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Benevento, 04-12-2021 13:47 ____
Fanno piu' male delle esplosioni al tritolo le crisi di rabbia che deflagrano senza un vero motivo scatenante o sufficiente a giustificarle
Lo ha detto l'arcivescovo Felice Accrocca alla Messa celebrativa di Santa Barbara patrona dei Vigili del Fuoco. Il comandante Raffaella Pezzimenti ha dato conto dell'attivita' svolta nell'anno. 5.545 gli interventi contro i 4.766 dello scorso anno
Nostro servizio
  

Celebrata nella Caserma dei Vigili del Fuoco di località Capodimonte, la festa in onore di Santa Barbara vergine martire, patrona del Corpo dei pompieri.
La santa Messa, nella Palestra, è stata celebrata da monsignor Felice Accrocca, arcivescovo, assistito dal parroco di San Giuseppe Moscati a Capodimonte, don Lupo Palladino.
L'arcivescovo ha riproposto all'Omelia un tema a lui caro, quello dei rapporti interpersonali che oggi sono sempre più caratterizzati dall'ira e dall'odio.
Fanno più male delle esplosioni al tritolo, le crisi di rabbia che esplodono, appunto, molto spesso senza un vero motivo scatenante o sufficiente a giustificarle.
Gesù guardando le folle, ha proseguito l'arcivescovo commentando le letture, ne sentì compassione perché esse, le folle, erano stanche, sfinite e vagavano senza avere una meta.
In pratica, erano senza un pastore che le guidasse e potevano dunque essere facili prede di ogni pericolo.
Questo ci porta a riflettere sulla necessità della comprensione anche verso la sofferenza degli altri ed è necessario che avvenga anche dentro casa, nelle famiglie, dove serve prendere contezza della sofferenza dell'altro. Spesso, troppo spesso, ciò non avviene e non avvertiamo, o non lo facciamo adeguatamente, il dolore e la sofferenza degli altri.
Bisogna, invece, mettersi nei panni di un genitore, di un figlio, di un collega sul posto di lavoro.
La comprensione è assolutamente necessaria.
Che l'uomo possa diventare un lupo per il suo simile, come disse già Plauto (homo homini lupus, proverbio pessimistico, derivato dall'Asinaria di Tito Maccio Plauto, un grande commediografo dell'epoca romana), è un rischio che può concretizzarsi.
Con la comprensione si ritarda anche ogni esplosione che viene disinnescata.
L'arcivescovo ha parlato anche della violenza che troppo spesso oramai è contenuta su ciò che si scrive, evidentemente riferendosi ai social.
Scrivere è meno indolore per chi lo fa ma non per chi lo riceve questo scritto pieno di cattiveria e che non si ha il coraggio di dirle tutte queste brutte cose in faccia al proprio interlocutore, guardandolo negli occhi. Ed una esplosione di cattiveria ne produce un'altra e poi un'atra ancora e tutto questo senza alcuna misericordia.
Chiediamo a Santa Barbara, ha concluso mons. Accrocca, che ci aiuti a riflettere prima di esplodere, che ci aiuti a contare.
Il Signore ci dia la capacità di cogliere la sofferenza nell'altro e di farci compatire altrimenti resta solo l'arena dove le belve si sbranano e si azzannano senza alcuna misericordia dell'uno per l'altro.
Ultimata la Messa i cui canti sono stati curati dal Coro di Sant'Anna di Apollosa, e le cui letture sono state fatte da Daniele Petito, è stata detta la preghiera del Vigile del Fuoco da parte di Pio Chioccola, entrambi questi ultimi, Vigili del Fuoco.
Quindi, la parola è passata a Raffaella Pezzimenti, da qualche mese comandante provinciale dei Vigili del Fuoco, che si è detta onorata di festeggiare qui a Benevento la santa patrona.
Il suo intervento è stato anche utile per un bilancio dell'anno che sta per concludersi e dunque Pezzimenti ha detto che ci sono stati 5.545 interventi contro i 4.766 dello scorso anno, tutti relativi per la maggior parte ad incendi ed incidenti stradali.
Di particolare rilevanza è stato l'intervento dei Vigili del Fuoco sull'incendio del 13 ottobre scorso alla fabbrica di Airola, subito dopo il mio insediamento a Benevento, ha proseguito il comandante, e dove abbiamo impegnato squadre e mezzi dei pompieri provenienti anche dai Comandi di altre province.
Particolarmente impegnativi sono stati anche gli interventi per dissesti idrogeologici e per gli incendi boschivi. Questi ultimi sono stati 595 ed hanno interessato 270 ettari di terreno contro i 180 del 2021.
L'attività amministrativa del Comando provinciale è consistita anche nella gestione di 596 pratiche per il rilascio della certificazione della prevenzione incendi e di 87 pratiche di polizia giudiziaria.
Non trascurabili poi, ha concluso Pezzimenti, le ore per l'addestramento del personale esterno e di quello della pubblica amministrazione. Tutto questo tenendo conto della grande carenza di organico del personale dei Vigili del Fuoco di Benevento che riescono a far fronte alle necessità solo per l'alto spirito di abnegazione e di sacrificio che lo contraddistingue.
Al termine del discorso del comandante si è passati alla consegna degli attestati di benemerenza.
Le Croci di anzianità sono andate a: Sabino Centrella, Vincenzo Furno, Antonio Giusti, Luca Goglia, Pietro Porto e Francesco Simeone.
Diploma di lodevole servizio a: Francesco Altieri, Giovanni Angrilli, Gaetano Bocchini, Vincenzo Castaldo, Alessandro Fiorenza, Antonio Gentile, Pellegrino Iannazzone, Francesco Mascia, Mario Muscetta, Vincenzo Picca, Vincenzo Reale e Fiorentino Salvatore.
Diploma di lodevole servizio, alla memoria a: Filippo Foschini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

 

comunicato n.145643



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