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Benevento, 08-05-2021 20:06 ____
L'astronomo Antonio Pepe, direttore dell'Osservatorio Astronomico del Sannio, seguira' il rientro in atmosfera del lanciatore spaziale
Si tratta di un cilindro di lunghezza di circa 30 metri ed un peso di circa 22 tonnellate. La Campania e' tra le regioni d'Italia che potrebbe essere interessata dall'evento
Redazione
  

L'astronomo Antonio Pepe (foto), direttore dell'Osservatorio Astronomico del Sannio, seguirà il rientro incontrollato in atmosfera del secondo stadio del lanciatore spaziale cinese CZ-5B, un cilindro di lunghezza di circa 30 metri ed un peso di circa 22 tonnellate.
Sono potenzialmente interessate 9 regioni del Centro-Sud Italia, trovandosi in corrispondenza di 3 passaggi del razzo, che dovrebbero avvenire intorno alle 1.02, intorno alle 2.33  e intorno alle 4.04 del giorno 9 maggio.
Per ora si stima che il termine della caduta sarà intorno alle 4.27, ma con una fascia d'incertezza che va dalle 1.27 alle 7.27.
La probabilità che un evento del genere possa coinvolgere persone è ritenuta bassissima.
Di seguito si trasmette il Comunicato Stampa del Comitato Operativo della Protezione Civile emesso nella serata del 7 maggio.
"Si è tenuto, convocato dal capo Dipartimento Fabrizio Curcio, il Comitato Operativo della Protezione Civile, per un'analisi degli ipotetici scenari dovuti al rientro incontrollato in atmosfera del lanciatore spaziale cinese "Lunga marcia 5B", in modo da poter condividere tutte le informazioni con le strutture operative ed i territori potenzialmente coinvolti.
Al momento, la previsione di rientro sulla terra è fissata per le 2.24 ore locali del 9 maggio, con una finestra temporale di incertezza di ± 6 ore, all'interno di questo arco temporale sono tre le traiettorie che potrebbero coinvolgere l'Italia che, in totale, interessano porzioni di 9 regioni del centro-sud, ovvero Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna. Le previsioni di rientro saranno soggette a continui aggiornamenti perché legate al comportamento del vettore spaziale stesso e agli effetti che la densità atmosferica imprime agli oggetti in caduta, nonché a quelli legati all'attività solare.
Il tavolo tecnico, composto dall'Agenzia Spaziale Italiana, da un membro dell'Ufficio del Consigliere militare della Presidenza del Consiglio, rappresentati del Ministero dell'Interno, Dipartimento dei Vigili del Fuoco, della Difesa - Coi, dell’Aeronautica Militare - Isoc e degli Esteri, Enac, Enav, Ispra e la Commissione Speciale di Protezione civile della Conferenza delle Regioni, continuerà, insieme ai rappresentanti delle Regioni potenzialmente coinvolte, a seguire tutte le operazioni del rientro, fornendo analisi e aggiornamenti sull’evoluzione delle operazioni.
Sulla scorta delle informazioni attualmente rese disponibili dalla comunità scientifica, è possibile fornire alcune indicazioni utili alla popolazione affinché adotti responsabilmente comportamenti di auto protezione: è poco probabile che i frammenti causino il crollo di edifici, che pertanto sono da considerarsi più sicuri rispetto ai luoghi aperti.
Si consiglia, comunque, di stare lontani dalle finestre e porte vetrate; i frammenti impattando sui tetti degli edifici potrebbero causare danni, perforando i tetti stessi e i solai sottostanti, così determinando anche pericolo per le persone: pertanto, non disponendo di informazioni precise sulla vulnerabilità delle singole strutture, si può affermare che sono più sicuri i piani più bassi degli edifici; all'interno degli edifici i posti strutturalmente più sicuri dove posizionarsi nel corso dell’eventuale impatto sono, per gli edifici in muratura, sotto le volte dei piani inferiori e nei vani delle porte inserite nei muri portanti (quelli più spessi), per gli edifici in cemento armato, in vicinanza delle colonne e, comunque, in vicinanza delle pareti; è poco probabile che i frammenti più piccoli siano visibili da terra prima dell'impatto; alcuni frammenti di grandi dimensioni potrebbero resistere all'impatto.
Si consiglia, in linea generale, che chiunque avvistasse un frammento, di non toccarlo, mantenendosi a una distanza di almeno 20 metri, e dovrà segnalarlo immediatamente alle autorità competenti".

comunicato n.140563



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