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Benevento, 15-06-2021 21:58 ____
Il presidente De Luca ha dovuto rispondere: "Obbedisco" ma restano dubbi e perplessita' sulla seconda dose Astrazeneca affidata a Pfizer e Moderna
Che succede se in molti non aderiranno alle nuove disposizioni? Tutto lavoro perso quello fatto sin qui con tante categorie di lavoratori a cui e' stato somministrato il vaccino sotto accusa, forse a torto?
Nostro servizio
  

Sono in tanti a chiedere al nostro giornale che cosa bisogna fare riguardo la seconda dose che gli "esperti" del Governo ritengono possa essere affidata anche a Pfizer e Moderna per chi ha fatto la prima con Astrazeneca.
Noi, al contrario di tanti altri pronti a parteggiare per l'uno o per l'altro, non abbiamo certezze.
Dubbi, quelli sì e tanti.
Il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, secondo la nostra modesta opinione, stava sulla strada giusta ma poi ha dovuto cedere perché effettivamente, peraltro come egli stesso ha sempre chiesto, l'Italia è una e la decisione sul che fare non può essere affidata alla singola regione che deve solo mettere in pratica, secondo le proprie disponibilità di uomini e mezzi, quanto stabilito dall'Esecutivo.
De Luca in pratica ha detto, fino ad ieri sera, al punto che i giornali di stamane l'hanno riportato correttamente e virgolettato che: "Chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca ed è al quarto mese (dalla prima dose ndr) può fare tranquillamente il richiamo con lo stesso farmaco perché non ci sono stati eventi avversi e non farlo ora significa annullare la vaccinazione".
Non è da interpretare questo scritto. E' chiaro.
Non si parla di età, si dice solo che se non ci sono stati eventi avversi (ovviamente ci si riferisce a fatti seri e non al dolore al braccio o all'aumento per un giorno o due della temperatura o di dolori alle ossa), chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca può fare anche la seconda e chiudere il ciclo.
Questa è la linea che doveva essere assunta anche dal Governo, la più logica e plausibile.
Invece un evento dolorosissimo e non ancora certificato, ha bloccato su tutto il territorio nazionale un incedere importante riguardo le vaccinazioni ed ora si rischia di tenere nel frigo, come a Benevento, migliaia di dosi, forse addirittura diecimila, di Astrazeneca inutilizzate.
I nostri dubbi aumentano quando poi si ascoltano esperti e si leggono statistiche che non appaiono essere campate in aria, ma che non hanno la diffusione di altre notizie simili.
A "Quarta Repubblica" la trasmissione condotta da Nicola Porro, è stata pubblicata una tabella che noi riproponiamo in seguito.
In questa "graduatoria" Astrazeneca non è considerato il vaccino più "letale".
E allora? Perché tanto silenzio intorno a questi numeri?
Sono falsi? Inattendibili?
Nessuna risposta, solo il silenzio nel pieno rispetto di una vecchia regola del giornalismo e cioè che una notizia smentita è una notizia data due volte.
Intanto la Regione ha dovuto fare macchina indietro e così il mix di vaccini è ora accettato. Bisognerà vedere però quanti delle decine di migliaia di persone a cui è stata somministrata anche nel Sannio la prima dose di Astrazeneca, accetteranno Pfizer o Moderna quale seconda dose.
E se non lo dovessero fare? Mesi e mesi di lavoro perso?
E quando verrà il momento di una ipotizzata terza dose, che vaccino si somministrerà?
Se lo è chiesto correttamente De Luca, ma non ha avuto risposta.
Qui da noi, informa l'Asl, giovedì e venerdì si riprende a pieno regime con Pfizer e Moderna con le prime dosi mentre domani il grande centro vaccinale di viale degli Atlantici sarà completamente chiuso.
Nulla da ridire visto che è una nuova partenza.

                                                

comunicato n.141520



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