Benevento, 17-10-2021 09:21 |
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Nelle antiche ricette degli inizi del Novecento si scorge chiaramente un diverso modello di medicina
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Nostro servizio |
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Alcune settimane fa, Peppino De Lorenzo, con l'ausilio di una interessante documentazione storica, ha evidenziato il divario esistente nell'esercizio odierno della professione medica con quello di un tempo.
Oggi, amplia il discorso con altri originali documenti.
"Dopo la pubblicazione, alcune settimane or sono, di una documentazione sanitaria concessa dagli eredi di due medici beneventani vissuti entrambi agli inizi del Novecento, imprevisto ed inatteso, mi è giunto un plico, consegnatomi dal corriere, da parte di un collega, con il quale sono in contatto frequente, originario di Benevento, ma che vive e lavora a Milano.
Questi, a quanto mi è dato sapere, per non smarrire i contatti con la sua terra natale, quotidianamente, segue le notizie riportate da "Gazzetta".
E' stato così che, dopo aver letto il confronto da me fatto, in più documentato, tra la odierna professione medica con quella di un tempo, da subito, mi ha fatto pervenire un plico contenente numerose ricette originali, dell'inizio del Novecento, di un sanitario di Apice.
Telefonicamente, mi ha riferito di averle addirittura acquistate su di una bancarella nel centro di Milano.
Un dono, quello di Mario, veramente prezioso ed interessante.
Sono tante le ricette ricevute e ritengo che, anche dall'esame solo di alcune, prese a campione, si scorge un altro modello di medicina.
Unito alle prescrizioni, un opuscolo dal titolo "Consigli alle madri", stampato dalla tipografia De Martini di Benevento, nel 1939, per conto del Comune di Apice.
Poi, ripeto, tante ricette, stilate di suo pugno dal medico condotto, su carta semplice, indicanti Municipio, data, nome del paziente e farmacia, sempre di Apice, ove, ogni volta, spedirle.
Si reperiscono anche ricette stilate, sempre su fogli volanti, che, sul retro, mostrano un'altra sorpresa.
E', infatti, sfruttato il risvolto dei volantini propaganda dell'allora sciroppo "Castaldini".
Davvero un altro mondo."
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