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Benevento, 18-06-2019 15:02 ____
Oltre un centinaio di Ferrari hanno fatto rombare i propri inconfondibili motori fino alla chiesa di Santa Sofia per poi sistemarsi lungo il corso
Una manifestazione che ha attratto, nonostante l'ora insolita ed il forte caldo, centinaia di persone. Mastella: Benevento sara' vista in tutto il mondo grazie al portale delle Ferrari. Ora occupiamoci di propagandare Ciro, questo sconosciuto
Nostro servizio
  

La manifestazione "Ferrari Cavalcade", giunta alla IX edizione, tra le mete offerte alla clientela Ferrari, ha proposto anche il suggestivo ed importante centro storico di Benevento.
Oltre un centinaio le auto che hanno fatto rombare i propri inconfondibili motori fino dinanzi alla chiesa di Santa Sofia, per poi sistemarsi lungo buona parte di corso Garibaldi mettendosi in mostra e facendosi fotografare.
Pochissimi gli equipaggi italiani.
La maggior parte sono stati tutti di Paesi esteri tra cui una folta rappresentanza statunitense e poi thailandese, giapponese, argentina, mediorientale, australiana e dalla Nuova Zelanda.
A parte l'elemento estetico di queste 112 Ferrari, ci ha detto il sindaco Mastella che è stato presente alla manifestazione con due suoi nipoti, la cosa importante è che essendo esso il marchio italiano più conosciuto al mondo, da stasera nel portale che ha visualizzazioni milionarie, sarà vista la città di Benevento e consacata nelle sue bellezze storiche e monumentali a tanta parte del mondo.
Ho voluto poi che in questa manifestazione di presentazione e rendicontazione dell'evento, fosse inserito anche Ciro, il cucciolo di dinosauro unico al mondo, conosciuto anche nelle Università americane, ma la cui presenza a Benevento è scarsamente nota.
Ho ritenuto, quindi, opportuno accendere le luci su questa altra nostra preziosità esaltando la figura di Ciro, oltre a ciò che è già noto come la chiesa di S. Sofia (peraltro miseamente chiusa all'arrivo di tanti turisti stranieri ndr) che è patrimonio dell'Unesco.
Bisogna puntare molto su Ciro, ha concluso il sindaco Mastella e non dobbiamo stancarci di dirlo.
Prima della partenza degli equipaggi per Napoli, cosa questa che è avvenuta a partire dalle 14.30 con avvii differenziati, percorrendo al contrario viale Mellusi fino a via Bachelet, agli ospiti è stato offerto dall'organizzazione un importante pranzo che si è svolto nel chiostro di Santa Sofia dove sono stati allestiti i tavoli che non ci sono parsi pacchiani, tutt'altro.
Qualche polemica c'è stata anche su questo.
Noi di Gazzetta ci riteniamo essere abbastanza "ortodossi" riguardo il rispetto che si deve alla monumentalità della città, non siamo però dell'idea di dover essere contemplativi.
Così i monumenti muoiono.
Nel rispetto, massimo e rigoroso, di quel bene che è bene ricordare: Non è riproducibile, esso va vissuto anche con manifestazioni culinarie che presentino a tanti turisti stranieri, in una location di cui quasi certamente non dispongono, le eccellenze agroalimentari del territorio di cui tanto ci vantiamo e di cui tanto ne curiamo la loro diffusione ritenendole un volano importante della nostra economia.
Al termine del pranzo, gli equipaggi, a partire dalle 14.30, come dicevamo, hanno cominciato a lasciare la città ed il tutto è durato poco più di un'ora.
Qualcuno però avrebbe anche dovuto dire ai conducenti delle auto, che anche le Ferrari, così come le nostre utilitarie, devono rispettare i limiti di velocità quando si è in città perché un bel viale Mellusi, rettilineo e sgombero di auto, non deve far pensare ad una pista su cui correre.
E' una strada di città e nessun vigile o appartenente alle Forze di polizia, può stare dietro a quel signore o a quel bambino che in un determinato momento ha deciso di attraversare la strada, visto peraltro che non c'erano barriere lungo tutto il percorso.
Ed infatti, ad un certo punto una vigilessa ha urlato come una matta verso un signore che incurante di ogni cosa scendeva con la sua auto contromano, contromano solo per l'occasione di oggi ma correttamente per come ha fatto probabilmente da una vita, per viale Mellusi, rischiando un incidente con le Ferrari che a velocità sopraggiungevano in senso contrario, da piazza Risorgimento.
E' andata bene.
La vigilessa oltre che con la paletta lo ha inchiodato questo improvvido conducente ai bordi del marciapiedi per tutto il tempo necessario.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   

 

 

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