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Benevento, 20-09-2021 15:55 ____
Questo e' il piu' grande buco nero della storia amministrativa recente della citta' ha detto Perifano a proposito della gestione del dissesto
Qual e' la verita' che nasconde queste carte? Di Dio insiste: Ho ipotizzato di togliere dal Bilancio i residui attivi di competenza dell'Osl ed ecco che il Comune piombava nel disavanzo. Sguera contesta la privata richiesta di sostituzione
Nostro servizio
  

Questa vicenda della relazione che l'Organismo Straordinario della Liquidazione (Osl) ha inviato al Ministero dell'Interno e alla Prefettura, avrà straschichi anche dopo questa campagna elettorale.
Sono venti pagine di accuse che l'Osl fa alla gestione finanziaria del dissesto per la parte che riguarda il Comune e per talune di esse accuse, non trascura nemmeno di usare parole forti, come richieste fatte a mente del Codice Penale ovvero che, in definitiva, i Bilanci approvati non sono veritieri. Parola, questa, meno impegnativa delle altre usate, ma resta il senso e cioè che sono bilanci falsi.
L'assessore al Bilancio, Maria Carmela Serluca, ha confutato quanto affermato dall'Osl ribaltando le accuse.
Stesso atteggiamento quello di Mastella che afferma di voler produrre una denuncia sul caso mentre l'Osl ha detto che ce ne sono i presupposti, per una querela a Mastella, ma che non la si presenta per evitare strumentalizzazioni in campagna elettorale.
Fatto sta che i punti restano tutti aperti e qualcuno prima o poi dovrà chiuderli non escludendo anche una iniziativa della Procura della Repubblica che, leggendo anche le cronache dei giornali, se ravvisa ipotesi di reato, è tenuta ad aprire un fascicolo.
A trattenersi con i giornalisti solo su questo argomento, è stato stamane il candidato sindaco Luigi Diego Perifano, assieme a due consiglieri comunali uscenti: Italo Di Dio, che su questa vicenda ci aveva visto lungo e che aveva già da mesi prodotto atti amministrativi concreti, e Vincenzo Sguera anch'egli attento alle sorti dei creditori del Comune.
La prima cosa che Perifano ha tenuto a smentire è che l'argomento sia stato tirato fuori ad arte e nel pieno della campagna elettorale.
Non è affatto così, ha detto, perché siamo di fronte ad una questione annosa.
Non è un argomento, questo, su cui scatenare la campagna elettorale anche perché riguarda tutta la città ed i cittadini di Benevento su cui grava il dissesto che ci fa pagare ogni tassa nella misura massima consentita.
Non si dimentichi poi che particolarmente colpiti da questa mancata chiusura della procedura, sono i creditori, alcuni dei quali sono addirittura falliti proprio per non aver incassato quanto loro spettante dal Comune.
Nessuno ha ricevuto un euro nemmeno dagli importi richiesti che comunque sono decurtati mediamente del 40%.
Quindi siamo in presenza di questioni che hanno dei riverberi immediati e seri.
Mastella dice di non comprendere l'oggetto della denuncia dell'Osl e sarebbe stata intempestiva se effettivamente fosse emersa per la prima volta in campagna elettorale.
Ma non è così.
Italo Di Dio già dal maggio del 2019, due anni fa, aveva avanzato una formale richiesta di chiarimenti su questo strano dissesto in quanto ben poco, di esso, sembrava procedere nel verso giusto.
Ora c'è questa relazione dell'Osl che non è un comunicato stampa ma un atto ufficiale indirizzato al Ministero dell'Interno che dovrà necessariamente fare la sua parte. Non può sottrarsi.
L'Osl lamenta anche, nelle venti pagine della relazione, l'atteggiamento fortemente aggressivo da parte del sindaco Mastella al punto da millantare anche assicurazioni ricevute dal Ministero medesimo circa la sostituzione dei componenti dell'Osl.
Questa è una cosa gravissima, ha detto Perifano e Mastella non può, ma deve chiarire.
Se è vero che il sindaco riteneva doversi procedere alla sostituzione dei componenti della Commissione Liquidatrice, cosa che peraltro è prevista dal Testo Unico degli Enti Locali e che è dunque possibile, perché non lo ha fatto con un atto ufficale e trasparente?
Egli dice di averlo fatto in forma privata con i vari gradi di responsabilità del Ministero.
Questo non ci basta e deve dirci perché ha agito così.
Occorre, in questa vicenda molto delicata, la massima trasparenza possibile e devono emergere con chiarezza tutte queste sue relazioni private che hanno inciso sulla questione, almeno così egli ha affermato in Consiglio comunale.
Ed ancora, ha detto Perifano, perché il sindaco è costantemente preoccupato ogni qualvolta un consigliere comunale esercita sulla vicenda la sua funzione ispettiva?
Ha stigmatizzato, condannandolo, il comportamento dell'Osl perché ha dato risposta ad una interrogazione fatta da un consigliere comunale. Ma scherziamo?
Questa era e rimane una vicenda opaca a cui non è stata data luce nemmeno dall'intervento dell'assessore al Bilancio, Maria Carmela Serluca.
E' possibile che il Comune abbia messo a disposizione dell'Osl un solo dipendente?
Questa circostanza non è stata mai smentita dal sindaco.
Non si poteva bilanciare meglio l'impiego di risorse umane comunali con lo spostamento di ben 16 persone all'Ufficio Tributi?
Tutto questo produce, è scritto, un tempo di almeno due anni per l'istruttoria di una istanza di pagamento avanzata dai creditori del Comune e ci sono ancora 300 richieste, almeno, che devono essere esaminate.
E si badi, ha ribadito ancora una volta Perifano, dietro quel numero ci sono persone, aziende e per questo tutto assume l'atteggiamento di una questione che per gravità sovrasta le altre.
Poi Perifano ha toccato un altro punto dolente che, se accertato, farebbe saltare tutto il banco.
Si parla di residui attivi risalenti a prima del dissesto e quindi di competenza dell'Osl che il Comune ha incassato ma non ha versato alla Commissione.
Si tratta di circa 500mila euro della Soget e di 1.144.000 euro di Andreani, le due ditte incaricate per l'incasso di tributi comunali.
Che fine ha fatto questo milione e 600 mila euro, visto che l'Osl dice di non aver ricevuto mai questa somma?
Dove sono state appostate queste somme nel Bilancio.
Qui siamo in presenza di illeciti penali se questi soldi hanno preso un'altra via e se si conferma che i singoli risultati di gestione risulterebbero inesatti (Bilanci non veritieri...).
E dunque a seconda delle risposte date a tutto ciò, cambia anche la situazione finanziaria del Comune.
Addirittura poi l'Osl ad un dirigente del Comune ha dovuto chiedere delle risposte significando che l'assenza ad esse avrebbe comportato responsabilità da codice penale.
Ed allora, ha concluso Perifano, qual è la verità che nasconde queste carte?
Ad una nostra domanda se, oltre al commento della relazione dell'Osl ci fosse in programma anche una formale denuncia alle autorità giudiziaria, Perifano ci ha risposto che non è questo il momento della carta bollata ma la richiesta di verità e di risposte precise.
Italo Di Dio ha ribadito che c'è la necessità forte di alzare il coperchio di questa pentola che bolle e su cui ha già chiesto incontri al riguardo senza avere risposte.
Per questo all'epoca chiesi la istituzione di una Commissione d'inchiesta ma questa possibilità ci è stata negata.
Vincenzo Sguera ha voluto ribadire che quando hanno chiesto di essere ricevuti dall'Osl questo è avvenuto. Poi c'è stato questo irrigidimento e non si sono più avute risposte. Su questo bisognava fare un Consiglio comunale per chiedere all'intera Commissione contezza del proprio operato non escludendo anche di chiedere, in via formale ed ufficiale, nonostante ci sia chi parla con Mattarella e con Draghi, la sostituzione dei commissari ma questo non è stato fatto, ha proseguito Sguera.
Si è parlato di debiti per 92milioni di euro, poi nel giugno si è detto fossero 27 milioni di euro.
Il sindaco parla invece di 150milioni di euro ed il presidente del Consiglio comunale Luigi De Minico dice di non saperne nulla.
Io i dati che ho avuto, li ho forniti alla Stampa e quindi alla opinione pubblica in maniera asettica.
Questo, ha detto Perifano, è il più grande buco nero della storia amministrativa recente della città di Benevento.
Italo Di Dio è ancora intervenuto per dire che questa accusa grave fatta dall'Osl può impattare anche con l'inquinamento della forma e sostanza dei bilanci che sono stati redatti ed approvati. Nel 2018 ho sperimentato a togliere dal Bilancio la voce dei residui attivi e si è andati in disavanzo.
Io sono altresì convinto, ha proseguito Di Dio, che la cifra di 1.600.000 euro non versati, è esposta per difetto visto che i contribuenti versano anche con l'F24 che va direttamente sui conti del Comune senza passare per le due società di riscossione.
La verità è che l'Osl da due anni non incassa un euro dal Comune.
I crediti sono ballerini anche perché potrebbero essere dichiarati inesigibili.
Un fatto è certo ed è che siamo alla lotteria dei numeri.

 

 

 

 

comunicato n.143762



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