Benevento, 15-06-2021 20:54 |
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Maria Sorvino, madre ed educatrice con la passione per il pianoforte, accompagna i "viaggiatori" in un percorso che sa guardare avanti
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di Enza Nunziato |
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Ricordi che riaffiorano come petali di rosa, come eco di voci familiari, come dolci sorrisi e leggere carezze.
Un affresco familiare intimistico, tra versi e dialoghi scritti con l’amore di madre e di figlia.
Il libro "Passato e presente. Racconto autobiografico" è la narrazione della vita e delle scelte di una donna "d'altri tempi" costantemente alla ricerca della bellezza della conoscenza.
Stiamo parlando di Maria Sorvino, che da Napoli, in qualità di maestra vincitrice di concorso, arriva a Benevento, città nella quale preferirà rimanere per scelta e per amore.
Un piccolo diario della quotidianità, di ritagli fermati con la penna del cuore.
Una narrazione che fa immergere l'attento lettore, in un recente passato, dove Maria Sorvino, madre ed educatrice con la passione per il pianoforte, accompagna i "viaggiatori" in un percorso che sa guardare avanti.
Il libro "Passato e Presente", è un dono dei figli Marcella e Mimmo Pizzillo, alla loro mamma.
Sfogliando le pagine è possibile anche "ammirare" il ritratto della nonna attraverso le parole delle nipoti, Maria Irene, Giulia, Alessandra, Eliana e Vittoria.
E' la poesia a far impreziosire i sogni del mattino, i desideri dell'esistenza, a sostenere gli affetti familiari.
Percorsi umani, piccole gioie dell’esistenza, frammenti della grande storia che si intrecciano nel quotidiano.
Maria Sorvino, moglie, madre, nonna e maestra, mentre si affacciava al pensionamento scriveva nel suo diario di non sentirsi al tramonto, ma "all'alba di una nuova vita fatta di riposo, di libertà e spensieratezza".
Della donna curiosa e vivace, sempre attenta e curata, c'è anche la sua predilezione per il mondo del giornalismo, scrivendo, con proprietà di linguaggio e grazia, per lo storico settimanale "Messaggio d'Oggi" fondato dall'indimenticato preside, Giuseppe De Lucia.
Una donna che nel "suo tempo" di oggi la immaginiamo intenta a dipingere la meraviglia della realtà con i colori iridescenti dei sentimenti umani.
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