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Benevento, 06-05-2021 13:31 ____
Quella che sembrava essere stata una scommessa, oggi e' divenuta una realta', ha detto il fondatore della "Giustino Fortunato", Angelo Colarusso
Celebrati i 15 anni di vita dell'Universita' telematica ed il rettore Acocella che sottolinea: Non siamo come altri Atenei che danno titoli come faceva RadioElettra Torino, puntiamo sulla qualita' ed il piu' 75% di iscrizioni premia la scelta
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L'Università Telematica "Giustino Fortunato" ha celebrato quest'oggi il quindicesimo anniversario dalla fondazione, un Ateneo che è cresciuto assieme alla sua comunità, ha detto il rettore Giuseppe Acocella (nella foto di apertura), che poi ha subito avuto un simpatico siparietto con l'arcivescovo Felice Accrocca che è giunto nella sala, non visto evidentemenmte da Acocella, e si è seduto in prima fila, con mascherina ovviamente.
Così Acocella quando ha ringraziato i presenti, ha citato l'arcivescovo tra gli invitati che dovevano ancora arrivare ed invece il prelato era lì, seduto dinanzi a lui.
Acocella allora ha detto: E' vero, non l'ho vista, ma quando si muove un arcivescovo, di solito, la presenza è notata... ed invece lei è sempre così discreto...
E dirimando mons. Accrocca: Ma forse lei si riferisce all'altro secolo...
Completato il simpatico botta e risposta tra due persone di spirito, il rettore Acocella, introdotto da Alfredo Salzano, giornalista, che ha condotto l'evento, è tornato sul tema dicendo che due Università, con diverse impostazioni certamente, confermano e danno certezza di una società evoluta quale è quella di Benevento.
Tutte le Università rilasciano titoli a valore legale e questo è un bene aver sostenuto questo aspetto formale perché ciò è servito a tutelare i più deboli.
Noi però non siamo come altri Atenei che danno titoli come una volta faceva RadioElettra Torino (era una scuola per corrispondenza che rilasciava titoli professionali di cui pure ci si serviva, ma parliamo di oltre trent'anni fa, per potersi inserire nel mondo del lavoro qualificato ndr).
Noi coltiviamo i nostri studenti uno ad uno per fare in modo da creare classe dirigente. Senza di essa non ci sono fondi europei o statali che bastino per lo sviluppo di un territorio. I soldi che arrivano poi bisogna saperli gestire e spendere bene.
Acocella ha quindi confermato che in realtà sembra essersi fermata la fuga dei nostri giovani verso le Università del Nord ritenute, non sempre a ragione, più capaci di laureare giovani grandemente preparati.
Noi qui siamo per favorire la qualità e non come altri che praticano strani accertamenti delle competenze. Siamo un agente educativo nel senso più pieno del termine.
A questo punto dopo la introduzione del rettore, sono stati portati i saluti istituzionali.
Ha cominciato Rossella Del Prete, assessore all'Istruzione ma anche docente di Unisannio, la quale ha voluto subito sottolineare l'impegno profuso in questi anni dalla "Giustino Fortunato". Con il Comune e con il mio assessorato, ha detto ancora Del Prete, c'è stata una fitta collaborazione e plaudo al fatto che qui sia stato fondato il Centro di Ricerca e Studi sul patrimonio culturale.
C'è bisogno di persone sempre più esperte.
Questa è la strada giusta per lo sviluppo del nostro territorio. Ora con due istituzioni universitarie abbiamo creato una nuova opportunità di crescita e di occasione per tutti.
L'arcivescovo Accrocca ha manifestato anch'egli motivi di gioia per tante ragioni ma anche perché questo Ateneo significa la crescita di una città. Ed infatti, venne rilevato nei secoli scorsi come le Università medievali cominciarono ad essere innovative mentre le altre, quelle ancora precedenti, erano avulse dalla realtà.
Questo è un Ateneo presente sul territorio.
Essi devono poter agire sempre come fermento ed elevazione sociale. La verità è che tutti dovremo tornare ad investire di più nella cultura e trattenere i cervelli che poi andiamo a formare con tando dispendio di risorse finanziarie e di energie.
Il procuratore della Repubblica, Aldo Policastro, ha sottolineato come le Università non solo rappresentino la ricchezza di un territorio ma sono anche un baluardo della democrazia.
La condizione acché ciò si concretizzi sta nel fatto che esse debbono essere libere ed indipendenti da condizionamenti.
Negli anni del regime ci furono anche docenti che non si sottoposero a tesseramenti forzati, è a questi cui bisogna ispirarsi.
La seconda osservazione, ha ancora detto Policastro, è che la ricchezza del territorio, sia con Università pubbliche o private, si concretizza quando queste siano di qualità.
Con questi presupposti ed in sinergia con le Istituzioni, si può fare veramente molto per il progresso della città.
Il procuratore ha anche ricordato la collaborazione portata avanti con le due Università a proposito di attenzione studio sulla violenza di genere. E' stato questo un importante momento di collaborazione e la linea da seguire per i prossimi anni è proprio: Qualità e collaborazione.
A queto punto c'è stata una rapidissima comparsa del presidente della Provincia, Antonio Di Maria che ha avuto il tempo di dire che un territorio cresce se parimenti avanza la cultura. Con l'Ateneo c'è anche un rapporto di collaborazione sul Contratto di Sviluppo che si va a definire e dove c'è una importante parte che riguarda la formazione e la comunicazione.
A questo punto ha ripreso la parola il rettore Acocella per entrare nel vivo del resoconto di questi 15 anni di attività e lo ha fatto leggendo innanzitutto una lettera del presidente del Comitato Universitario Regionale (Cur), Vincenzo Loia, rettore dell'Università di Salerno, il quale ha annunciato che presto anche le università telematiche e duqnue anche quella di Benevento entreranno a far parte del Cur.
Acocella ha quindi ricordato che l'Università Telematica aveva cominciato il suo cammino attivando il solo corso di Giurisprudenza.
Oggi tutto è decuplicato ed è prevista anche l'istituzione del corso di Ingegneria Informatica.
Il trend di adesioni è in crescita da 6 anni e si è triplicato il numero degli iscritti, un dato questo che non accompagna tutte le Università meridionali. L'incremento, ha detto con malcelata soddisfazione Acocella, è di +75%.
Un altro dato che ha voluto sottolineare è stato quello del ringiovanimento.
In realtà queste università telematiche erano nate anche per recuperare chi aveva abbandonato gli studi ma che aveva capacità e caratura per riprenderli ed ultimarli. Oggi non è più così, il trend si inverte e sono sempre più i giovani che si iscrivono alla "Giustino Fortunato".
Mi auguro ora che anche la nostra classe di insegnanti non sia più di passaggio, ma resti e diventi classe docente del territorio.
In totale l'Ateneo telematico ha 40 unità tra personale tecnico ed amministrativo, un numero esiguo ma bastevole.
A questo punto ci sono stati due brevi interventi in collegamento con la sede di Milano dove c'erano, tra gli altri, il "papà", l'ideatore di questa istituzione, Angelo Colarusso che ha sottolineato come quella che sembrava essere stata una scommessa, oggi è divenuta una realtà.
Con lui anche Gianno Locatelli, presidente del Consiglio di Amministrazione, che ha ribadito la bontà dell'iniziativa.
Infine, è intevneuto Giuseppe Graziano in rappresentanza di Unisannio, che ha sottolineato la necessità della salvaguardia delle zone interne di questo territorio.

 
 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.140494



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