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Benevento, 28-09-2021 12:22 ____
Un nuovo suicidio, il secondo quest'anno, c'e' stato nel carcere di contrada Capodimonte
Si e' tolto la vita un 27enne arrivato lo scorso sabato da Palermo. Il detenuto e' stato trovato impiccato. Un grido di allarrme e' giunto dal garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello
Redazione
  

Un nuovo suicidio, il secondo quest'anno, c'è stato nel carcere di contrada Capodimonte.
Si è tolto la vita, infatti, un 27enne arrivato lo scorso sabato da Palermo.
Il detenuto è stato trovato impiccato, la salma sarà sottoposta ad autopsia ed è stata aperta un'inchiesta affidata al sostituto procuratore Maria Colucci.
Un grido di allarrme è giunto dal garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello.
"Contrariamente alle altre volte - ha commentato - non intendo interrogarmi sulle cause che hanno indotto il giovane detenuto, con problemi psichici, a compiere il gesto estremo.
Non intendo farlo né per sfuggire alla disamina attenta ed approfondita del dato né per trattare la triste notizia con superficialità ma semplicemente perché la risposta, è ben nota a tutti coloro che sono responsabili di questo ulteriore tragico evento.
Solo ed esclusivamente le istituzioni che ai vari livelli: sanitario, dell'amministrazione penitenziaria, della magistratura, Dipartimenti di salute mentale e in primis la politica finta e pavida.
Che la retorica lasci spazio ai facta concludentia.
In presenza di soggetti affetti da problemi psichici per una cura dei medesimi presso strutture alternative laddove possibile, diversamente, se obbligati a rimanere in carcere, che vengano seguiti e monitorati da figure professionali ad hoc e a tempo pieno: in primis Psichiatri, tecnici della riabilitazione, psicologi, assistenti sociali.
A Benevento, e in diversi Istituti penitenziari della Campania non è così".
Quello del 27enne è il settimo suicidio in Campania mentre in Italia, dall'inizio dell'anno, si sono verificati 32 suicidi.
Ciambriello, quindi, ha stigmatizzato il fatto che nelle carceri campane mancano da tempo figure professionali.
"Pur essendoci tanti detenuti che entrano con problemi psichici, in diverse carceri - ha aggiunto - non c'è il reparto di articolazione psichiatrica o anche dove c'è come a Benevento non c'è lo psichiatra a tempo pieno.
Per fronteggiare gli innumerevoli casi critici come quello di Mirko, una vita difficile e travagliata, ho chiesto al provveditore campano dell'Amministrazione penitenziaria di convocare subito un incontro con i responsabili regionali e provinciali della sanità penitenziaria, i garanti territoriali, i presidenti della magistratura di sorveglianza.
Quattro detenuti su dieci in Campania hanno problematiche psichiatriche, mentre il 65% convive con un disturbo della personalità e nel 2020 la percentuale degli psicofarmaci somministrati ai detenuti rappresenta il 43% dell'utilizzo complessivo di farmaci".

comunicato n.143955



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