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Benevento, 11-01-2022 13:14 ____
In Consiglio provinciale scoppia la polemica sui debiti fuori Bilancio: Ci state proponendo delle cose che non ci appartengono ma le dobbiamo votare
Non e' un buon comportamento il vostro, ha detto Iannace della maggioranza. Qui manca l'etica istituzionale. Ruggiero ha pero' sottolineato: Anche quando sono venuto io qui per la prima volta ho trovato una marea di cose che non mi riguardavano ma le ho votate
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Il Consiglio provinciale ha avuto inizio alle 11.48  ed ha registrato 10 presenti. In pratica è risultato assente solo Antonio Di Maria ancora interdetto dal provvedimento della magistratura.
Non ci sono stati grandi argomenti all'ordine del giorno dei lavori e non è stato di grande portata, parimenti, il dibattito in Aula anzi, a volte sembra quasi che il Parlamentino sannita non sia composto da amministratori comunali, dunque già esperti, ma da neofiti per la prima volta eletti.
Talvolta mancano negli interventi, degli elementi che dovrebbero essere oramai acquisiti al patrimonio di conoscenza di un consigliere comunale o di un sindaco ed invece non è così.
I lavori sono stati aperti dal primo punto relativo a: "Lettura ed approvazione dei verbali della seduta del 10 dicembre scorso (dal numero 36 al 41)".
Qui c'è stata una prima fermata perché Iannace ha fatto notare che questi verbali di cui si chiedeva l'approvazione appartenessero alla precedente consiliatura e che quindi non li riguardavano.
Il segretario generale ha allora detto che si potevano magari approvare quelli della precedente seduta, quella dell'insediamento del nuovo Consiglio e dunque quelli con il numero 42 e 43 mentre quelli di oggi potevano essere accantonati.
Messo a votazione il cambio dell'Ordine del Giorno così si è proceduto ed i verbali della seduta precedente sono stati approvati all'unanimità e di fatto rinviati ad altra ipotetica seduta quelli all'ordine del giorno di oggi.
A questo punto è però intervenuto Giuseppe Ruggiero che, con un intervento di buonsenso, ha fatto notare: Ma così facendo che facciamo non li approviamo più i verbali di dicembre, li lasciamo nelle carte, inevasi?
Mettiamoli ai voti e magari li votiamo solo io ed il presidente Lombardi che facevamo parte di quella precedente consiliatura (Cataudo, anch'egli veterano, era però assente a quella seduta). Gli altri si asterranno.
E così è stato fatto, per appello nominale, dimenticando però che forse quei punti dovevano essere "riportati in vita" da una nuova votazione in quanto quella precedente li aveva in pratica sostituiti con quelli della seduta precedente.
Insomma, un po' di confusione, come spesso accade, c'è stata, ma alla fine si è usciti fuori da una situazione che forse non avrebbe dovuto nemmeno nascere.
In pratica gli argomenti da 5 sono passati a 6 e nessuno lo ha sottolineato.
Superato il punto all'ordine del giorno, Umberto Panunzio ha comunicato la costituzione del gruppo "Noi campani" con egli stesso capogruppo; stessa cosa ha fatto Iannace per il gruppo "Noi di Centro" di cui egli ne è il capogruppo ed Alfonso Ciervo per "Essere Democratici" di cui egli ne è parimenti capogruppo.
Si è passati, quindi al secondo punto (o terzo, dipende dai... punti di vista) relativo a: "Riconoscimento debito fuori bilancio - Art. 194, c. 1, lett. a), Dlgs 167/2000 - per l'importo complessivo di 9.455,30 euro - Ordinanza del Tribunale Civile di Benevento del 28 aprile 2021. R.G. n.3380/2015. Lavori di completamento del recupero e valorizzazione storico paesaggistico del percorso naturalistico e delle fontane pubbliche nell’area Lentepiana e Montecoppe in tenimenti di Cerreto Sannita e Pontelandolfo. Pagamento in favore dell’impresa esecutrice dei lavori Società Zeta Ci & C. degli interessi moratori, sull'importo del sal di cui alla fattura del 22 luglio 2014 e delle spese di lite".
Il presidente dell'Aula, Lombardi, ha preliminarmente detto che si dà per scontato che ogni delibera relativa a debiti fuori bilancio abbia il favorevole parere dei revisori dei conti e del dirigente dell'Avvocatura e che si dia poi corso alla indagine per la ricerca di eventuali responsabilità.
Sull'argomento ha relazionato il responsabile dell'Avvocatura, Giuseppe Marsicano affermando che in realtà è stata pagata l’attività sostanziale ma che poi il giudizio è continuato per le spese legali ed interessi moratori con l'intento di evitarli ma la giurisprudenza prevalente è stata contraria alla ipotesi processuale avanzata dalla Provincia.
Claudio Cataudo nel suo intervento ha detto che in questa seduta si approvano circa 150mila euro di debiti fuori bilancio, tutti composti da recenti sentenze e la domanda che pongo è la stessa e cioè se queste al nostro esame siano le uniche sentenze che la Provincia ha in essere.
Se così fosse, ha proseguito Cataudo, saremmo in una situazione di sostanziale sicurezza.
Se così non fosse, però, mi chiedo perché non abbiamo portato anche gli altri riconoscimenti in Aula in modo da chiuderli in anticipo. E dunque: Quale è l’ordine cronologico di proposta al Consiglio?
Nello specifico, poi, la Provincia chieda alla Regione i fondi per le spese che vengono pagate ed addebitate alla Rocca per negligenze e ritardi della Regione medesima nel trasferimento dei fondi. Un tentativo per recuperare questi fondi si deve fare.
Marsicano ha risposto dicendo che dal suo subentro all’Avvocatura ha fatto varie relazioni sullo stato del contenzioso.
Non ce ne sono di grossi, anzi abbiamo quasi completato tutte le richieste di esproprio ed è rimasta, di importante, solo quella di Perlingieri e qui si segue una ipotesi transattiva.
Sono stati 560mila euro omnicomprensivi quando mi insediai i debiti in atto e ne abbiamo pagato gradatamente circa 300mila.
Sullo Stir di Casalduni il Tar ci ha dato ragione e quella era una di quelle sentenze che preoccupava.
C'è stata poi una sentenza di 392mila euro vinta anche in appello su Asea e sulla sua sede.
E' stato poi risolto anche il problema giudiziario della Caserma "Guidoni" visto che il giudice ha riconosciuto l’illegittima occupazione del Ministero di Grazia e Giustizia che ora ci deve dare circa 800mila euro.
Antonio Capuano ha espresso dubbi sul fatto che tutto sia stato fatto nella ricerca delle responsabilità che hanno prodotto queste sentenze.
Raffaele Bonavita ha sottolineato come egli ritenga non sia possibile recuperare i soldi dalla Regione. Forse si potrebbe tentare solo per gli intreressi legali ma parliamo 45 euro e la Corte dei Conti lascerà stare.
Chiedo invece di sapere se abbiamo un fondo rischio per tutelarci dalle spese per iniziative legali.
Ha risposto Nicola Boccalone, dirigente del settore Finanze, il quale ha confermato che in Bilancio è previsto il debito. Peraltro nel documento contabile c'è la relazione dell'Avvocatura con le percentuali di ipotesi delle somme da accantonare.
La delibera è stata alla fine votata da 6 favorevoli e 4 astenuti.
Si è passati quindi al terzo punto all'ordine del giorno riguardante: "Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'articolo 194, comma 1, lett. a), Dlgs numero 267/2000. Tribunale Benevento Sezione Lavoro R.G. 2840/2018. Sentenza numero 257/2020 del 27 febbraio 2020 e successivo verbale di udienza n.16831/2020 del 1 ottobre 2020. Dipendente matricola 1320".
Marsicano nel relazionare ha detto che si tratta di un gruppo di giudizi riguardanti 4 dipendenti che presentarono ricorso al giudice del lavoro per un aumento della retribuzione in ragione di una qualifica che si riteva fosse passata da retribuzione A a B. Uno solo di loro ha avuto questo riconoscimento della mansione superiore espletata al Museo del Sannio perché è stato riconosciuto che svolgesse anche la mansione di protocollazione informatica e non solo di guardiania.
La delibera è stata votata da 6 favorevoli e 4 astenuti.
Il punto quattro ha trattato di: "Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell'articolo 194, comma 1, lett. a), Dlgs numero 267/2000, sentenza Consiglio di Stato n.2248/2021 (R.G. numero 7716/2020) Eav contro Provincia di Benevento, per l’importo complessivo di 107.851,85 euro in favore di Eav e 2.918,24 euro per spese legali".
Qui è scoppiata la polemica con Iannace che ha detto: Quelli che ci state proponendo sono debiti che non ci appartengono in quanto erano di competenza del precedente Consiglio che non li ha esaminati.
Non è un buon comportamento il vostro, ha detto rivolto alla presidenza.
L’etica istituzionale qui manca.
La partenza, così come è stato già evidenziato nel precedente Consiglio, non è favorevole. Non fa parte della vostra eleganza evidentemente.
Vi siete sciacquati la bocca al primo Consiglio chiedendo di togliere le barriere tra maggioranza ed opposizione...
E qui Ruggiero è nuovamente intervenuto per dire: Tutti siamo stati consiglieri la prima volta. Quando sono venuto qua trovammo una marea di cose che non ci appartenevano e le abbiamo approvate lo stesso per senso di responsabilità.
Questi debiti saltarono dall'esame della seduta precedente all'insediamento di questo nuovo Consesso, perché noi dell'opposizione non eravamo tenuti a garantire la presenza in aula della maggioranza, una maggioranza che oggettivamente non c'era più.
Oggi ribadiamo l’atteggiamento e ci asteniamo su un debito che non ci appartiene, ma non diamo voto contrario e già questa è una dimostrazione di apertura.
Questa maggioranza ritengo debba approvare questi debiti anche se non gli appartengono.
Cataudo ha detto, rivolto a Iannace, di non accettare lezioni di etica e di morale.
Siamo tutti amministratori e sappiamo bene che i debiti non nascono in un anno, ma talvolta in decenni di dispute.
L’iter del contenzioso è lunghissimo e quindi questa è una lezione di lana caprina, senza una logica ed una base di discussione seria della problematica.
A questo punto il presidente Lombardi, senza entrare nella polemica, ha chiamato la votazione sull'argomento che è stato approvato con 6 voti favorevoli e 4 astenuti.
Poi però, dopo il voto, si è detto che in pratica l'argomento non fosse stato dibattuto e così, al di là di ogni norma, si è data la parola a Marsicano che ha relazionato sul punto affermando che si trattava di canoni Istat della Eav e noi ci opponemmo.
Il Tar ci diede ragione ma il Consiglio di Stato ci ha condannati.
Ad intervenire è stato quindi Cataudo il quale ha sottolineato che in pratica era passato un anno dal giudizio prima di arrivare in Consiglio, perché?
Marsicano ha risposto che bisogna anche dare il giusto tempo ai revisori e che poi gli uffici sono a ranghi ridotti ma comunque non ci sono state spese aggiuntive come la nomina del commissario ad acta per il pagamento di quanto dovuto.
Ultimata la discussione, sull'argomento già chiuso e votato, si è passati al punto 5 relativo a: "Acquisizione al demanio Stradale Provinciale di area adibita a viabilità di pubblico transito della S.P. 123 “Caudina II Tronco” in Comune di Airola, catastalmente censita al foglio n.6 mappale n.836 e 838 - Art. 31 commi 231 e 22 legge 448/1998 (finanziaria 1999)".
Avrebbe dovuto relazionare un tecnico della Provincia ma non era presente in Aula e così ha provveduto il segretario generale Dovetto che ha spiegato si trattasse di acquisizione al demanio di un tratto di strada e che era stata acquisita la disponibilità del proprietario per la cessione all’Ente e che il Consiglio è chiamato ad acquisire questa parte di proprietà, senza oneri.
A questo punto è intervenuto il presidente Lombardi il quale ha rimarcato che quando sono presenti fatti tecnici all'ordine del giorno, in Aula devono esserci i dirigenti di settore. Quindi ha chiesto il rinvio del punto.
Il segretario Dovetto ha però sottolineato coma la motivazione fosse contenuta nella proposta di delibera ma non c'è stato nulla da fare.
Più che la sostanza, per un'area peraltro di sedime, è stato un avvertimento dato dall'Aula e così la proposta di Lombardi di rinviare l'argomento ad una prossima seduta, è stata approvata all'unanimità.
Il presidente ha quindi annunciato che nel prossimo Consiglio ci dovrà essere anche la nomina del presidente dei revisori dei conti.
C'è poi da dare concretezza alla grande esigenza di aumentare le risorse umane e quindi ha chiesto di accelerare la pre-selezione per definire i concorsi in atto.
Poi Lombardi ha parlato della Diga di Campolattaro e delle polemiche suscitate negli ultimi giorni sulla Stampa.
Era stata definita stagno, piscina delle zone interne, poi invaso.
Oggi questa Diga è andata all’approvazione della giunta regionale con impegno finanziario notevole. Il 28 dicembre l'atto è stato licenziato.
Questo invaso non avrà distrazioni e cioè esso servirà per la potabilizzazione ed il servizio irriguo. Sono sempre disponibile al dialogo ma non voglio replicare alle polemiche però lo vogliamo dire che abbiamo colto uno dei più grandi obiettivi del territorio?
Ancora oggi la trattiamo come problema questa Diga.
Io dico meno male che siamo giunti ad un risultato. Ci dobbiamo interfacciare come comunicazione di questo grande risultato. Lo dobbiamo fare appena possibile.
Con questo auspicio del presidente il Consiglio ha posto fine ai suoi lavori alle 12.54.

 

 

 

 

comunicato n.146450



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