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Benevento, 09-05-2021 18:01 ____
Calcio, Serie A: Il Benevento perde per 1-3 la sfida salvezza con il Cagliari e si avvicina a grandi passi verso la retrocessione
Forti polemiche per il rigore prima concesso e poi annullato alla Strega dopo l'intervento del Var. Furioso il presidente Oreste Vigorito: Mazzoleni e' messo li' per ammazzare le squadre del sud. Tutti hanno visto tranne lui
di Luca Pietronigro
  

Benevento (4-3-2-1): Montipò; Depaoli (71' Letizia), Glik, Caldirola, Barba; Hetemaj (71' Improta), Schiattarella (66' Viola), Ionita; Insigne (66' Gaich), Caprari (77' Di Serio); Lapadula. A disposizione (Manfredini, Lucatelli, Tello, Tuia, Dabo, Sanogo, Pastina) Allenatore Filippo Inzaghi

Cagliari (3-4-1-2): Cragno; Ceppitelli, Godin, Carboni (46' Zappa); Nandez, Deiola (87' Duncan), Marin (87' Rugani), Lykogiannis (75' Asamoah); Nainggolan; Joao Pedro, Pavoletti (94' Cerri). A disposizione (Aresti, Vicario, Tripaldelli, Simeone, Klavan, Calabresi, Walukiewicz) Allenatore Leonardo Semplici

Arbitro: Daniele Doveri di Roma 1
Assistenti: Fabiano Preti di Mantova e Alberto Tegoni di Milano
IV Uomo: Ivano Pezzuto di Lecce
Var: Paolo Mazzoleni di Bergamo
Assistente Var: Ciro Carbone di Napoli
Reti: 1' Lykogiannis, 16' Lapadula, 63' Pavoletti, 93' Joao Pedro
Ammoniti: Schiattarella, Tello (B); Pavoletti, Deiola (C)
Angoli: 4-5
Recupero: 2' pt; 5' st.

Per raccontare la partita tra Benevento e Cagliari e tutto quello che è accaduto prima e dopo l'incontro ci vorrebbe un intero poema e non un articolo di giornale dove è necessario sintetizzare il più possibile.
Diciamo, innanzitutto, che la Strega è stata sconfitta per 1-3 ed ora la strada verso la salvezza si è seriamente complicata per non dire compromessa.
Solo un "miracolo" sportivo potrà consentire ai ragazzi di Filippo Inzaghi di poter mantenere la categoria.
Nel racconto un ruolo centrale meritano le proteste dei padroni di casa per un calcio di rigore prima concesso dal direttore di gara, Daniele Doveri di Roma 1, e poi non più assegnato dopo un consulto con il Var, Paolo Mazzoleni di Bergamo, lo stesso che non concesso la rete ad Osimhen nella sfida tra il Napoli e lo stesso Cagliari, che ha scatenato la bufera con le dure dichiarazioni del presidente Oreste Vigorito: "Credo che con i mezzi che ha a disposizione, il calcio possa fare a meno di fare filosofia e discutere di massimi sistemi e teoremi e debba fermarsi a guardare le immagini, che hanno visto in tutta Italia.
Tutti tranne Mazzoleni: non ho mai parlato di arbitri ma mi sono arrivati messaggi da Napoli e tutti hanno scritto che Mazzoleni è messo lì sempre per ammazzare le squadre del sud.
Possiamo togliere il Var, è diventata una scusante per le loro caz...
Noi stiamo perdendo un anno di sacrifici, mentre lui sta con il culo sulla panchina a guardare la tv e non sa giudicare un episodio netto.
E' una vergogna! Il mio non è uno sfogo: questi signori devono uscire dal calcio, bisognerebbe analizzare le immagini.
Anche nel primo tempo ci è stato fischiato un fuorigioco inesistente e c'era un rigore su Caprari".
Insomma, un fiume in piena un Vigorito, in basso pubblichiamo le dichiarazioni complete, mai visto così infuriato in tanti anni che seguiamo le sorti della navicella giallorossa, che segnano il passo di una partita destinata ad entrare nel "libro nero" dello storia del Benevento Calcio.
Eppure la Strega ci ha provato, ha giocato bene per tutta la prima frazione ritrovando quello spirito e quella brillantezza d'inizio stagione con il Cagliari che si è salvato in diverse occasioni con il suo portiere, l'ex Alessio Cragno, riuscendo a trovare anche la rete del momentaneo 1-1 con Lapadula dopo l'iniziale svantaggio realizzato da Lykogiannis, salvo poi spegnersi nella ripresa.
I sardi ne hanno approfittato trovando il raddoppio con un colpo di testa di Pavoletti, quindi, dopo il contestato rigore non assegnato, hanno chiuso il match in pieno recupero con Joao Pedro su assist dello scatenato Nandez.
Con questa partita, di fatto, si chiude la stagione del Benevento, la seconda in Serie A, diversa dalla prima esperienza nella massima serie.
Lì la Strega vi era giunta troppo presto e completamente impreparata, questa volta aveva una maggiore consapevolezza ed esperienza della categoria ma è stato lo stesso vano.
Si pagano gli errori d'inizio stagione di chi ha costruito la squadra credendo che, dopo un grande torneo cadetto stravinto a suon di record, sarebbero bastati solo piccoli aggiusti per riuscire a salvarsi; si pagano gli errori di un mercato di riparazione largamente insufficiente dove, nonostante gli innesti richiesti dal tecnico, sono giunti solo due calciatori che non hanno spostato più di tanto gli equilibri.
Depaoli, anche questo pomeriggio autore di una prova incolore, quasi ha fatto rimpiangere il quarantenne Maggio mentre Gaich, esaltato anche troppo per la rete nella vittoria di Torino con la Juventus, alla fine si è dimostrato acerbo per una squadra che doveva salvarsi e che aveva la necessità di avere un uomo già pronto in quel reparto.
Si poteva e si doveva fare di più, ci si è cullati sugli allori di un girone d'andata davvero sbalorditivo cui non ha fatto seguito quello di ritorno, con appena 9 punti portati a casa fino ad ora.
Ora attendiamo lo scorrere di queste ultime tre partite, la prima della quale già mercoledì prossimo contro la lanciatissima Atalanta, con la speranza di chiudere degnamente questa stagione.
L'inizio di Benevento-Cagliari era stato come quello con l'Udinese con la tifoseria giallorossa che ha fatto sentire tutto il proprio calore alla squadra al momento dell'arrivo del pullman allo Stadio.
Inzaghi per il match conferma la formazione della vigilia schierando i suoi con il 4-3-1-2 con Depaoli, Glik, Caldirola e Barba davanti a Montipò.
A centrocampo ci sono Hetemaj, Schiattarella, che vince il ballottaggio con Viola, e l'ex Ionita. Insigne e Caprari sono gli esterni dietro la punta che è Lapadula.
Leonardo Semplice sceglie il 3-4-1-2 con Naingollan dietro Pavoletti ed il recuperato Joao Pedro.
Dietro è il giovane Carboni a completare il reparto difensivo composto anche da Ceppitelli e Godin con Rugani ancora in panchina.
Pronti via e, dopo quasi un minuto, sono gli ospiti a passare in vantaggio sugli sviluppi di un calcio d'angolo battuto da Marin con il pallone che giunge, quindi, sui piedi di Lykogiannis il quale fa partire una conclusione a giro che batte Montipò.
Nemmeno iniziata la sfida e Strega già sotto nel punteggio.
A differenza delle altre partite, però, lo spirito dei sanniti è vivo e già al 10' i locali si affacciano dalle parti di Cragno con un tiro di Barba dalla distanza che viene bloccato dal portiere sardo.
Al 16', quindi, il Benevento pareggia i conti con Caprari il quale approfitta di un errore di Ceppitelli e serve un bel pallone a Lapadula che, con un pallonetto, insacca.
Al 24' brivido per la Strega con Pavoletti che si ritrova tra i piedi un tiro sbagliato di Nandez ma l'attaccante ex Napoli non riesce a coordinarsi e Montipò blocca.
Alla mezz'ora sono i padroni di casa a farsi sotto con Caprari il quale, ben servito da Lapadula, prova la conclusione che viene bloccata da Cragno sul primo palo.
Poco dopo, è ancora il portiere ospite decisivo su un colpo di testa di Schiattarella, su un assist di Caprari, con Pavoletti che di testa allontana sulla linea di porta.
Al 43' è Caprari, su un cross di Depaoli, di testa ad impegnare Cragno.
La ripresa si apre con l'ingresso in campo di Zappa in luogo di Carboni con il Cagliari che passa ad un più incisivo 4-3-3, la mossa vincente di Semplici.
Al 18' gli ospiti trovano il raddoppio con uno scatenato Nandez il quale, dopo un'azione insistita, mette al centro per Pavoletti che, di testa la sua specialità, batte Montipò.
Inzaghi, forse tradivamente, decide anche lui di cambiare qualcosa inserendo Viola e Gaich per Schiattarella ed Insigne, quindi poco dopo mette in campo Improta e Letizia per Hetemaj e Depaoli ed infine Di Serio, stranamente largo sulla sinistra, per Caprari.
Tra i sardi c'è Asamoah per Lykogiannis.
Al 39' il Benevento conquista un calcio di rigore per un fallo proprio di Asamoah su Viola.
Il direttore di gara Doveri assegna la massima punizione, poi richiamato dal Var Mazzoleni rivede l'intervendo allo schermo annullando la precedente decisione tra le proteste dei padroni di casa.
La sfida, di fatto, viene indirizzata da questa decisione il Benevento si spinge in avanti e con Ionita potrebbe anche segnare ma la conclusione al volo è facile preda di Cragno.
In pieno recupero, è ancora Nandez a servire un pallone invitante all'accorrente Joao Pedro che insacca il facile tap-in con cui si chiude la sfida.

Le voci dagli spogliatoi

Oreste Vigorito, presidente Benevento Calcio, ai microfoni di Sky
"Credo che con i mezzi a disposizione il calcio possa fare a meno di fare filosofia e discutere di massimi sistemi e teoremi e debba fermarsi a guadare le immagini: esse dicono quello che ha visto tutta Italia, tutti tranne il signor Mazzoleni.
Dopo quindici anni non ho mai parlato di un arbitro.
Ora, però, voglio parlare e dire qualcosa che forse mi farà andare via un po' prima della fine di questo campionato.
Mi sono arrivati messaggi da Napoli, mi hanno scritto che quando si vuole ammazzare una squadra del Sud si mette Mazzoleni al Var.
E' una nuova carica alla quale evidentemente tiene molto.
Qui non è un problema di sbagliare valutazione ma non di non saper guardare la televisione.
Se non sanno guardare nemmeno la tv, allora possiamo togliere il Var che è diventata un'altra giustificazione per le loro ca...
Noi ci rimettiamo tutto, un anno di sacrifici sotto la pioggia, il vento e la neve perché il signor Mazzoleni con il culo su una sedia non sa nemmeno guardare una televisione.
Se non l'ha sentito in campo, glielo dico adesso: sono il presidente Vigorito, non uno qualsiasi.
In quindici anni non ho mai detto un ca...
Questi signori devono sparire dal calcio perché sennò se lo fanno da soli, senza di noi.
Non è uno sfogo. Io vado dal prete quando mi devo sfogare.
Voi, invece di parlare di coppe dei campioni, dovreste far vedere le immagini dei fuorigioco non fischiati, le immagini dei Var che non vedono, quello vorrei vedere e non stare qui a sentire per venti minuti cose che riguardano gli altri e mai il Benevento Calcio.
Non voglio che si facciano commenti sulle mie parole, non è uno sfogo.
Parlo di errori gravi, inaccettabili.
Sa che cosa ha detto l'arbitro a Viola?
Che il tocco era leggero. Forse era più pesante quello di domenica di Osimhen?
Non le pare strano che dopo sette giorni un tocco sia diventato leggero?
La storia della pressione dei tocchi leggeri o pesanti sono fatti solo per giustificare le scelte di questi arbitri.
Non stiamo a raccogliere i cogl..., i falli sono falli!
Qualche altra volta al Benevento è capitato di chiedere perché non si sia andato a vedere il Var.
Sa cosa gli è stato risposto? Perché non lo hanno chiamato.
Non scherziamo, il Var per caso ha anche modo di capire l'entità di un tocco? Sarebbe l'unica spiegazione accettabile.
Mazzoleni ha fatto un altro omicidio anche oggi. Mi prendo la responsabilità di tutto quello che ho detto.
Sono settant'anni che mi assumo responsabilità, cosa che non fanno gli altri.
Sono venuto in tv a dire quello che pensavo davanti a milioni di spettatori, al contrario degli altri che gridano fuori dai cancelli o nei palazzi oscuri. E' una vergogna! 
Adesso mi mandassero dove vogliono, tanto non è nemmeno detto che io rimarrò nel calcio.
Non credo nella sfortuna, il Benevento è colpevole di aver dilapidato tanti punti ma siamo innocenti davanti alle colpe degli altri.
Non sono colpevole della gente che guarda il Var e lo interpreta in modo diverso domenica dopo domenica.
La mia è una ferma condanna nei confronti di uno strumento che doveva aiutare gli arbitri e invece è diventato un ulteriore strumento di valutazione degli arbitri per giustificare certe scelte folli.
E' una vergogna inviare dopo sette giorni lo stesso arbitro in una partita a fare le stesse cose folli che ha fatto sette giorni prima.
Ce n'era qualcun altro o c'è solo Mazzoleni in Italia quando si gioca al Sud? E' questo il vero problema.
Il Benevento evidentemente rompe i cogl... a qualcuno.
Non chiamatelo sfogo ma una denuncia precisa.
Chi si sente offeso mi querelasse, tanto uno in più o uno in meno non fa differenza ormai".

Filippo Inzaghi, allenatore Benevento
"L'arbitro mi ha detto che il tocco c'è stato ma lieve. Se l'arbitro dice che il tocco c'è stato, il Var non può intervenire.
Retrocedere così è brutto, noi vorremmo farlo con le nostre gambe.
Il Var non può intervenire, così come non poteva intervenire con Osimhen.
Era lo stesso Var e questo dispiace, perché non puoi mettere lo stesso Var dopo le polemiche con il Napoli, così alimenti i sospetti".

Leonardo Semplici, allenatore Cagliari
"Abbiamo disputato una grande partita, è il coronamento di un percorso eccezionale in cui questi ragazzi sono riusciti a rialzare la testa e scalare posizioni in classifica.
Bisogna fare soltanto i complimenti ai giocatori, ero convinto sin dall'inizio di questo percorso che ci fossero potenzialità inespresse.
Bisognava soltanto tirarle fuori, che il Cagliari fosse una squadra di qualità non lo scopro io oggi ed è opinione assolutamente diffusa.
Nandez? E' un valore aggiunto, ma credo che tutti i calciatori di maggiore esperienza stiano trascinando il gruppo e i più giovani allontanando paure e negatività.
Ma non abbiamo fatto ancora nulla: ci sono altre tre battaglie sportive, nessuno regala nulla e il Benevento ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere competitivo.
Rigore?
Dalla panchina sembrava che ci fosse, ma non ho avuto la possibilità di rivedere l'azione.
Evidentemente, hanno pensato che il tocco fosse troppo leggero per decretare un penalty".

 

 

                                           

 

 

 

comunicato n.140581



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