| Benevento, 25-09-2021 13:02 |
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Giovanni Zarro a proposito dell'arresto di Carmine Valentino, segretario provinciale del Pd, tuona con le parole di Aldo Moro: Nessuno ci processera'
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Nostro servizio |
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A difendere un concetto, non ad attaccare la magistratura che fa il suo corso come e quando vuole, che è quello che nessuno, come disse Aldo Moro, ci processerà, ci ha pensato Giovanni Zarro, giurista di non scarsa rilevanza, che in un crescendo sempre più veemente, ha avuto il compito, nella qualità di presidente provinciale del Partito Democratico, appena eletto in tale ruolo, di interloquire con la Stampa a proposito dell'arresto avvenuto, all'alba di stamane, di Carmine Valentino, già sindaco di Sant'Agata dei Goti ed attuale consigliere comunale di quella comunità ma ancora in carica anche quale segretario provinciale del Pd nonostante da oltre un anno si fosse allontanato da questo ruolo.
Rispettiamo la magistratura, ha detto Zarro nel suo intervento con accanto, al Tavolo, il segretario cittadino del Pd, Giovanni De Lorenzo, i componenti della segreteria provinciale, Antonella Pepe e Giovanni Cacciano ed il consigliere regionale Mino Mortaruolo.
Nella sala anche il parlamentare Umberto Del Basso De Caro, che però non è intervenuto.
Rispettiamo ma non intendiamo sottrarci a discutere delle decisioni dei giudici non quale figura istituzionale ma quale magistrato che agisce con atti.
Il dato che appare è che parliamo di una vicenda che è del 2017 e si parla di concussione.
Oggi siamo a una settimana o poco più dalle elezioni, siamo al termine di una campagna elettorale aspra e difficile, e tutta questa urgenza deve esprimersi proprio oggi, a pochi giorni dal voto?
E' una decisione improvvida quella del giudice che deve comunque rispettare le circostanze temporali.
Emette i provvedimenti quando vuole, si dirà. Bene, ma noi possiamo dire allora che dal 2017 ad oggi ha dormito?
Questo di oggi è un primo provvedimento che vedremo se reggerà ai vari gradi di giudizio.
Su tutto ciò si dovrà esprimere il Tribunale del Riesame ma quando lo farà e se darà ragione a Valentino, le elezioni oramai saranno passate.
Sono provvedimenti che puzzano e che entrano a gamba tesa in una competizione elettorale difficile.
Giovanni Caccianio ha sottolineato come Valentino avesse da un anno delegato le sue funzioni.
Oggi ha inviato anche le sue irrevocabili dimissioni da segretario del Pd e la sospensione dal partito.
A seguito di ciò il partito nazionale ora nominerà un commissario che gestirà la segreteria provinciale fino al Congresso.
Antonella Pepe, fermando Zarro che stava entrando di più nell'ambientazione dei fatti avvertendo che Valentino non era già più sindaco di Sant'Agata, ha detto di non voler entrare nella dinamica del procedimento giudiziario. La nostra vicinanza a Valentino è umana. Egli saprà far valere le sue ragioni per atti compiuti non da segretario del partito. Continueremo in assoluta serenità questa campagna elettorale, ha conclouso Pepe, ed esprimiamo sempre rispetto e fiducia nella magistratura.
Giovanni De Lorenzo ha tenuto a precisare che la campagna elettorale è altra cosa.
Cacciano ha detto ches i va verso la vittoria e Zarro ha concluso: Nessuno ci può intimidire, non sarà possibile perché per siamo forti delle nostre idee.
Questo il testo delle dimissioni di Valentino.
"A seguito dei fatti accaduti in data odierna che hanno portato all'applicazione di una misura cautelare nei miei confronti, sebbene avrò modo di dimostrare nelle sedi competenti la mia estraneità (anche se trattasi di fatti remoti, di circa quattro anni fa), mi sospendo con immediatezza dal Pd e rassegno le dimissioni dalla carica di segretario provinciale del partito".
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