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Benevento, 21-06-2019 15:39 ____
Riconoscibilita', tracciabilita' e tutela dei prodotti sanniti a protezione delle contraffazioni e sofisticazioni delle eccellenze del territorio
Quelle del settore agroalimentare che piu' interessano la nostra provincia si riferiscono al vino. Dalle tentate imitazioni non e' esente nemmeno il prodotto tra i piu' conosciuti del beneventano, il liquore Strega. Se ne e' parlato in Prefettura
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Dalla società liquida prospettata lucidamente dal filosofo Zigmunt Bauman, con una comunità dove emerge uno sfrenato individualismo, dove l'apparire a tutti i costi e il consumismo diventano "valori", dove l'incertezza è l'unica certezza, si "arriva" alla contraffazione liquida, elaborata dopo un'attenta analisi territoriale messa in campo dal Mise-Censis e presentata presso la Sala della Prefettura.
Il tema "Contro la contraffazione: La risposta del territorio" è stato dibattuto a tutto campo da esperti del settore e poi da rappresentanti dell'imprenditoria sannita.
Dai dettagliati rapporti presentati, sono emersi alcuni passaggi univoci, che sia pure declinati da diversi punti di vista, hanno trovato un accordo nel ritenere necessario creare una rete tra tutti gli stakeholder per potenziare la tutela e soprattutto, la promozione e il marketing dei prodotti dell'intero territorio sannita, al fine di evitare e/o prevenire le contraffazioni, atteso che la provincia sannita, come sottolineato in chiusura dal prefetto, Francesco Antonio Cappetta, non ha quegli elementi distintivi e logistici per essere appetibile a una contraffazione di grande impatto.
Mancando di uno sbocco a mare, essendo priva di punti confine, con una vocazione produttiva prevalentemente agroalimentare, sono dati strutturali che, almeno fino a oggi, hanno evitato un controllo sistematico e pervasivo del territorio da parte della criminalità organizzata, che inevitabilmente porta a una illegalità diffusa.
Si parla infatti, nel Sannio, di un mercato del falso, di merci contraffatti a prezzi low cost che spesso si trovano nei mercati rionali in occasioni di sagre e feste.
Luigi De Nigris, assessore all'Ambiente, in rappresentanza dell'Amministrazione comunale, ha evidenziato che solo attraverso un'azione sinergica con le Forze dell'ordine, con controlli a tappeto nei luoghi possibili di vendite di merci contraffatte, di sensibilizzazione dei cittadini, e soprattutto con una semplificazione delle norme, ci sarebbe la possibilità di creare le precondizioni contro la contraffazione.
L'apertura dei lavori è stata affidata a Fabrizio Curcio, dell'Unità di coordinamento del Protocollo Roghi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il quale ha sottolineato l'esigenza di una collaborazione tra le varie Forze dell'ordine con il coordinamento della Prefettura.
Naturalmente con il coinvolgimento dei sindaci, opportunamente sensibilizzati a "scoperchiare" quella che è definita l'abusivismo imprenditoriale, che, dal danno puramente economico di evasione a quello ad esempio di uno smaltimento illegale di rifiuti legati alla produzione.
Amedeo Teti, direttore generale della Direzione Lotta alla contraffazione, Ufficio italiano Brevetti e Marchi del Mise, che ha un "legame" con Benevento avendo ricoperto l’incarico di direttore della Camera di Commercio negli anni '50, ha puntato molto sulla riconoscibilità, tracciabilità e tutela dei prodotti sanniti.
Partendo dalla informazione-formazione, cioè abituando le giovani generazioni alla legalità, al rispetto delle regole, che di fatto permettono un buon funzionamento del sistema comunitario.
Mentre a presentare i risultati dello studio territoriale è stato Massimo Valerii, direttore generale del Censis, il quale ha rimarcato quanto affermato dai precedenti relatori, cogliendo l'essenzialità di una collaborazione interistituzionale, che serve a fare rete contro le contraffazioni e nel caso del Sannio, contro le possibili sofisticazioni di tipo alimentare, con le eccellenze del settore agroalimentare.
Quindi, la parola è passata al comandante provinciale della Guardia di Finanza di Benevento, Mario Intelisano, che ha snocciolato una serie di dati relativi alle varie operazioni effettuate in questi ultimi anni e di fatto, ed evidenziando che, per una futura pianificazione bisognerebbe prevedere all’analisi della vendita di prodotti non sicuri e quella della contraffazione dei prodotti alimentari del territorio, tutelati e non.
Sono intervenuti il presidente di Confindustria Filippo Liverini il quale ha posto l'attenzione sulla concorrenza sleale che potrebbe incidere negativamente sulle imprese sane che esistono nel Sannio.
Sarà importante sorvegliare il settore agroalimentare, partendo dal rispetto dei marchi territoriali.
Sensibilizzando i cittadini attraverso una radicale educazione a partire dalle scuole e puntando anche sulla formazione nelle imprese per il brevetto e la tutela dei prodotti sanniti, con particolare riguardo alle tematiche del contrasto alle irregolarità.
Dello stesso avviso anche il presidente della Coldiretti, Gennarino Masiello, secondo cui le contraffazioni nel settore agroalimentare, quello che più interessa la provincia del Sannio, sono dannose perché nel cittadino poco informato, determinano una disaffezione verso i prodotti come, ad esempio per il vino.
E' necessaria, quindi, un'attività formativa e informativa utile ad approfondire tutte le normative sulla sicurezza dei prodotti e sulla loro tracciabilità.
Stimolando forme di coordinamento, di adesione a marchi collettivi, di consorzi, cosa questa evidenziata anche da Libero Rillo, presidente del Consorzio Tutela Vini, per condividere strategie di tutela e potenziare le azioni di marketing dei prodotti locali, legandole a una visione strategica che interessi l'intero territorio provinciale.
Il vino del Sannio sta diventando, grazie alla crescente notorietà e riconoscibilità, maggiormente "appetibile" a forme di contraffazione, per questo dovrà essere più incisivo il controllo su ogni piccolo passaggio della filiera agroalimentare.
Dalle tentate imitazioni non è esente nemmeno il prodotto tra i più conosciuti dell'area beneventana, il Liquore Strega.
Infatti, Giuseppe D’Avino, amministratore della ditta Alberti, ha dichiarato che una delle sale più "apprezzate" dello Spazio Strega è quella che mette in mostra oltre 450 bottiglie intercettate in Italia e all'estero che, cercano d'imitare, il design e il nome e il colore, del famoso liquore di Benevento.
Fortunatamente, il sapore del liquore Strega è davvero inconfondibile, in quanto la ricetta è un segreto anche per gli operai stessi che lo producono.
Infine, Salvatore Falco, responsabile del laboratorio di controllo qualità di Olio Dante, ha spiegato che l'olio rappresenta, forse, uno dei prodotti alimentari più sofisticati, più contraffatti nel tempo.
Per questo motivo, concordando con i relatori che lo hanno preceduto, ha sostenuto che il primo passo per la prevenzione e il contrasto alla contraffazione deve necessariamente passare attraverso la formazione e la sensibilizzazione, e nel caso dell'olio, magari anche attraverso la creazione di gruppi di assaggio.
La curiosità: Ovviamente lo spiegamento di Forze della Polizia Municipale che non è servito a molto.
Infatti, dinanzi all'ingresso del Palazzo del Governo hanno stazionato una serie di auto, di servizio e no, offrendo uno spettacolo altamente diseducativo alla cittadinanza (nell'ultima foto in basso).
Non ci stancheremo mai di sottolineare che nell'isola pedonale non si parcheggia.
Questo vale per tutti, anche per le auto in divisa, anzi soprattutto per esse.
I lavori del Convegno sono stati coordinati da Francesca Cappiello, del Ministero dello Sviluppo Economico.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

   

comunicato n.123359



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