| Benevento, 07-12-2021 18:28 |
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Assorbiti con della polpa cellulosa inumidita gli ultimi residui di cacao ancora presente nelle fessurazioni delle pietre del Campanile
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Nostro servizio |
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Tutto come avevamo già descritto nell'articolo pubblicato sabato scorso, 4 dicembre ed ancora leggibile in pagina, cioè, dopo la prima grossolana pulitura della massa di cacao scagliata contro il basamento del Campanile di Santa Sofia, il tecnico restauratore Fabio Villanacci, di cui tutti tessono giustamente le lodi, per assorbire l'altro cioccolato rimanente nelle fessurazioni e negli interstizi dei blocchi in pietra calcarea, ha applicato della polpa di cellulosa inumidita (nella foto di apertura), sempre con acqua demineralizzata, in modo da favorire la solubilizzazione della sostanza organica.
Poi tutto, nell'arco della giornata, è stato rimosso e ripulito e l'operazione si può dire essere oramai terminata.
La pietra del Campanile è tornata alla sua consistenza prima dell'atto vandalico.
Prima e dopo il lavoro di restauro
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