Benevento, 20-02-2021 11:09 |
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"Lo Sport oltre il Covid-19" questa settimana e' dedicato alla pallavolo. Rinnovati i vertici del Comitato Fipav interprovinciale Irpinia-Sannio
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Nostro servizio |
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Lo sport ha voglia di riprendersi i suoi spazi, ma bisogna ancora fare i conti con un avversario difficile da superare.
Il Covid-19 sta continuando a tenere chiuse tutte le attività, ma ciò nonostante c'è chi sta provando pian piano a ripartire.
E' il caso della pallavolo, a cui è dedicata la puntata di questa settimana della nostra rubrica "Lo sport oltre il Covid-19", che tenta di riaccendere i motori partendo dal rinnovamento degli organi dirigenziali.
E' stato eletto a Napoli, infatti, il nuovo Comitato Fipav Campania con a capo il presidente Guido Pasciari, mentre mercoledì scorso si sono tenute le elezioni del Comitato Irpinia-Sannio Fipav, che ha visto la nomina del presidente Stefano Aquino e dei consiglieri sanniti Vincenzo Feleppa e Raul Raucci.
Con loro, abbiamo fatto il punto della situazione parlando del momento attuale e anche del futuro della pallavolo sannita.
Il presidente Aquino ha spiegato gli obiettivi del Comitato per il prossimo quadriennio: "Si apre un nuovo ciclo con la speranza di ripartire e iniziare a praticare nuovamente pallavolo negli spazi all'aperto dove ci sarà consentito di poter ricominciare.
Il Covid-19 ci ha penalizzato perché le palestre delle scuole, nostre sedi abituali, sono state utilizzate come centri per svolgere le lezioni, o come vie di uscita per consentire il distanziamento tra gli alunni.
Dopo un anno di stop, la speranza è quella di ripartire presto e soprattutto dal basso, andando in quei luoghi dove la pallavolo non c'è con l'ausilio di società che già esistono andando ad occupare spazi rimasti vuoti.
In questo momento, dobbiamo badare più alla quantità che alla qualità, che arriverà dopo come logica conseguenza".
Da irpino il numero uno del Comitato vede con ottimismo il futuro del volley sannita: "La pallavolo nel Sannio ha subito una flessione verso il basso rispetto agli anni precedenti.
Non dimentichiamo che ci sono state società importanti che hanno militato in A e in B con grande profitti.
Nell'ultimo periodo ho rivisto un certo fermento ed un ritorno sia a Benevento che ad Avellino, che stava riportando la nostra disciplina a livelli importanti.
La pandemia, purtroppo, ha fermato questo processo di crescita.
Per questo, appena sarà possibile, bisognerà ripartire per poter continuare un discorso di avvicinamento dei ragazzi alla pallavolo anche attraverso le scuole".
Il sogno per il futuro del presidente Aquino è ben chiaro: "Proveremo a portare più società locali nei palcoscenici nazionali e anche dei nostri atleti in squadre di livello".
Nel Comitato Irpinia-Sannio c’è la presenza del beneventano Vincenzo Feleppa.
Prima atleta, poi allenatore e adesso consigliere, che ha fatto della pallavolo la sua ragione di vita.
Con la sua società, la Benevento Volley, è stato ed è tuttora un punto di riferimento importante per la pallavolo in città.
Per Feleppa è arrivato il momento di ripartire anche sei i problemi non mancano: "La difficoltà della ripresa è legata alle strutture.
In questo momento, tutte le palestre scolastiche sono a disposizione delle scuole per consentire lo svolgimento di lezioni e quindi fare pallavolo per noi è pressoché impossibile al di là dei vari protocolli.
Dobbiamo aspettare tempi migliori, ma nel frattempo non bisogna farsi trovare impreparati all'appuntamento con il ritorno sui campi.
Per questo, nel nuovo quadriennio del Comitato, dovremmo fare un grande lavoro di affiancamento alle società del territorio per non farle sentire sole.
Al momento non c'è una data della ripresa per le attività giovanili ed essendo uno sport di squadra immagino che i tempi saranno più lunghi e legati ovviamente all'efficacia dei vaccini.
Bisognerà ripartire dal reclutamento dei ragazzi che hanno perso le loro abitudini e condurli per mano verso la normalità".
Con Feleppa, abbiamo aperto anche una parentesi sulla sua Benevento Volley: "Dopo qualche tempo avevamo ricominciato un discorso con il settore maschile creando un bel gruppo giovanile dai 12 ai 18 anni che da anni mancava in città.
Stesso discorso anche con la femminile dove ci sono atlete talentuose che possono rappresentare il fiore all'occhiello del nostro club".
Chiudiamo il nostro viaggio virtuale nel nuovo Comitato Fipav Irpinia-Sannio con l’altro consigliere sannita Raul Raucci.
Cresciuto a pane e pallavolo, Raul figlio del mai dimenticato Tonino Raucci, storico atleta e dirigente della pallavolo sannita, ha intrapreso le orme del padre prima come giocatore e adesso come presidente della Pallavolo Molinara.
Ora per lui è arrivato anche l'incarico di consigliere nel comitato: "Abbiamo davanti una grande sfida.
Ripartire con la pallavolo, ma tutto questo a mio avviso sarà possibile solo quando la pandemia sarà finita.
Spero ovviamente prima ma la sensazione è che non si possa riprendere come prima se non saremo tutti o quasi vaccinati. Il progetto per il futuro è quello di formare nuovi tecnici da poterli poi mandare in altri paesi dove la pallavolo non c’è per far nascere quante più realtà possibili.
Già stavamo lavorando su questo tema, poi il Covid-19 ha fermato tutto.
Ovviamente, questo ragionamento viene fatto insieme al Comitato interprovinciale che ha capito l'importanza della formazione per poter riaccendere la fiamma della passione della pallavolo tra i ragazzi.
Credo che questa emergenza sanitaria ci stia facendo apprezzare tutto quello che era per noi scontato".
A Molinara, da oltre cinquanta anni, la pallavolo è un punto di riferimento importante per tutta la comunità grazie al lavoro del presidente Raucci e anche di altri appassionati di questa disciplina: "Da tre anni eravamo ripartiti con due squadre maschile e femminile in Prima Divisione, oltre che con le giovanili.
Con la squadra maschile avevamo anche vinto il campionato e dovevamo disputare il torneo di Serie D, poi la pandemia ha fermato tutto.
L'obiettivo della nostra società è quello di portare la magia nel paese. A Molinara tutti abbiamo la pallavolo nel dna.
Ricordo quando ero ragazzo, che il sabato, quando si disputavano le gare, noi più piccoli vedevamo i giocatori come i gladiatori del paese pronti a portare in alto il nome della nostra cittadina.
Ecco il nostro intento è di ritornare a potare questa atmosfera nel paese.
In parte ci stavamo riuscendo dopo tre anni di lavoro, ma adesso vogliamo riprendere su questa strada per far comprendere ai nostri figli la gioia della vita attraverso la pallavolo".
Idee chiare, dunque, per il futuro della pallavolo sannita che vuole lasciarsi alle spalle il Covid-19 per ritornare ad essere centro aggregante di una intera comunità.
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