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Benevento, 18-08-2019 19:17 ____
Una vicenda che assume aspetti preoccupanti: Quella dei piccioni. Da Palazzo Paolo V tirati fuori 4 quintali di loro escrementi!
Ne subiscono i maggiori effetti i bar della zona di piazza Santa Sofia e piazza IV Novembre. Sono invadenti ed intraprendenti. In un attimo balzano sui tavoli per "condividere" con gli avventori ogni sorta di cibo. De Nigris avverti': Sono pericolosi
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Il problema degli esercizi somministratori di cibo e bevante ubicati nella zona di piazza Santa Sofia, corso Garibaldi e piazza IV Novembre, è anche quello dei piccioni.
Sì, il problema della invasione dei piccioni che oramai, con una invadenza ed una intraprendenza senza eguali, non rispondono a nessun sollecito di allontanamento: Scope alla mano, battito di mani e via dicendo ma loro restano lì dove sono. Si spostano solo quel tanto che basta.
E' poi un attimo e balzano sui tavoli per "condividere" con gli avventori ogni cibo.
Sono particolarmente ghiotti di patatite e non si curano di sparigliare i tavoli e rompere bicchieri e piatti che cadono a terra spostati dal loro peso.
Non se ne può più, dicono gli imprenditori commerciali della zona.
Ed intanto c'è una curiosità da registrare.
Da Palazzo Paolo V, l'antica e prestigiosa sede del Comune, sono stati tirati fuori ben 4 quintali! di letame di piccione.
Non appena l'assessore Rossella Del Prete, che ha il merito di aver recuperato e ridato dignità a quella prestigiosa struttura, ha dato il via ai lavori interni di recupero, questa è stata la sorpresa: Portati via 4 quintali di letame di piccione, un quantitativo enorme e con la impossibilità di disfarsi di quegli animali che ancora girano indisturbati nella sala principale del palazzo.
Qualcosa bisognerà pur fare.
Basti ricordare, qualora ve ne fosse bisogno, l'avviso lanciato dal Comune lo scorso dicembre, assessore all'Ambiente Luigi De Nigris, a non alimentare questi animali che peraltro sono anche portatori, proprio con i loro escrementi, di malattie per l'uomo.
Finora però tutto si è lasciato correre, come spesso si fa con le cose che necessitano di attenzione.

comunicato n.124711



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