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Benevento, 28-07-2021 14:46 ____
Non poteva che finire cosi', anzi, in verita' e' durata anche troppo. Rosetta De Stasio lascia e si dichiara indisponibile a proseguire il cammino
Ancora una volta, nell'ultimo decennio, qualcuno dovra' intestarsi questo nuovo dissolvimento del Centrodestra. Un'ampia area culturale sara' assente alla competizione elettorale. E questo, comunque la si pensi, non e' un bene per la Democrazia
Nostro servizio
  

Non poteva che finire così, anzi, in verità è durata anche troppo.
Rosetta De Stasio lascia e si dichiara indisponibile a proseguire il cammino di candidato sindaco di un Centrodestra che non c'è mai stato e non ci sarà (nella foto del 9 giugno scorso partiti e civiche, senza Forza Italia, a sostegno di De Stasio).
Ora che il "campione" indicato da due partiti su tre e dalle due civiche è disarcionato, tutti possono tirare un "sospiro di sollievo" e quell'ipotizzato 44% di voti disponibili, tra gli elettori votanti, per il centrodestra, è in "libera uscita" e gran parte di esso potrebbe andare ad ingrossare il numero, già ipotizzato essere molto elevato, degli indecisi e di coloro che non andranno alle urne.
Noi, in verità, di tutto quello che è successo, quello visibile ed invisibile, non ci meravigliamo affatto e siamo pronti agli inviti che ci dovranno pervenire da quanti hanno scomesso con noi un caffé.
Quanti ne dobbiamo sorbire... di caffè.
Che "Forza Italia" lavorasse per entrare nuovamente alla corte di Mastella, solo gli sciocchi potevano non vederlo. E così è stato.
Che "Fratelli d'Italia" non avesse risolto i suoi problemi interni, locali e nazionali, anche questo non poteva sfuggire.
Solo la Lega aveva sostenuto De Stasio ed ha continuato a farlo.
Ora il coccio è rotto e si procederà, con ogni probabilità, in ordine sparso.
Ancora una volta, nell'ultimo decennio, qualcuno dovrà intestarsi questo nuovo dissolvimento del Centrodestra. Un'ampia area culturale e di pensiero politico che sarà assente nella competizione elettorale.
Certamente qualcuno dei suoi componenti sarà della partita, ma non è il Centrodestra.
E questo, comunque la si pensi, non è un bene per la Democrazia.
Ecco ora cosa scrive De Stasio.
"Dopo la pubblicazione di svariate notizie relative alla coalizione, o presunta tale, di centrodestra a Benevento, ho la necessità di chiarire la mia posizione in modo inequivocabile e definitivo, con le dovute precisazioni.
La mia candidatura alla carica di sindaco, proposta dalle associazioni civiche "Benevento Libera" e "Città Nuova" veniva immediatamente sostenuta e condivisa dalla Lega e poi, il 9 giugno, ed in modo ufficiale, da "Fratelli d'Italia".
Il giorno successivo, nel ringraziare chi aveva proposto la mia candidatura e chi la sosteneva, facevo una esplicita apertura a "Forza Italia" e dichiaravo che il progetto era quello di ricostituire a Benevento una coalizione di centrodestra, assente da quindici anni.
I rappresentanti locali di "Forza Italia", con il sostegno di Fulvio Martusciello, hanno successivamente sempre sostenuto di non essere d'accordo sul mio nome, giungendo ad affermare "Con Mastella o Perifano, ma mai con De Stasio".
Preso atto delle difficoltà a costituire la coalizione sul mio nome, lo scorso 8 luglio ho rimesso la mia candidatura nelle mani dei partiti e delle associazioni civiche di centrodestra, lasciando loro la piena libertà di decidere, di proporre altre candidature, o comunque di portare avanti altri progetti.
Risultato: dopo ben tre settimane nessun'altra candidatura è emersa; i rappresentanti locali di "Forza Italia", Iannace e Reale, sempre con l'appoggio di Martusciello, hanno deciso di dialogare con Mastella tornando, di fatto, al loro vecchio padrone; "Fratelli d’Italia" non ha ottenuto l'autorizzazione, pare per problemi di carattere nazionale, o almeno così sostiene, a formare una coalizione che non comprendesse Forza Italia, o parte di essa; la "Lega" ha confermato il suo sostegno alla mia candidatura.
E' del tutto evidente, quindi, che non vi è la volontà di costituire realmente il centrodestra, cioè una alternativa vera all'Amministrazione mastelliana uscente e alle altre formazioni che, comunque, gravitano nel centrosinistra, sebbene mascherate dietro "un comodo quanto inutile civismo" e che, quindi, di fatto, non potranno mai essere un'alternativa autentica.
Non dimentichiamo, infatti, che Fausto Pepe, sindaco per dieci anni su proposta e con l'appoggio di Mastella, oggi si schiera con Perifano; Raffaele Del Vecchio, candidato sindaco nel 2016 contro Mastella, oggi si schiera con il "nemico" Mastella; Gianfranco Ucci, anche lui candidato sindaco nel 2016 contro Mastella oggi è apertamente a sostegno dello stesso; i rappresentanti di "Forza Italia" Iannace e Reale, dopo avere cantato peste e corna di Mastella ed avere trovato "l'alibi della mia candidatura" per non aderire alla coalizione di centrodestra, probabilmente senza avere compreso il chiaro tenore del mio comunicato dell'8 luglio, oggi si gettano tra le braccia del ceppalonese, con il beneplacito del solito Martusciello, che, non si dimentichi, veniva eletto consigliere regionale la prima volta solo perché candidato nel "listino" in quota Benevento (pur essendo di Napoli), senza essersi mai misurato sul territorio.
Per non parlare della transumanza continua da uno schieramento all'altro di ex assessori, sostenitori, consiglieri delusi e quant'altro.
Al Comune di Benevento non esiste, da anni, un'opposizione, neppure solo formale, ed il canto della sirena continua ad incantare i poveri marinai privi, da troppo tempo, di un Odisseo in grado di proteggerli.
Né l'alternativa a questo modo di procedere può essere incarnata dai cosiddetti candidati "civici", considerato che nelle coalizioni che li sostengono vi sono partiti politici apertamente di sinistra o deputati eletti a sinistra che si sono poi accorti, senza naturalmente lasciare il comodo seggio in Parlamento, di nutrire "dubbi".
Sinceramente questo panorama non è edificante ed è del tutto evidente che le qualità della coerenza e della dignità personale non possono trovarvi alcuno spazio e alcuna cittadinanza.
Sono stata accusata di essere "troppo di destra": per me questo rappresenta un riconoscimento e non un'accusa.
I valori della coerenza, dell'onestà e della dignità personale, che mi hanno sempre impedito e mi impediscono di "vendermi" al miglior offerente, costituiscono l'essenza della mia vita e del mio essere cittadina, donna e professionista.
Devo pendere atto che probabilmente sono "fuori moda" o "fuori tempo" e che, di conseguenza, la mia candidatura non poteva che essere ostacolata, anche e soprattutto da chi si è finto mio sostenitore, salvo poi a rassegnare dimissioni in modo ingiustificato (Pasquale Fiore), o a costituire novelle associazioni "civiche" tese a mascherare probabilmente la propria inconsistenza.
Nel ringraziare quanti mi sono stati vicino in questo periodo, quanti mi hanno spinto ad andare avanti e quanti, in modo leale, hanno rispettato l'indicazione della mia candidatura pur dichiarando di non potermi votare, non posso, in ossequio a quei princìpi che informano la mia vita, che dichiarare in modo definitivo ed irrevocabile la mia totale indisponibilità ad essere candidata alla carica di sindaco della città che amo e dove vivo da oltre 30 anni, anche se sono nata a Montesarchio.
Resto a disposizione della mia città e di quella Politica che sembra ormai un pallido ricordo ma che, ne sono certa, tonerà ad essere protagonista, insieme a quella parte di cittadini stanchi dei soliti giochetti di potere e dei vecchi cabaret di quartiere, auspicando pur sempre una ricostituzione in futuro del centrodestra a Benevento".

comunicato n.142573



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