| Benevento, 05-05-2021 15:49 |
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Due alti pini potrebbero crollare da un momento all'altro ma nessuno se ne cura. Sollecitati Comune, Prefettura e Carabinieri
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di Giacomo De Angelis |
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Da svariati mesi, due alti pini della cosiddetta Area Camper sita in via Vado della Lota, a Ponte, rappresentano un rischio per chi transita sull'attigua e sottostante strada; uno, sradicato dal vento, poggia precariamente sulla recinzione; l'altro è in procinto di subire analoga sorte.
Ebbene, nessun intervento è stato finora attuato dal Comune, nonostante che tale criticità sia stata resa pubblica e comunicata, non solo con un nostro precedente servizio giornalistico, ma addirittura con due segnalazioni al Comune; l'ultima, quella del 12 aprile scorso, è stata indirizzata anche alla Prefettura di Benevento e alla locale Stazione dei Carabinieri, ma se ne ignora al momento l'esito.
Come si sarebbero comportati il sindaco e i responsabili del Comune se analoga situazione di precarietà e criticità avesse interessato altra area del Comune o avesse minacciato la loro sicurezza anziché quella di altri?
Crediamo che, senza esitazione alcuna, sarebbero intervenuti per evitare malaugurati pregiudizi, come oltretutto fatto per i cipressi e i pini del Cimitero comunale (nelle ultime due foto in basso) dopo il nubifragio di qualche anno fa (dicembre 2019).
Qui con la dovuta tempestività fu inibito l'accesso al Cimitero e si procedette poi all'abbattimento degli alberi, anche di quelli non pericolanti (la cautela non è mai troppa, si dice!).
Invece, nel caso in questione, niente.
Nessuna attenzione e nessuna opportuna iniziativa di precauzione nonostante la consapevolezza che la sottostante strada è utilizzata dai proprietari dei vicini terreni agricoli nonché, come oltretutto segnalato, dai lavoratori degli ex Consorzi di Bacino che sono utilizzati nella vicina ex discarica del Comune di Ponte!
Nel frattempo, però, il Comune ha manifestato preoccupazione, diversa attenzione e diverso atteggiamento per un'altra situazione di pericolo.
Ci riferiamo alla recente ordinanza (del 29 aprile scorso) con cui il responsabile del Settore Vigilanza del Comune di Ponte ha disposto la chiusura al transito veicolare di via Guarana (nella seconda foto in basso); una strada secondaria della rete viaria pontese utilizzata per accedere ad alcuni fondi agricoli e ad un’abitazione peraltro non completata e non abitata.
Leggiamo che a motivarla è stata la necessità di "salvaguardare la pubblica e privata incolumità" giacché trattasi di "...strada non asfaltata, che presenta una serie di avvallamenti lungo tutto il tratto di via, è priva di pubblica illuminazione, non vi è protezione a valle lungo il tratto (lato Torrente Alenta)".
Non intendiamo entrare nel merito dell'ordinanza, ma, come peraltro evidenziato anche da uno dei proprietari di un terreno sito in tale area, via Guarana è l'unico accesso; non solo, ma le precarietà evidenziate nell'ordinanza sono praticamente congenite e nessun risolutivo intervento sarebbe stato eseguito per eliminarle, ad eccezione di un intervento della Comunità Montana del Titerno che a fine anni Novanta realizzò una staccionata di legno (oramai divelta, salvo qualche residua e irrecuperabile testimonianza) ed anche uno spazio per scampagnate come testimonia ancora un enorme tavolo di legno intanto sopravvissuto ai fenomeni meteorologici (nella prima foto in basso).
Ad ogni modo, come già premesso, la cautela non è mai troppa e pertanto, se sono stati notati possibili rischi per "la pubblica e privata incolumità", ben venga la chiusura del tratto stradale, anche se ora il Comune dovrà attivarsi per eliminarne le cause per non pregiudicare l’attività degli agricoltori.
Dunque, anche per questa vicenda, attenzione e tempestività diverse da quelle finora avute per quella dei pini caduti/cadenti dell'Area Camper nonostante i rischi che la situazione origina!
Perché?
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