancora le nostre esistenze.
Bisognerebbe scrivere una seria e oggettiva storia di quegli anni.
Benevento crebbe in modo distorto: era tutto un cantiere, senza alcuna seria programmazione urbanistica.
Dando anche libero spazio a smisurati appetiti individuali.
Una crescita, moralmente e socialmente, malata.
Oggi, più modestamente e con grande affanno, si sogna di gestire qualche briciola del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (Pnrr)
E' un coro vasto e sempre in attività.
"Grazie ai fondi del Pnrr, si potranno risolvere tanti problemi territoriali con l’auspicio di volare sempre più in alto".
Parole di un partecipante al convegno telematico: "Lavoro al Sud: l’incontro Acli su situazione attuale e prospettive alla luce del Pnrr".
Speranza che accomuna tutti. Sindaci, politici, partiti, sindacati, commercianti e imprenditori sognano di utilizzarli: "Sui finanziamenti si gioca parte del futuro della città, dei suoi giovani, del lavoro che con i fondi del Pnrr si vuole creare sul territorio".
Tutti sognano di spiccare il volo come Pietrantonio: "Un disegno organico fortemente sostenuto dalla costante tensione a volare alto, collegato con le necessità della comunità cittadina", introduzione, pagina 7.
Sempre gli stessi concetti. Ripetuti a memoria, per legittimare il grande affare della gestione dei lavori pubblici.
Intanto, la cabina di regia, che vanta la presenza di tutte le migliori menti, ha partorito, tra i progetti più significativi, la metropolitana leggera.
Un vecchio sogno di Pietrantonio non realizzato, perché inadatta a una piccola città urbanisticamente non predisposta.
Riposti i sogni, nuovi o rispolverati, tornando concretamente con i piedi per terra, i numeri delle oggettive e neutre statistiche indicano Benevento come una delle città del Sud in dolorosa decrescita.
Dovuta a una grave lunga crisi, accentuata dal virus.
Confermata dal presidente di Confcommercio, Nicola Romano, che, dopo il negativo andamento dei saldi, lucidamente ha denunciato: "La situazione è drammatica, per il ridotto potere d’acquisto delle famiglie".
Meno lucido quando, inutilmente e in modo astratto, auspica: ”Di poter avviare presto un confronto anche con l’amministrazione comunale, affinché si possa stilare un piano programmatico per il settore”.
Forse pensa che il fantomatico piano programmatico possa far superare la drammatica situazione?
Non sarebbe più logico aumentare il potere d’acquisto delle famiglie, il più basso dei paesi europei, e estendere il Reddito di Cittadinanza a chi, nuovo povero, non ne usufruisce?
Infine, al serio ambientalista, Roberto Costanzo, un meritato plauso per essere intervenuto esprimendo una chiara e autorevole posizione critica sulla prossima gestione delle acque della diga di Campolattaro, evidenziando anche concreti e dannosi tentativi di cementificazione molto costosa.
Plauso esteso a Gazzetta che ha accolto la sua importante denuncia.
Bravo Costanzo, non mollare!"

comunicato n.146528



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