Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 6579 volte

Benevento, 21-06-2019 18:39 ____
Il Conservatorio Statale di Musica "Nicola Sala" ha conferito la laurea honoris causa a Giulio Rapetti Mogol, un grande poeta del nostro tempo
Nel corso della sua Lectio Magistralis l'insignito ha parlato anche della nuova opera di Gianni Bella, "La capinera" poco compresa dai sovrintendenti e qui e' intervenuto dal pubblico Ferdinando Creta: Facciamola al Teatro Romano, vi ospitiamo noi...
Nostro servizio
  

Ai sensi della legge 508/99 di riforma dei Conservatori di Musica e delle Accademie di Belle Arti, nonché della normativa e dei regolamenti vigenti, in nome della Repubblica Italiana, conferiamo Diploma Accademico Honoris Causa in Songwriting e Composizione Pop al maestro Giulio Rapetti Mogol con la seguente motivazione: "Per l'alto valore poetico delle sue creazioni letterarie con particolare riferimento al Songwriting in quanto unione inscindibile di musica e parole ed espressione profonda della cultura popolare".
Con queste parole del direttore del Conservatorio Statale di Musica "Nicola Sala" è stata conferita a Mogol, il paroliere di oltre 1.500 canzoni che hanno segnato e fatto sognare ed anche innamorare intere generazioni di giovani, la prima laurea honoris causa concessa da parte del Conservatorio che chiude, con la votazione di 110 e lode e mensione speciale, il lavoro della Commissione composta dallo stesso direttore Giuseppe Ilario e da Gianluca Podio, Stefania Tallini, Paolo Castellani e Ferruccio Corsi.
Il direttore Ilario, nell'aprire la cerimonia di conferimento, ha parlato di una tappa importante che ha sancito anche la nascita del triennio e del biennio accademico della musica Pop.
Di Mogol parliamo come di un poeta e di un autore, il più famoso della canzone italiana ed il Conservatorio è proprio luogo di produzione del sapere e della conoscenza ed il "Nicola Sala" è chiamato a formare uomini liberi e responsabili, prima ancora che musicisti.
Siamo stati autorizzati al rilascio di questi diplomi accademici anche nel Pop dopo che si è verificato in campo nazionale un gran numero di iscritti a questa sezione della Musica. Qui da noi ne abbiamo addirittura 400 di iscritti nell'area Pop.
Anche questo ha contribuito alla crescita del nostro Istituto che dai 654 allievi di solo qualche anno fa, è passato ai circa 1.200 di oggi.
Il risultato è stato raggiunto perché abbiamo fatto quello che c'era da fare, mettendoci peraltro in sintonia con le aspettative dei giovani.
Oggi, siamo uno dei Conservatori più ambiti d'Italia al punto che qui da noi vengo a studiare non solo giovani dalla Cina, ma anche dal Giappone e da altre nazioni estere e soprattutto i nostri allievi non sono più costretti a loro volta ad andare a studiare all'estero alla ricerca del meglio per loro perché lo hanno in casa.
A questo punto c'è stata la Laudatio pronunciata da Gianluca Podio, docente del "Nicola Sala" e capo del Dipartimento del Pop, il quale ha giustamente parlato di un evento speciale non solo per chi riceve questo titolo ma anche per il Dipartimento che lo concede.
Di Mogol Podio ha detto, tra l'altro, che parliamo di un insigne scrittore e poeta di elevatissimo valore culturale. Le emozioni hanno sempre caratterizzato la sua arte.
Mogol, nel prendere la parola per la sua Lectio Magistralis, si è detto innanzitutto onorato di ricevere questa onorificenza così importante, il massimo riconoscimento, il diploma accademico di II livello (un diploma di I livello gli era già stato conferito in Sicilia) che un Conservatorio può dare.
Mogol ha quindi ripercorso, aiutandosi con la proiezione di stupende foto d'epoca, la sua lunghissima carriera artistica che è in pratica cominciata lavorando alla Ricordi, con il papà che era direttore generale ma che egli con il settore del Pop riuscì a superare negli incassi prodotti dalla sezione di musica classica.
Non poteva poi non parlare del Diritto d'Autore, essendo egli da non molto il presidente della Siae, l'organismo, ora non più monopolistico, che tutela gli autori.
Ha sottolineato che l'Europa si è espressa a favore dei proventi che ad essi devono le grandi piattaforme digitali. Il nostro Governo ha però votato contro e Mogol si è augurato che possa mutare opinione.
Fare la carità ai miliardari, ha detto, non mi sembra corretto.
Bisogna invece portare avanti una battaglia per il riconoscimento di queste opere dell'ingegno contro queste potenze finanziarie.
Quindi ha parlato della sua scuola di perfezionamento, Centro Europeo di Toscolano (Cet), in Umbria, aperta 28 anni fa, una struttura che chiude molto spesso in passivo i suoi bilanci e che egli provvede a ripianare con i proventi dei diritti d'autore sulle sue canzoni.
Di contro c'è che in questa Scuola si sono diplomati come autori, compositori ed interpreti, nei tre settori in attività, ben 2.800 giovani.
Rai1 mi ha detto che vorrebbe fare da me un Festival intitolato all'Università del Pop ed io vorrei tenerlo poroprio con questi miei ragazzi che sono di un livello qualitativo straordinario.
Mogol ha anche anticipato che metterà disposizione 10 borse di studio per formare docenti del Conservatorio di Benevento per modo che essi possano ancora aumentare il livello qualitativo di questa Istituzione di Alta Formazione Musicale.
Quindi Mogol, aiutandosi con brani scelti e mandati in onda dalla parte tecnica del Teatro di San Vittorino, ha esaminato tutte le tendenze della musica contemporanea anche per dimostrare che vi è stato un grande cambiamento nel modo di cantare.
Ora vale la capacità di emozionare, più che la potenza delle corde vocali.
Poi una battuta su XFactor: Se ne diventate voi i docenti, certamente si alza il livello di quella trasmissione.
Poi ha concluso tratteggiando il merito di un altro grande musicista, Gianni Bella la cui opera "La Capinera", tratta dal romanzo epistolare "Storia di una capinera" di Giovanni Verga, non è stata capita dai sovrintendenti dei vari teatri italiani.
La prima mondiale di questo melodramma “moderno” in due atti, che si è tenuta lo scorso anno al "Bellini" di Catania, vanta le prestigiose firme di Gianni Bella, di Mogol e di Giuseppe Fulcheri.
A questo punto, dalla platea il direttore del Teatro Romano, Ferdinando Creta ha urlato letteralmente: Facciamola al Teatro Romano, vi ospitiamo noi.
Di rimando anche il direttore del Conservatorio Giuseppe Ilario è stato dello stesso avviso ed ha annunciato che chiamerà tutti i giorni Mogol per convincerlo a valutare questa ipotesi.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

comunicato n.123365



Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 401001225 / Informativa Privacy