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Benevento, 24-06-2019 19:28 ____
L'iniziativa nasce dal rifiuto di aderire alla rassegnazione. E' necessario agire in maniera non disorganica ma composta, afferma monsignor Accrocca
Ma allora che ci manca? Ci manca ancora molto per poter essere quello che vorremmo essere. La verita' e' che noi muoriamo di fame pur circondati dall'oro, ha detto Luigino Bruno all'apertura del Convegno al Centro "La Pace"
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Tutto ebbe inizio con "Mezzanotte del Mezzogiorno", la lettera agli amministratori voluta da monsignor Felice Accrocca e sottoscritta da tutti i vescovi della Metropolia con l'intento di scuotere il territorio in maniera concreta per tentare la via dello sviluppo che si basasse sulla condizione di "fare rete".
Oggi è stato il primo appuntamento previsto dal programma che si concluderà poi mercoledì 26 giugno con le conclusioni e la Firma del "Patto dei cammini".
Ad aprire i lavori del 1° Forum degli amministratori campani al Centro "La Pace" sul tema: "La pace è... Consapevolezza, start up di comunità e dialogo tra territori" il sindaco Clemente Mastella per un indirizzo di saluto.
Quello voluto dai vescovi è un tema di grande interesse e siamo grati alla Chiesa che si affaccia alla finestra da dove vede drammi che generano, peraltro, un senso di sfiducia che si muove verso chi amministra.
Mi auguro, ha concluso Mastella, che questa sia una forma nuova di approccio alle problematiche e che ci consenta ogni anno di poterci rivedere.
Mons. Felice Accrocca ha esordito dicendo che certamente don Emilio Matarazzo, l'ideatore del Centro "La Pace", dal Cielo sarà contento per questa iniziativa e per l'uso, proprio come voleva lui, che si fa della struttura.
Poi l'arcivescovo ha parlato di una lettera giunta dall'interno del Carcere.
Un detenuto gli ha scritto: "Questa iniziativa non sarà un acquazzone d'estate ma una minuta pioggia che penetrerà..."
Mi auguro, ha detto mons. Accrocca, che questa persona abbia ragione.
L'iniziativa nasce, ha proseguito il vescovo, dal rifiuto di aderire alla rassegnazione.
E' necessario agire in maniera non disorganica ma composta.
Poi ha nuovamente precisato onde evitare equivoci: Non vogliamo sostituirci a nessuno arrogandoci compiti non nostri.
Noi vogliamo proporre il metodo di camminare insieme e di fare rete programmando una politica di sviluppo.
Dobbiamo allacciarci a concetti di solidarietà e gli Enti finanziatori, ha concluso l'arcivescovo, devono anche tenere conto, nell'assegnazione delle risorse, di tenere conto anche della tipoligia del teritorio. Il Sannio non è una zona semplice anche per la sua orografia.
Luigino Bruni, docente di Economia Politica all'Università Lumsa di Roma, ha trattato il tema: "La forza dei territori, la debolezza delle solitudini", ha cominciato il suo intervento dicendosi emozionato per l'importanza di questo incontro anche perché da economista non capita tutti i giorni di avere accanto un vescovo e di averne di fronte altri quattro.
Io non offro ricette arrivando dalla Toscana.
Porto solo un gesto di amicizia e poi quando un vescovo chiama bisogna andare, a maggior ragione se a farlo sono in sei...
La riflessione da fare è sul lavoro che si andrà a svolgere in questi tre giorni e bisogna farlo partendo dall'ipotesi che il vostro territorio, ha ancora detto Bruni, vanta molte potenzialità.
Si fa fatica, infatti, a rappresentare un Sud che mostri anche le bellezze che ha. Perché tutto ciò non riesce a tradursi anche nel bel vivere?
Che ci manca? Ci manca ancora molto per poter essere quello che vorremmo essere, scrisse verso la fine del Settecento, Antonio Genovesi.
Nonostante tutto, ha ancora detto Bruni, io non penso che quando si fanno le classifiche sulla vivibilità delle città, a Bolzano si viva meglio che a Benevento o in uno dei nostri paesini del Sannio.
La verità è che noi muoriamo di fame pur circondati dall'oro.
Possiamo avere il meglio, ha concluso Bruni, ma se non lo mettiamo a reddito restiamo poveri.
La politica e la gente deve fare diventare flussi le cose belle e quindi lavoro e reddito, in pratica prodotto interno lordo.
Una delle ultime battute Bruni l'ha riservata anche agli interventi governativi, sempre a proposito di ipotesi di sviluppo ed ha parlato del reddito di cittadinanza ritenendolo un provvedimento assolutamente inutile
Domani seconda giornata di lavori.
Alle 9.00 si comincia con la presentazione dei laboratori che sono: 1) I flussi delle persone e dei capitali; 2) il futuro nella storia: Tradizioni, arte e beni culturali; 3) L'ambiente, il paesaggio e la cura del creato; 4) Welfare, servizi ed accoglienza.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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