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Benevento, 04-12-2021 16:55 ____
Calcio, Serie B: Il Benevento soffre ma alla fine vince contro il Pordenone. Al "Ciro Vigorito" i giallorossi si impongono per 2-1
Dopo l'iniziale svantaggio, in due minuti prima Elia e poi Di Serio ribaltano l'incontro. Fabio Caserta: Abbiamo vinto una gara sporca e questa e' una cosa positiva
di Luca Pietronigro
  

Benevento (4-3-3): Paleari; Elia (79' Glik), Vogliacco, Barba, Masciangelo; Ionita, Viviani (79' Calò), Acampora (60' Di Serio); Insigne (69' Tello), Lapadula, Improta (60' Brignola). A disposizione (Manfredini, Basit, Vokic, Moncini, Sau, Talia, Pastina) Allenatore Fabio Caserta

Pordenone (4-3-3): Perisan; El Kaouakibi (87' Magnino), Camporese, Bassoli, Falasco; Kupisz (64' Zammarini), Pasa, Pinato (80' Ciciretti); Folorunsho, Butic (64' Sylla), Cambiaghi (87' Tsadjout). A disposizione (Bindi, Fasolino, Stefani, Petriccione, Pellegrini, Chrzanowski, Perri) Allenatore Bruno Tedino

Arbitro: Antonio Di Martino di Teramo
Assistenti: Emanuele Prenna di Molfetta e Gaetano Massara di Reggio Calabria
IV Uomo: Mattia Scarpa di Reggio Emilia
Var: Rosario Abisso di Palermo
Assistente: Fabrizio Lombardo di Cinisello Balsamo
Reti: 52' Butic, 62' Elia, 63' Di Serio
Ammoniti: Acampora, Viviani, Tello (B); Pinato (P)
Angoli: 12-2
Recupero: 2' pt; 5' st
Spettatori: 4168.

Lo avevamo scritto in sede di presentazione, mai sottovalutare l'avversario soprattutto se appare difficoltà e con poco o nulla da perdere e così è stato.
Il Benevento ha sofferto contro il Pordenone del sannita Bruno Tedino riuscendo, dopo essere andato sotto di una rete, in due minuti, a ribaltare l'incontro con le reti di Elia e Di Serio e a portare a casa l'intera posta in palio ed il terzo successo di fila dopo quelli contro Reggina e Vicenza.
Una gara strana in cui i giallorossi, soprattutto nella prima frazione di gioco, sono stati poco concreti in zona gol, raccogliendo solo infruttuosi calci d'angolo.
Nella ripresa, sfruttando un errore d'intesa tra Vogliacco ed Elia, i friulani sono riusciti a trovare la rete con Butic, scatenando la veemente reazione dei sanniti che, prima con Elia e poi con Di Serio hanno cambiato la sorte del match in loro favore.
Il Pordenone, però, non si è arreso, provando ad impensierire la retroguardia sannita creando qualche brivido in occasione del calcio di rigore per un presunto fallo di mani in area di Elia prima concesso dal direttore di gara e poi revocato dopo aver rivisto l'azione al Var e poi con Folorunsho sugli sviluppi di un calcio di punizione.
Un successo fondamentale che da continuità a quanto già fatto e regala alla Strega tre punti d'oro che la confermano nelle parti alte della classifica, in piena zona play-off.
Venendo alla cronaca, Fabio Caserta decide di non stravolgere la formazione che tanto bene sta facendo in quest'ultimo periodo così, per ovviare all'assenza di Letizia, decide d'insierire sulla sinistra Masciangelo con Elia, Vogliacco e Barba a completare il pacchetto difensivo davanti a Paleari.
A centrocampo Ionita, Viviani e Acampora con Insigne e Improta ai fianchi di Lapadula. Solo panchina per Glik, al rientro dopo aver scontato le tre giornate di squalifica.
Nel Pordenone, Tedino sceglie anche lui il 4-3-3 con Folorunsho e Cambiaghi al fianco di Butic. In campo l'ex Camporese, solo panchina per l'altro ex, fischiatissimo dai supporter locali, Ciciretti.
Il Benevento parte con il piede pigiato sull'acceleratore creando pressione alla retroguardia ospite.
La prima occasione giunge al 3' con Elia il quale appoggia per Ionita che fa partire una conclusione che impegna Perisan che si rifugia in calcio d'angolo.
Un minuto dopo, una percussione di Folorunsho termina con una conclusione dalla distanza che finisce a lato.
La risposta della Strega nasce dai piedi di Acampora il quale serve Improta che calcia da posizione defilata con Perisan che è attento.
Al 28' è bello lo scambio che vede protagonisti Viviani e Lapadula e che porta al tiro l'ex centrocampista del Brescia e del Chievo che viene respinto dall'estremo difensore friulano.
Prima della fine della frazione, ci provano prima Acampora e poi Viviani dalla distanza ma entrambe le conclusioni non sortiscono effetti.
La ripresa vede la Strega cadere dopo sette minuti di gioco.
Tutto nasce da un passaggio corto, in fase difensiva, di Vogliacco verso Elia, Cambiaghi ruba la sfera si invola sulla sinistra e mette al centro per l'accorrente Butic che di sinistro batte Paleari.
Sotto di una rete, Caserta decide di aumentare il peso offensivo della sua squadra inserendo Brignola e Di Serio per Improta, quest'oggi un po' spento, e Acampora.
I fatti gli danno ragione tanto che al 17' la Strega perviene al pareggio: Tutto nasce dagli sviluppi di un calcio d'angolo con il pallone che giunge sui piedi di Elia che fa partire una conclusione di destro che passa tra le gambe dei difensori neroverdi e si insacca alle spalle di Perisan.
Pochi secondi dopo, Insigne lancia sulla sinistra Lapadula il quale entra in area e mette al centro un pallone che l'accorrente Di Serio deve solo spingere in rete.
Tedino fa entrare Zammarini e Sylla per Kupisz e Butic, mentre Caserta inserisce Tello per Insigne.
Al 31' il direttore di gara assegna un calcio di rigore per un presunto fallo di mano di Elia in area, la decisione, però, viene rettificata, dopo il controllo delle immagini nella on-field review a seguito dell'intervento del Var.
Nel Benevento ci sono Glik e Calò per Elia e Viviani con Vogliacco che si sposta nell'insolito ruolo di terzino destro.
Nel Pordenone, invece, c'è Ciciretti per Pinato.
Al 36' gli ospiti sciupano una ghiotta opportunità per pervenire al pareggio: tutto nasce dagli sviluppi di un calcio di punizione battuto Falasco su cui c'è una sponda di Sylla per Folorunsho che mette sopra la traversa da posizione invitante.
Un minuto dopo, giocata di Ciciretti che, al limite dell'area, prova di sinistro ma la sfera finisce alta.
L'ultima emozione la regala la Strega su un lancio lungo di Tello su cui si avventa Lapadula il quale, tutto solo davanti a Perisan, si fa iponotizzare dall'estremo difensore friulano.
Nel prossimo turno, venerdì 10 dicembre, la Strega sarà di scena al "Libero Liberati" sul difficile campo della Ternana.

Le voci dagli spogliatoi

Fabio Caserta, allenatore Benevento
"Quando sei in svantaggio, a prescindere da come stai giocando, in testa ti passano tante cose e in quei momenti devo trasmettere positività ai miei ragazzi.
Vedo come si allenano e la loro voglia e determinazione per affrontare ogni partita.
Questa era la terza gara in sette giorni e non era facile e l'unico errore lo abbiamo commesso nella fluidità del gioco perché siamo stati più lenti di altre volte.
Va detto, però, che anche l'avversario non ci ha concesso molti spazi.
La gara è stata, tutto sommato, buona: oggi abbiamo vinto una partita "sporca" e questa è una cosa positiva.
Anche se ero cosciente che qualcuno sarebbe calato alla distanza, ho puntato sulla continuità.
Abbiamo interpretato bene la partita reagendo immediatamente al gol subito.
Tatticamente ho preferito cambiare perché avevo bisogno di forze fresche: chi è entrato è stato fondamentale per il risultato finale.
Sapevo della buona difesa del Pordenone ma, per quanto riguarda la costruzione del gioco, mi hanno sorpreso ed infatti, come già detto, non siamo stati fluidi nel muovere la palla.
Sul gol subito abbiamo commesso degli errori. Tutto nasce dalla lettura individuale dell'azione: chi è coinvolto deve scegliere chi marcare e si può sbagliare.
Nella partita di oggi chi aveva da perdere eravamo solo noi e ai ragazzi ho detto che senza il giusto approccio non avremmo ottenuto punti. La partenza è stata buona ma ci voleva più cattiveria.
La gara di Masciangelo mi è piaciuta a testimonianza che il lavoro ripaga.
Per la difesa, ho preferito Vogliacco a Glik perché con lui in campo il reparto aveva fatto bene.
Nelle mie scelte non conta l'importanza del calciatore ma non mi sono piaciuti i fischi all'ingresso in campo di Glik: gli errori nel calcio ci possono stare.
Vista la sua esperienza, ne ha commesso qualcuno di troppo ma non giustificano comunque i fischi. Resta comunque un calciatore che ci darà una mano nel corso della stagione.
Ogni giocatore ha le sue peculiarità ed io scelgo in base a quelle: è il caso di Di Serio e Moncini.
Oggi mi serviva qualcuno più dinamico che potesse attaccare la profondità e aprire spazi a Lapadula, quindi ho messo Di Serio".

Bruno Tedino, allenatore Pordenone
"Sono arrabbiato perché nel primo quarto d'ora di partita non abbiamo fatto quello che avevamo preparato in settimana.
Perdere a Benevento ci può stare per chi, come noi, deve salvarsi. Siamo usciti alla distanza e abbiamo fatto una buona partita creando problemi al Benevento. Sono infastidito quando vedo i ragazzi rinunciatari.
Il Benevento è stato bravo a ribaltare la partita ma noi siamo vivi e abbiamo comunque lanciato segnali importanti.
Ringrazio i tifosi che a fine gara non ci hanno contestato ma dato coraggio.
Mio padre è nato a Foglianise ma ha sempre vissuto a Benevento, in via Mario La Vipera.
Il mio ricordo di questa città è positivo: mio padre era lontano da casa e ad agosto passavamo sempre un mese qui da nonni e cugini. Ricordo il "Meomartini" ed i giocatori dell'epoca.
Sul rigore, accetto le decisioni del Var: siamo a credito con questo tipo di situazioni perché quando l'intervento è al limite la decisione presa non è mai a nostro favore.
Non dobbiamo cercare alibi ma correggere gli errori".

 

 

                              

comunicato n.145650



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