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Benevento, 28-07-2021 22:10 ____
Un mare di toghe ha invaso piazza Roma per il "Giorno della laurea". Il rettore Canfora consegna la pergamena alla memoria ai genitori di Laura Leone
La ragazza aveva completato gli esami e stava preparando la tesi quando peri' in un tragico incidente stradale. Riconoscimenti poi a chi ha dedicato tutta una vita lavorativa all'Unisannio. Infine il lancio in aria del tocco, il cappello dei laureati
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E' stata lunga la giornata del Graduation Day 2021, il Giorno della Laurea, per dirla con una terminologia italiana cara a Francesco Sabatini, voluta per la seconda volta dall'Università degli Studi del Sannio per dare il giusto riconoscimento a tutti i suoi studenti che hanno conseguito la laurea sostenendo l'esame finale da remoto per via della panemia e da cui ancora non siamo fuori.
Vari gli elementi innovativi della festa rispetto alla prima edizione dello scorso anno.
Tutto ha avuto inizio nel pomeriggio, intorno alle 18.00, allorquando nei vari Dipartimenti i neo laureati hanno ricevuto, dalle mani dei loro docenti, la pergamena di laurea a cui è stata aggiunta, per la prima volta, anche la toga ed il tocco, il cappello caratteristico del laureato.
Tutto questo è durato oltre due ore, in tempo utile però per fare in modo che poi i giovani si potessero spostare a piazza Roma dove per loro era stata allestita una grande platea.
Nulla da fare purtroppo per i loro genitori e parenti che hanno assistito alla cerimonia, che non è stata breve, in piedi, al di là delle transenne.
Il primo ad intervenire è stato il sindaco Clemente Mastella che era atteso all'Arco del Sacramento per la cerimonia di accensione del nuovo sistema d'illuminazione scenica.
Qui ci sono tante identità uscite da una fase drammatica, quella della pandemia che ci ha generato paura ma anche coraggio.
Mastella ha fatto i complimenti ad Unisannio che è stata iscritta dal Censis nella speciale graduatoria tra le migliori piccole Università d'Italia e questo è stato possibile anche grazie alla chimica vitale rappresentata dal rettore Canfora.
Benevento è senza dubbio una bella città, ha proseguito il sindaco, di cui stiamo cercando di rompere l'isolamento.
Stiamo valorizzando con una nuova illuminazione tutti i nostri monumenti e per ultimo tocca all'Arco del Sacramento da qui a poco.
Mi auguro di farla franca alle prossime elezioni e di essere rieletto per modo che questa non rappresenti l'ultima mia iniziativa.
Antonio Di Maria, anch'egli in frettolosa marcia per raggiungere con Mastella via Carlo Torre, ha detto che l'Università del Sannio è per tutti noi motivo di orgoglio e l'auspicio è che possiamo ancora migliorare la sinergia già ottima tra le Istituzioni.
Per far ripartire l'Italia abbiamo bisogno di competenze.
L'Appennino può ripartire se i suoi giovani mettono la loro competenza a servizio del territorio. Il vostro agire, ha concluso Di Maria, sia mosso dalla passione.
Dopo questa lunga guerra che abbiamo combattuto, oggi abbiamo bisogno di positività.
La parola è quindi passata ad Olimpia Pirozzi, la più giovane laureata con lode ed appartenente al corso di laurea in Giurisprudenza.
Non avrei potuto scegliere luogo migliore, ha detto Pirozzi, per la mia crescita e per la mia conoscenza. Devo ringraziare per questo il mio mentore, Roberto Virzo (docente di Diritto dell'Unione Europea e di Diritto Internazionale ndr).
E' a lui che dedico la mia formazione e ciò che sarò per il futuro.
A questo punto ha preso la parola il rettore Gerardo Canfora il quale ha esordito dicendo: So bene che dovrei chiamarvi dottori, ma voglio ancora per un po' dirvi: Cari studenti.
Oggi per voi tutti è un punto di arrivo al termine di anni di lavoro e di studio costellati da tanti momenti importanti e sensazioni che vi accompagneranno per il resto della vostra vita. Anche noi siamo felici per voi anche perché siete il più visibile e tangibile risultato del nostro lavoro.
Vi abbiamo aiutati a crescere e ad entrare a testa alta nel mondo del lavoro e delle professioni.
E da professionisti, ha proseguito Canfora, siate sempre pronti alla collaborazione.
Ogni successo conseguito è più duraturo se condiviso.
Questo è anche l'inizio di un nuovo cammino fatto di sfide e mi auguro anche di successi. Vi abbiamo dato un metodo di studio e di apprendimento.
Sappiate anche che il cambiamento vi seguirà e non dovete né temerlo e né contrastarlo, accompagnatelo. Del resto, cambiare stimolerà anche la vostra personalità e professionalità ed inoltre, ha detto il rettore rivolto alla marea di toghe, imparate anche a rimettere in discussione le cose che vi abbiamo insegnato.
La pandemia non vi ha fermati e vi siete adattati  ai vari cambiamento degli scenari. Continuate con lo stesso impegno e determinazione. Non fatevi fermare dalle avversità così come non vi ha fermato il covid.
Noi ci siamo impegnati a darvi gli strumenti. Voi da domani impegnatevi ad usarli per un mondo migliore.
Quindi Canfora ha toccato le corde del sentimento e dell'emozione parlando dei genitori dei laureati.
Non tutto è merito vostro.
Molto, del risultato che avete raggiunto, lo dovete ai vostri genitori che vi hanno sostenuto affettivamente ed emotivamente ed anche economicamente, magari restando a guardarvi in silenzio l'ultima notte di studio prima di un esame.
Oggi loro vivono anche con la paura che possiate andare via, non lo dimenticate.
A questo punto il rettore ha chiesto ed ottenuto un grande applauso per i genitori dei laureati.
Completato l'intervento sulla manifestazione delle lauree, Canfora ha ricordato Laura Leone, studentessa di Ingegneria civile, tragicamente perita in un incidente stradale.
Laura aveva completato tutti gli esami e stava preparando la tesi per la laurea triennale, ha ricordato Giuseppe Fontana, docente.
Alla sua memoria, è stata consegnata la laurea, quella cui tanto ambiva  ed a cui aveva dedicato tutto il suo impegno con grande determinazioni ed a cui teneva molto, ha detto una emozionatissima mamma di Laura sul palco assieme al figlio ed al marito. Oggi, grazie a questa iniziativa dell'Università, Laura e qui con tutti voi.
A seguire Pasquale Vito, docente, ha consegnato a Vittorio Colantuoni del Dipartimento di Scienze e Tecnologia, un attestato di benemerenza per i tanti anni trascorsi nell'Università quale docente e che oggi lascia per aver raggiunto l'età della pensione.
Colantuoni ha voluito anche ringraziare per la felice intuizione di aver fuso insieme l'inizio di un percorso, quello dei giovani laureati, e quello di chi questo percorso lo completa. E' il passaggio ideale di un testimone.
Massimo Squillante, direttore del Dipartimento Demm, ha consegnato invece un attestato di benemerenza alla moglie dello scomparso Luciano Carmine D'Agostino.
Oggi è una giornata carica di emozioni, ha detto Squillante. Si alternano gioia e tristezza ma c'è anche la carezza che è stata data a Laura, l'orgoglio per Colantuoni ed il ricordo di D'Agostino, cuore pulsante della nostra Università.
Infine, il direttore generale dell'Università, Gianluca Basile, ha consegnato l'attestato di congratulazioni per aver raggiunto la pensione a Nicola Sorrentino che ha ringraziato dicendo: Vi porterò sempre nel cuore.
La cerimonia, in una immagine che abbiamo imparato a conoscere dai film d'oltre oceano e che da oggi ci appartiene, si è conclusa con il lancio in aria del tocco, un momento innovativo che è stato fatto con grande gioia dai tanti dottori di Unisannio.
Nel corso del pomeriggio, di questa bella iniziativa ne abbiamo parlato con il presidente del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, Anna Maria Nifo.
La consegna degli attestati di laurea, le abbiamo chiesto, avviene quest’anno in un momento particolarissimo in quanto la Facoltà di Giurisporudenza di Unisannio è stata classificata al primo posto della speciale graduatoria tra i piccoli Atenei.
E' vero, ci ha risposto la preside, e questa è una grande soddisfazione per il Corso di Laurea in Giurisprudenza che da anni è impegnata sulla qualità del corso di studi.
Ci siamo impegnati tutto il tempo rinnovando peraltro sempre più l’offerta formativa avvicinandola sempre più alle richieste del mercato del lavoro.
Siamo ora in una fase in cui stiamo stringendo moltissimi rapporti con le Istituzioni del territorio che poi ci aiuteranno e ci hanno aiutato a definire, appunto, l'offerta formativa, mentre dall'altro ci danno una grande mano ad intercettare tutti i bisogni del mercato del lavoro per assicurare ai nostri studenti un più facile collegamento con la professione, con gli Ordini, con il Tribunale, con la Procura.
Lavoriamo benissimo con il Tribunale e la Procura ma anche tantissimo con gli Ordini degli Avvocati di Benevento e di Avellino.
Quest'ultima è peraltro una destinazione, una meta, un riferimento importante perché abbiamo studenti brillantissimi che ci arrivano anche dall'Irpinia, ha ancora detto Anna Maria Nifo.
Siamo molto soddisfatti di questo trend. Siamo in un momento difficile, la pandemia ha segnato un duro colpo alle nostre attività ma le stiamo portando avanti grazie anche alla determinazione fortissima di questo rettore che è un continuo vulcano di idee e di volontà.
Abbiamo sempre svolto questa azione ma adesso finalmente tutto ciò è visibile.
Questo è importante anche per le famiglie che hanno un contatto più diretto con l’Università che forse finora è stata sempre vista un po' distante.
Quasi un estraneo sul territorio.
Così invece siamo molto di più parte integrante di esso.
I nostri studenti, lo dico anche da mamma, li vogliamo bene perché è la verità.
Li seguiamo uno ad uno.
Conosco le carriere, le storie, la vita ed i problemi di molti di loro.
Li seguiamo assiduamente ed abbiamo un gruppo che segue il counseling, uno sportello dove lo studente più timido ed in difficoltà può rivolgersi per rappresentare i propri problemi.
Siamo fieri di quello che stiamo facendo e lo possiamo fare a Benevento, nella nostra città dove peraltro molti di noi sono nati e cresciuti e dove lasciamo le cose buone che con questo Ateneo stiamo facendo in questi anni.
Una manifestazione quella di oggi, abbiamo infine detto alla preside Nifo, che serve anche a compensare la seduta di laurea in presenza e che è compensativa anche di una emozione che probabilmente non c’è stata appieno.
E’ un momento certamente compensativo, ci ha risposto, ma anche un valore aggiunto.
E’ un qualcosa che va fatto comunque ed anche quando finalmente potremo tornare alla normalità.
Dobbiamo poter continuare ad avere questo momento di grande gioia da condividere con le famiglie dei nostri studenti.
Averli tutti insieme, circa 800 ragazzi, è per noi un grande privilegio.
Abbiamo portato qui le famiglie anche se con il rammarico di aver potuto accogliere solo due familiari.
La più grande festa sarà quando tutti potranno venire ed appropriarsi della città, del corso Garibaldi, di camminare con i ragazzi con toga e tocco.
Sarà un valore aggiunto e che si aggiungerà, appunto, alle sedute tradizionali e che speriamo di poter perpetuare nel tempo.
Deve essere una festa della nostra città ed un orgoglio di tutti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.142588



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