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Benevento, 10-06-2021 21:45 ____
La storia antica di Benevento ha permesso alla bellezza della "Storia" della scrittura del Premio Strega di estrinsecarsi con grande emozione
Al Teatro Romano la scelta della Cinquina. Mastella si inginocchia dinanzi al tavolo della presidenza chiedendo che la citta' diventi sede anche della finale, e' l'ultimo miglio, il piu' difficile da percorrere...
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Il Teatro Romano è stato lo scenario d'impareggiabile bellezza che ha accolto la LXXV edizione del Premio Strega che ha visto, per la prima volta, la scelta della cinquina finalista a Benevento.
Questi gli autori Stregati eletti dagli Amici della Domenica, dopo una intensa e meravigliosa serata: Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli); Giulia Caminito, L'acqua del lago non è mai dolce (Bompiani); Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi); Edith Bruck, Il pane perduto (La nave di Teseo); Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza).
Ad accogliere la dozzina semifinalista nella città stregata, è stato Gigi Marzullo, simpatico e preparato conduttore della serata.
Una carrellata di narrazioni, di racconti di vita, di segni di storia, di antologia dell’esistenza umana.
Intrecci favolosi di parole e di sintesi del quotidiano incedere di eventi, di capitoli che scorrono nella realtà e riaffiorano come sogni e/o dolori.
Affetti persi e ritrovati, inganni e dolcezze, la vita in tutte le sfaccettature.
La formula della presentazione, pensata da Renato Giordano, è stata quella di proporre tre autori per volta sul palcoscenico.
Momenti di conversazione immediata che non hanno stancato, anzi hanno appassionato e stimolato il numeroso pubblico presente all’acquisto dei libri stregati.
La storia antica di Benevento ha permesso alla bellezza della "Storia" della scrittura del Premio Strega di estrinsecarsi con grande emozione e rarefazione da volare alto sui cieli del futuro.
Un riconoscimento letterario così fortemente ancorato al nostro territorio, dove insiste lo stabilimento della ditta Alberti, del famoso liquore Strega, sorseggiato dall'autore vincitore.
Nel suo saluto iniziale, il sindaco Clemente Mastella, ha ringraziato di vero cuore gli organizzatori del Premio Strega, che quest'anno hanno scelto Benevento per proclamare la cinquina finalista, con diretta streaming su Rai Cultura.
"Un primo passo è stato compiuto ma sogno di vedere proprio la serata finale del riconoscimento letterario, nella città stregata per eccellenza".
La cultura, ha continuato il primo cittadino, ci rende tutti più tolleranti, più solidali, più rispettosi degli altri, oltre ogni diversità.
Simpatico il gesto del primo cittadino d'inginocchiarsi al tavolo della presidenza composto da Sandro Veronesi, vincitore dello Strega 2020, da Stefano Petrocchi, e Gabriella Castelletti, rispettivamente presidente e responsabile amministrativa della Fondazione Bellonci, e da Alberto Foschini, già presidente dell'Alberti, per ribadire la richiesta, in un tempo non troppo lontano, di poter ottenere la serata finale dello Strega a Benevento.
Sia Petrocchi, presidente della Fondazione Bellonci, che Giuseppe D'Avino, amministratore delegato della ditta Alberti, non hanno detto né no né sì, lasciando alla narrazione degli eventi che seguiranno le decisioni future.
Prima della presentazione al pubblico degli autori semifinalisti, c'è stato un collegamento con il presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, per il Premio Strega Giovani.
Fico, ha dichiarato nel suo intervento di amare il Sannio e Benevento, terra ricca di storia e di cultura, conosciuta per il suo impegno politico.
Amante della lettura che ritiene un modo essenziale per far crescere una comunità, ha anche, incalzato da Gigi Marzullo, raccontato delle sue scelte giovanili di lettura, come Kundera, Dostoevskij, Hemingway, Terzani e tantissimi altri.
E' toccato a Giuseppe D’Avino annunciare il nome del vincitore del Premio Strega Giovani: la giuria composta da 600 studenti ha scelto Edith Bruck, con Il pane perduto edito dalla Nave di Teseo.
Presente a Benevento anche Luca Rossi, studente di Roma, premiato dalla banca, rappresentata dal direttore Guido Serafini, per la miglior recensione dedicata al libro di Roberto Venturini, L'anno che a Roma fu due volte Natale (Sem).
Il giovane Luca Rossi ha "confessato" di voler scrivere un libro…
Quindi, è stata la volta di Giovanni Solimene della Fondazione Bellonci il quale ha sottolineato che il Premio Strega ha 75 anni proprio come la nostra Repubblica, e che la cultura è il solo rimedio capace di ricostruire il tessuto connettivo di una comunità.
Ecco aprirsi il sipario sugli autori che si sono raccontati grazie agli spunti di riflessione animati da Gigi Marzullo: questi i 12 libri che si contesi quest'anno l'ambito premio letterario che ha descritto il tempo della vita di questi settantacinque anni: Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli); Edith Bruck, Il pane perduto (La nave di Teseo); Maria Grazia Calandrone, Splendi come vita (Ponte alle Grazie); Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani); Teresa Ciabatti, Sembrava bellezza (Mondadori); Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi); Lisa Ginzburg, Cara pace (Ponte alle Grazie); Giulio Mozzi, Le ripetizioni (Marsilio); Daniele Petruccioli, La casa delle madri (TerraRossa); Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza); Alice Urciuolo, Adorazione (66thand2nd); Roberto Venturini, L’anno che a Roma fu due volte Natale (Sem).
Emozioni e meraviglia, dolcezza e incanto, melanconie e dolori, sono volate alte nei cieli della magia stregata beneventana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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