Benevento, 25-09-2021 16:19 |
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Calcio, Serie B: Il Benevento sa anche soffrire. A Como in dieci uomini per gran parte dell'incontro porta a casa un pareggio per 1-1
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di Luca Pietronigro |
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Como (4-4-2): Gori; Vignali, Scaglia, Varnier, Cagnano (77' Ioannou); Iovine (62' Chajia), Bellemo, Arrigoni (77' H'Maidat), Parigini (77' Gabrielloni); Cerri, Gliozzi (62' La Gumina). A disposizione (Facchin, Bolchini, Solini, Bertoncini, Kabashi, Peli, Luvumbo) Allenatore Giacomo Gattuso
Benevento (4-3-3): Paleari; Letizia, Glik, Barba, Foulon; Ionita, Viviani (70' Acampora), Tello (55' Calò); Brignola (20' Vogliacco), Lapadula, Elia (70' Moncini). A disposizione (Muraca, Manfredini, Basit, Vokic, Insigne, Di Serio, Masciangelo, Talia) Allenatore Fabio Caserta
Arbitro: Luca Zufferli di Udine
Assistenti: Michele Grossi di Frosinone e Dario Garzelli di Livorno
IV Uomo: Simone Taricone di Perugia
Var: Luca Banti di Livorno
Assistente Var: Oreste Muto di Torre Annunziata
Reti: 34' rigore Cerri, 40' Lapadula
Ammoniti: Cerri, Parigini, Gabrielloni, Ioannou (C); Tello (B)
Espulso: 18' Glik (B) per fallo da ultimo uomo
Angoli: 5-4
Recupero: 2' pt; 4' st.
Un vecchio detto del calcio dice che se una partita non la si riesce a vincere, almeno si cerchi pareggiarla.
Ebbene è questo quello che ha fatto il Benevento nella sfida finita 1-1 sul campo del Como che ha permesso ai sanniti di portare a casa il quarto risultato utile consecutivo.
Non una gara facile, dove la Strega, forse anche stanca per le tre gare di fila nel corso di una settimana, ha sofferto l'avversario che ha dovuto fronteggiare con un uomo in meno per quasi tutta la durata dell'incontro vista l'espulsione, per fallo da ultimo uomo, di Glik.
Il solito Lapadula, al quarto gol in pochi giorni, ha permesso di riequilibrare il match dopo che Cerri ha trasformato un calcio di rigore decretato per un fallo di Tello su Vignali.
Nella ripresa, forte anche dell'uomo in più, i lariani hanno provato a vincere ma i loro attacchi si sono infranti tutti sulla difesa giallorossa guidata da un superbo Barba, tra i migliori in campo.
Nel finale, è stato ancora Lapadula a sfiorare il colpaccio con la conclusione terminata a lato di poco.
Poco male, la forza di un gruppo si vede anche in questi momenti di difficoltà ed oggi il Benevento ha dato dimostrazione di saper soffrire.
Venendo alla cronaca, Fabio Caserta, nonostante la positiva risposta avuta nella sfida con il Cittadella, decide di non dare seguito all'esperimento del 4-4-2 così manda in campo i suoi con il 4-3-3.
Davanti a Paleari ci sono Letizia, Glik, Barba e Foulon. A centrocampo in cabina di regia Viviani viene preferito a Calò con Ionita e Tello ai suoi lati.
In avanti ci sono Brignola ed Elia al fianco di Lapadula.
Nel Como, Giacomo Gattuso si affida al 4-4-2 con in avanti Cerri e Gliozzi e l'ex di turno Parigini sull'out sinistro del centrocampo.
La prima emozione giunge dopo appena tredici secondi di gioco con Letizia che sbaglia in fase di disimpegno, costringendo Paleari ad un'uscita con i piedi.
Al 3' dai piedi di Parigini parte un pallone sul secondo palo per Cerri il quale in spaccata mette la sfera oltre la traversa.
Al 13' è bello lo scambio in area di rigore tra Ionita e Tello con la conclusione di prima intenzione di sinistro del numero 8 giallorosso che viene bloccata da Gori.
Poco dopo, Cerri, lanciato verso la porta della Strega, viene atterrato da Glik che viene espulso dal direttore di gara per fallo da ultimo uomo.
Caserta, quindi, fa entrare Vogliacco per Brignola passando ad una sorta di 4-4-1 con Elia e Tello sugli estreni, Viviani e Ionita a completare il reparto di centrocampo e Lapadula unica punta.
Al 32' il direttore di gara, Zufferli di Udine, sanziona con il calcio di rigore un fallo un area di Tello su Vignali.
Della battuta se ne incarica Cerri che trova l'angolo basso alla sinistra del portiere sannita.
Al 40' arriva il pareggio del Benevento con Lapadula.
L'azione nasce da un tocco di Vignali che serve Tello il quale verticalizza per Lapadula che, da posizione defilata, batte Gori sul suo palo.
Prima del finale di frazione, sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto di Viviani un colpo di testa di Ionita viene bloccato a terra da Gori.
Nella ripresa, Caserta fa entrare Calò per Tello, mentre nel Como ci sono Chaja e La Gumina per Iovine e Gliozzi.
Quindi entrano Acampora e Moncini per Viviani ed Elia.
Proprio l'attaccante ex Cittadella al 27' si rende pericoloso con una rovesciata in area sul secondo palo che finisce a lato della porta difesa da Gori.
Al mezz'ora Arrigoni calcia dalla distanza ma la conclusione è fuori bersaglio.
Proprio Arrigoni fa spazio a H'Maidat, Cagnano a Ioannou e Parigini a Gabrielloni.
Al 44' c'è una grande occasione per Lapadula che scatta da solo, supera Scaglia e poi con il sinistro non trova la porta di Gori, calciando sopra la traversa.
E' questa l'ultima emozione dell'incontro.
Nel prossimo turno, il Benevento affronterà tra le mura amiche del "Ciro Vigorito" un'altra neo promossa, il Perugia la ex squadra del tecnico Fabio Caserta.
Le voci dagli spogliatoi
Fabio Caserta, allenatore Benevento
"Credo che al di là della partenza non bella, siano più due punti persi che uno guadagnato perché nel finale abbiamo avuto la palla per portare a casa la partita.
Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi perché hanno fatto una gara importante giocando settanta minuti con un uomo in meno ed era anche la terza gara in una settimana.
Mi è piaciuto l'atteggiamento dell'intera squadra, lo spirito di sacrificio di tutti ma non l'approccio alla partita.
Ho inserito Moncini, giocando con due punte pure, per dare il segnale al gruppo che la partita la potevamo vincere.
Abbiamo avuto anche l'occasione per farlo ma non è andata bene.
Lapadula è un calciatore importante e dobbiamo essere bravi a fornirgli palloni da mettere in rete.
Si sacrifica tanto in fase di non possesso oltre ad essere forte in area e davanti alla porta.
Il Perugia è una squadra forte e la prepareremo bene come fatto in tutte le altre gare.
Dobbiamo svolgere una settimana importante di lavoro.
Non ci possiamo permettere di sbagliare l'approccio, quindi solo in questo c'è tanto da lavorare a livello mentale".
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