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Benevento, 01-01-2022 12:49 ____
Fermiamo le nostre dita che sui social diffondono rabbia e rancore e che producono sofferenza agli altri e non danno benefici a chi lo fa
La Pace non vuol dire solo assenza di una guerra, essa si costruisce giorno per giorno con i nostri comportamenti. Preghiamo affinche' diminuiscano le differenze e gli squilibri, ha detto monsignor Felice Accrocca nella Giornata Mondiale della Pace
Nostro servizio
  

E' sotto lo sguardo della Madre del principe della pace che celebriamo quest'oggi la Santa Messa.
Ha esordito così l'arcivescovo Felice Accrocca nella prima messa dell'anno dedicata a Maria Santissima Madre di Dio, concelebrata nel Duomo con padre Abramo Martignetti e don Marco Capaldo ed assistito dal Coro di Santa Cecilia della Cattedrale che ha, come è suo solito, mirabilmente sottolineato con i canti della liturgia i passi salienti della celebrazione.
Quando venne la pienezza del tempo, ha proseguito il vescovo all'Omelia, Dio mandò il suo figlio per riscattare coloro che erano sotto la legge.
Paolo fu il primo degli apostoli a scrivere di quegli eventi e l'apostolo collega in un legame indissolubile, la nascita di Gesù e la sua Pasqua gloriosa dove ha riscattato l'umanità.
Cristo, il principe della pace, è nato sotto la legge ed è venuto al mondo per salvarci al prezzo della sua vita.
E' venuto a portare quella pace che si raggiunge ogni giorno se siamo capaci di morire ogni giorno mentre invece vorremmo farlo per noi stessi ma al prezzo degli altri.
Ed è qui la inconciliabilità di noi uomini che si evidenzia, ha sottolineato monsignor Accrocca.
Chiediamo allora la grazia i divenire operatori di pace rinunciando al proprio egoismo ed è questo che significa morire ogni giorno.
Ci faccia Gesù un operatore di pace. Pace nei nostri cuori e tra di noi e tra i popoli.
Pace non vuol dire solo assenza di una guerra.
Essa, la pace, si costruisce giorno dopo giorno.
Allora preghiamo perché diminuiscano le differenze e gli squilibri. Infatti, finché troppi vivono nella fame e pochi nell'opulenza, non ci potrà mai essere pace.
Pace significa anche custodire la nostra bocca con parole d'amore ma anche fermare le nostre dita che sui social diffondono rabbia e rancore che producono sofferenza agli altri e non danno benefici a chi lo fa.
Il Signore, ha concluso l'arcivescovo Accrocca, ci aiuti a divenire ciascuno di noi ogni giorno operatore della pace.
Oggi, nella giornata mondiale dedicata alla Pace, ciascuno sia operatore di pace per sé ma anche nella vita di tutti i giorni.

 

   

 

comunicato n.146270



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