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Benevento, 22-06-2019 10:31 ____
E' terminato a Sant'Agata dei Goti lo sciopero della fame delle due attiviste del Comitato "Curiamo la vita"
La decisione e' stata assunta a causa di alcune offese che avrebbero ricevuto anche se, e' stato spiegato, si continuera' ad essere vigili su quanto sta accadendo
Redazione
  

E' terminato a Sant'Agata dei Goti lo sciopero della fame delle due attiviste del Comitato "Curiamo la vita" che, battendosi per mesi, ha, di fatto, salvato l'Ospedale Sant'Alfonso de' Liguori.
Attraverso una nota, il sodalizio ha annunciato lo fine della forma di protesta e l'abbandono del presidio dinanzi la struttura sanitaria.
La decisione è stata assunta a causa di alcune offese che avrebbero ricevuto anche se, è stato spiegato, si continuerà ad essere vigili su quanto sta accadendo.
"Il 28 ottobre 2018 - si legge nel comunicato - è nato il Comitato "Curiamo la Vita", per sensibilizzare e sottoporre all’opinione pubblica il disastro che si sta perpetrando nella sanità sannita e, in modo particolare, il rischio imminente del Pronto Soccorso dell'Ospedale "Sant'Alfonso Maria de' Liguori.
Il campanello d'allarme fu l’annunciato spostamento del 118 da Limatola a Sant'Agata.
Da allora, con caparbietà, il Comitato ha posto in essere molteplici forme di protesta per invitare alla solidarietà le Istituzioni.
Le attiviste per dare maggior peso alla protesta si videro costrette ad incatenarsi ed iniziare lo sciopero della fame.
La protesta sicuramente è riuscita a raggiungere il oresidente della Regione Campania De Luca che, il 9 maggio scorso, con il decreto numero 41 ha dato un nuovo e rinnovato riassetto dell'Azienda San Pio, in particolare dell'Ospedale "Sant'Alfonso Maria dei Liguori" di Sant Agata dei Goti; in verità si è fatta più fatica per sensibilizzare i più vicini.
Da quattro giorni, le attiviste Mena Di Stasi e Margherita Rossano hanno ripreso lo sciopero della fame, ma senza sortire il risultato sperato, in merito alla certezza di una approvazione da parte del ministro Grillo o come detto da più parti dal Ministero dell'Economia e Finanze.
Addirittura, per l'opinione pubblica lo sciopero in atto è stato definito una ulteriore farsa, quasi a dire che tutto quanto posto in essere negli ultimi mesi dal Comitato è stato tutto una pagliacciata, purtroppo i risultati raggiunti smentiscono questa approssimata e fatalistica mentalità, tipica di coloro che piace guardare dalla finestra.
Le pasionarie profondamente offese per le insinuazioni gratuite subite hanno deciso d'interrompere lo sciopero della fame e contestualmente il Comitato lascia presidio di protesta dal piazzale dell'Ospedale, questo anche per non mettere in imbarazzo la Dirigenza Sanitaria che lì ha fino ad oggi ospitati.
Il Comitato comunque non si scioglie, anzi, continuerà a sorvegliare in modo invisibile, come é stato in questo ultimo periodo: invisibili per le istituzioni e per una grossa fetta dell'opinione pubblica.
Un avviso va fatto: "A chi crede che il Comitato né esca sconfitto sappia che sarà ancora più audace la protesta, qualora qualcuno pensi di rendere vani i risultati raggiunt"i.
Il Comitato ringrazia quanti sono stati e ci saranno vicini in avvenire e anche quanti hanno cercato in tutti i modi di sminuire e strumentalizzare l'operato senza peraltro raggiungere nessun risultato, al contrario sono state occasioni di crescita.
La convinzione ben consolidata rimane sempre la stessa: Il diritto alla salute non si tocca".

comunicato n.123374



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