Benevento, 06-05-2021 20:44 |
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Per un po' e' parso come se fossimo andati, d'un tratto, alla primavera del 2019 quando nessuno poteva immaginare a cosa stessimo andando incontro
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Nostro servizio |
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Per un po' è parso come se fossimo andati, d'un tratto, alla primavera inoltrata del 2019 quando nessuno poteva mai immaginare a cosa stessimo andando incontro.
Chi si è trovato a scendere per il corso Garibaldi verso le 18.00 ha ascoltato che da lontano arrivava una musica gradevolissima ed eseguita senza sbavature.
Si trattava dell'Ettore Patrevita Trio che, postosi dinanzi al Teatro Comunale, altro luogo simbolo della città di cultura ma ancora miseramente chiuso, ha inondato di pezzi di jazz, con influenza rock ed anche di musica popolare, tutto quel vasto spazio, pezzi tratti dal disco "Masseria" edito in omaggio alle campagne dell'entroterra irpino.
Il disco racconta la vita di campagna e della civiltà contadina, ci ha detto Patrevita. Una decina di brani che raccontano il nostro entroterra.
Del trio fanno parte oltre ad Ettore Patrevita, Carlo Corso e Simone Ielardi.
Su tutti è aleggiato il motto: E' bello ritornare in strada.
Ed infatti sono stati molti, soprattutto giovani, che si sono fermati ad ascoltare.
Ma ad un certo punto è stata una pattuglia della Polizia Municipale che ci ha fatti tornare tutti alla realtà.
Siamo in zona Gialla di una terribile e lunga pandemia e qualcosa si può fare ma senza provocare assembramenti.
E' stata questa la giusta preoccupazione degli agenti che non hanno vietato ai giovani di suonare ma li hanno avvertiti che non dovevano consentire che un "pubblico" numeroso si addossasse per ascoltare le loro performance.
Così sembra essere andata perché quando siamo andati via li abbiamo sentiti nuovamente suonare. Ed è stato bello.
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