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Benevento, 22-08-2019 18:41 ____
L'assemblea dei lavoratori della Samte dice no al lavoro per una sola settimana al mese. Meglio il licenziamento che questa mancanza di dignita'
Intanto pero' regge il filo con il Ministero del Lavoro. Pasquale Maglione chiama Cosimo Pagliuca e gli annuncia che il responsabile della pratica sul rinnovo della Cassa Integrazione Guadagni e' pronto a ricevere una delegazione a Roma
Nostro servizio
  

La vicenda dei lavoratori della Samte ora guarda al Tavolo romano al Ministero del Lavoro.
Questa mattina, l'Assemblea dei lavoratori svoltasi allo Stir di Casalduni (nella foto), ha avuto momenti molto vivaci ma alla fine è stata respinta l'ipotesi avanzata dall'Azienda ed in qualche modo, come soluzione ponte, accettata dai Sindacati, Cgil, Cisl e Uil, di far lavorare i dipendenti per una settimana al mese per modo che con una cifra molto più modesta di quella necessaria per pagare uno stipendio pieno, si potesse mantenere in vita il rapporto ed evitare i licenziamenti collettivi.
Una questione di dignità, è stato detto, meglio il licenziamento che accontentarsi di 500 euro al mese o poco meno.
Lunedì prossimo sotto la Prefettura ci sarà un sit-in di Sindacati e lavoratori per protestare contro l'assenza di risposte date alla vicenda.
Intanto, regge il filo parlamentare intercorso tra Cosimo Pagliuca, sindacalista della Uil, e Pasquale Maglione, deputato del Movimento 5 Stelle relativamente ad una prosecuzione straordinaria della Cassa Integrazione Guadagni.
E' probabile che questo incontro romano si terrà agli inizi della settimana prossima.
Il responsabile della pratica del Ministero ha detto a Maglione che lo ha comunicato a Pagliuca, di predisporre gli incartamenti utili per la prosecuzione della Cassa Integrazione.
Non appena tutto sarà pronto assieme alla delegazione, composta dai rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, assieme ad Agostinelli, si andrà a Roma.
Il responsabile del Ministero avrebbe già contattato anche l'amministratore unico della Samte per indicare l'esito del percorso.
Sembra che lo spiraglio si sia aperto.
Questo potrebbe servire a superare questi quattro o cinque mesi che ci separano dall'annunciata riapertura dello Stir di Casalduni (gennaio 2020).
A quel punto, con l'impianto nuovamente in attività, riprenderà il lavoro ed anche la possibilità di emettere ed incassare fatture.

comunicato n.124775



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