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Benevento, 15-07-2019 17:05 ____
Il concetto di reato colposo in ambito sanitario e' stato affrontato nel corso della seduta di laurea in Giurisprudenza dell'Universita' del Sannio
Un bambina prematura nata con parto cesareo in una struttura che non aveva la terapia intensiva neonatale, muore dopo il passaggio in tre Ospedali. Imprudenza per chi ha agito e mancato rispetto dei protocolli
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L'antica Sala di Palazzo De Simone ha accolto stamane l'ultima seduta di lauree prima delle ferie estive del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza.
Ha presieduto la Commissione, il professore ordinario Felice Casucci.
Con lui i docenti: Stefano Addabbo, Flavio Argirò, Antonella Marandola, Roberto Virzo, Pierpaolo Forte e Nicola Lettieri.
Molto interessanti gli argomenti trattati, argomenti che cercheremo di riportare di seguito seppure, necessariamente, in maniera molto sintetica.
Ad aprire la seduta è stata Rita Bertozzi, che ha discusso la tesi in Diritto Penale sul tema: "La colpa medica nei più recenti interventi di riforma". Relatore Flavio Argirò il quale, nell'introdurre la propria allieva, ha rimarcato come questa fosse una tesi sperimentale e da qui anche la corposità della stessa, una tesi scritta, peraltro, attingendo anche alla collaborazione dell'Ordine dei Medici di Benevento.
In pratica si è innanzitutto definito il reato colposo, quando cioè il fatto non sia stato voluto da chi lo ha posto in essere.
In pracedenza questo concetto non apparteneva al settore della medicina e dunque anche i medici erano più vulnerabili da un punto di vista delle denunce che potevano essere fatte nei loro confronti.
Oggi questo principio della colpa è stato introdotto anche in ambito sanitario.
Poi, così come ama fare il professore Argirò, si è passati ad un caso pratico esposto dalla candidata, un caso che ha narrato di una bimba nata prematura con parto cesareo in una struttura che non aveva la terapia intensiva neonatale.
Ci sono volute le corse a tre Ospedali prima di trovare il reparto adatto ma a quel punto tutto è stato inutile perché la neonata era spirata.
E dunque il mancato trasferimento in elicottero, così come il primo mancato ricovero in Ospedale attrezzato, hanno evidenziato l'imprudenza di chi ha agito anche perché non sono stati rispettati i protocolli previsti.
Il secondo candidato è stato Caterina Anna Carafa che ha discusso la tesi in Diritto degli Strumenti finanziari sul tema: "Il fenomeno del crowdfunding: Profili giuridici e comparativi". Relatore Stefano Addabbo, correlatore Katia Fiorenza. Addabbo, nel presentare il lavoro svolto dalla laureanda, ha sottolineato come il tema fosse di grande attualità. Si tratta dell'esame di forme di finanziamento che affiancano oramai quelle tradizionali.
Siamo in presenza di finanziamentri collettivi e cosiddetti della folla, che sostengono alcuni progetti che altri istituti non riescono a sostenere economicamente.
Il lavoro della candidata Carafa focalizza, infine, anche il prestito tra privati con tassi interessanti rispetto a quelli praticati dalle banche e con garanzie più blande e con una totale copertura, peraltro, del finanziamento richiesto ed occorrente per dare vita al progetto.
A seguire è stata chiamata la candidata Lucrezia Carrozza, che ha discusso la tesi in Diritto Internazionale sul tema: "L'ambito di applicazione delle Convenzioni sui diritti umani ed il progressivo ampliamento dei diritti degli stranieri". Relatore Roberto Virzo, il quale si è dichiarato subito molto soddisfatto del lavoro svolto dalla sua allieva, una studentessa con una spiccata propensione per le materie internazionalistiche grazie anche alla partecipazione all'Erasmus che l'ha portata alla Nato ed all'Università di Salisburgo e quindi indotta allo studio dell'applicazione della Convenzione sui diritti umani che ha portato poi, nella prassi, a modifiche anche del diritto internazionale.
La Convenzione, nel tempo, ha cominciato a trovare applicazione anche ai cittadini stranieri in base alla norma sulla giurisdizione contenuita nella Convenzione medesima. La candidata ha poi fornito una approfondita analisi sul diritto all'istruzione.
Scorrendo l'ordine dei laureandi per la seduta odierna, è quindi toccato a Carmine Catalano, discutere la tesi in Diritto e Scienze sociali computazionali sul tema: "Legal Network Analysis. Modelli di analisi delle reti nella scienza e nella pratica del diritto". Relatore Nicola Lettieri il quale nel presentare la tesi del candidato ha sottolineato come fosse questa la prima volta di una discussione di tesi in questa disciplina che mira al concerto della metodologia di indagine in comparazione con la realtà sociale.
Le scienze sociali computazionali hanno cominciato a seguire questo paradigma di ricerca ed anche la scienza giuridica si è avvicinata a questa metodologia favorendo la nascita di un nuovo settore di studio. Anche in campo criminale possono esserci applicazioni seguendo le finalità del progetto.
E quindi con l'aiuto di slide il candidato ha parlato del grafo che è costruito anche sulla base delle intercettazioni telefoniche e dei vari nodi.
Oggi, intervenire in questo campo, significa anche praticamente, favorire un corto circuito che incide in maniera considerevole sull'attività criminale di tante organizzazioni che oramai mirano ad essere sempre più capaci nell'utilizzare i sistemi informatici.
Altra candidata sotto esame è stata Mariachiara Collarile che ha discusso la tesi in Diritto Penale sul tema: "Concorso di persone nel reato: Tra diritto interno e comparato". Relatore Flavio Argirò il quale ha detto della sua allieva che ha lavorato su una tesi tradizionale e per questo molto dogmatica.
E' stata compiuta un'analisi tra il nostro Ordinamento ed in particolare quello tedesco rispetto al nucleo di tipizzazione del modello concorsuale dove più persone concorrono alla realizzazione di un reato.
Per il diritto romano in questi casi tutti dovevano soggiacere alla stessa pena. Poi nel tempo si è passati al un modello differenziale della responsabilità concorsuale così come sancito nel codice Rocco, ancora attuale, ma criticato dalla dottrina.
Altra candidata sotto esame è stata Anna Lisa Covino che ha discusso la tesi in Diritto Processuale Penale sul tema: "L'interrogatorio di garanzia: Da strumento obbligato a esercizio anticipato del diritto di difesa". Relatore Antonia Antonella Marandola la quale ha sottolineato il buon lavoro fatto dalla sua studentessa che si è concretizzato nell'analisi del rapporto tra l'autorità ed il soggetto.
Un meccanismo quello dell'interrogatorio di garanzia che si è sviluppato in un vero e proprio diritto di difesa dell'imputato.
Quindi sono stati illustrati ruoli e funzioni dell'interrogatorio di garanzia. In precedenza la misura cautelare era solo la custodia in carcere oggi i provvedimenti cautelari sono diversi.
L'interrogatorio di garanzia è il primissimo contatto con l'aurorità e può fornire al giudice informazioni che gli possono essere utili.
Tangentopoli del 1989 ha messo a nudo il fatto che si adattava l'interrogatorio a mezzo per ottenere confessioni dal soggetto a cui verniva fatto sentire il tintinnio delle manette:
C'è differenza tra interrogatorio di garanzia che ha una valenza garantistica diversa da quello del pubblico ministero (pm) che funzione garantistica non ha. Ora l'interrogatorio del pm non può precedere quello del giudice ed è fatto alla presenza del difensore.
L'esigenza  dunque sarebbe quella di anticipare l'interrogatorio di garanzia all'applicazione delle misure che spesso vengono poi sovvertite.
Nicola Del Vecchio, ha discusso la tesi in Diritto Privato Comparato sul tema: "La corporate governance nell'Unione Europea. Profili comparatistici". Relatore lo stesso presidente Felice Casucci il quale ha sottolineato anche la brillante carriera universitaria del suo allievo. Una tesi che racconta la organizzazione del governo della società ed il clima delle agenzie.
Le argomentazioni trattate sono state approfondite attingendo alla radice statunitense.
Arianna Gallo, penultima dei laureandi, ha discusso la tesi in Diritto Penale sul tema: "L'evoluzione della teoria del ponte d'oro: Dal delatore al collaboratore di giustizia". Relatore nuovamente Flavio Argirò, docente di Diritto Penale il quale ha presentato il lavoro del suo allievo parlando di istituti antichi che ritornano, come quello del "ponte d'oro", appunto, concesso a chi collabora con la giustizia.
Anastasio Morante, ultimo candidato all'esame finale di laurea, ha discusso la tesi in Diritto e Processo Amministrativo sul tema: "Profili giuridici della sostenibilità nel governo del territorio". Relatore Pierpaolo Forte e correlatore Francesco Rota.
Il candidato, ha detto il professore Forte, ha analizzato un argomento non semplice, con un approccio storico perché scopre fenomeni che ci riportano ad una antichissima funzione del rapporto con i luoghi dove viviamo. In precedenza, nella evolozione storiografia, si è analizzato il commercio, poi anche la salute pubblica e poi di recente l'approccio all'edilizia fino ad arrivare alla evoluzione manifestatasi nel rapporto con il territorio con politiche che vanno a circoscrivere anche l'espansione edilizia ed il consumo del suolo.
Si tratta di un nuovo approccio anche generazionale, se si vuole.
Anche perché qui poi s'innesta il discorso sul fenomeno dell'ambiente e su quello culturale ed anche le mutate parole che passano da edilizia ad urbanistica fino al governo del territori.
Siamo ad una lettura evolutiva con il più impegnativo e grosso dei problemi cui viene aggiunto l'aggettivo "sostenibile" che è apparentemente tranquillo come aggettivo.
Il candidato con la sua ricerca, cerca di dare una risposta proprio alla sostenibilità.

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