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Benevento, 08-06-2019 10:02 ____
Le complicate alchimie dell'economia che governano i popoli ignari e "sudditi" di decisioni all'apparenza senza vie d'uscita
Le ha raccontate con scorrevolezza e la fluidita' della scrittura del giornalista Federico Fubini, firma prestigiosa del Corriere della Sera, a Benevento per la presentazione del suo ultimo saggio "Per amor proprio"
di Alessandra Renis
  

Tante le persone che hanno partecipato con interesse all'incontro, che si è svolto nella Sala del Museo Arcos, con Federico Fubini, firma prestigiosa del Corriere della Sera, a Benevento per la presentazione del suo ultimo saggio "Per amor proprio" edito da Longanesi.
Ad aprire il salotto culturale, è stata la giornalista Enza Nunziato, che dopo i doverosi e sentiti ringraziamenti a quanti in diversa misura hanno contribuito allo svolgimento dell'iniziativa, ha toccato alcune delle tematiche affrontate nel libro.
Nunziato ha sottolineato la scorrevolezza e la fluidità della scrittura del giornalista, capace di far comprendere a tutti, anche le complicate alchimie dell'economia, che governano i popoli ignari e "sudditi" di decisioni all'apparenza senza vie d'uscita.
Il saggio dedicato all'Europa, invita gli italiani a rispettarsi e ad amarsi di più, senza utilizzare un gergo urlato quanto inutile, che non ha nulla di politico, e a salvare la bellezza di quel sogno europeo immaginato dai pensatori del Manifesto di Ventotene: Eugenio Colorni, Altiero Spinelli e Ernesto Rossi.
I due relatori dell'incontro, Luigi Diego Perifano, presidente della Lidu (Lega italiana dei Diritti dell'Uomo), e Felice Casucci, ordinario dell’Università del Sannio, hanno sottolineato l'importanza dell'Europa, e della permanenza dell'Italia, attiva e propositiva all'interno dell'Unione.
Perifano ha evidenziato che le aspettative dell'Europa, nel sentire del popolo, sono apparse perdenti.
Molti cittadini europei, compresi gli italiani, si sono sentiti spesso "abbandonati" al proprio destino, soprattutto in relazione agli ultimi e pressanti problemi dell’immigrazione.
Perifano ha inoltre, sottolineato il mancato equilibrio economico-sociale tra gli Stati europei e l'incapacità dinanzi all'avanzata delle grandi potenze come gli Stati Uniti, la Cina e la Russia, di trovare soluzioni condivise.
In sintonia con quanto affermato da Perifano, anche Casucci, ha delineato il tratto distintivo del libro del giornalista Fubini, che induce a riflettere e che permette di far emergere la nitida realtà dell'Europa.
Un sistema che, per essere compreso appieno, richiederebbe strumenti quali la conoscenza e la coscienza.
Casucci, partendo dalle parole dell'autore che cita lo storico britannico, Tony Judt, docente alla New York University, ha spiegato che l'Europa è un sistema rappresentativo ma non democratico, perché nell'immaginare la "modernizzazione dell'Europa dall'alto... i padri fondatori (hanno scelto)... una strategia per la produttività, l'efficienza e la crescita economica (...) gestita da esperti e funzionari, con scarsa attenzione ai suoi beneficiari".
Federico Fubini nella sua conclusione, è partito dagli spunti di riflessione dei due relatori, che ha condiviso nel loro insieme, sottolineando in primis che l'Europa non è un'entità utopica.
Che è la democrazia, nella sua "complicata imperfezione", a rappresentare l'unico meccanismo per gestire i conflitti.
In questo momento, l'Europa sta vivendo momenti di forte divisione, che andranno gestiti con sapienza politica per iniziare a tracciare davvero la strada della democrazia.
Nella costruzione democratica, il dialogo propositivo e reale rappresenta l'arma vincente, per tenere lontani sovranismi e nazionalismi, che servono solo a creare confusione e non unione.
"La scelta per l'Italia - scrive Fubini - non è far accettare l'integrazione europea e restare una nazione sovrana.
La scelta è fra Europa e impero: impero degli altri, qualche impero più lontano e meno democratico al quale finiremo con doverci sottomettere".
Al termine dell'incontro, un fuori programma particolare: Federico Fubini e Giovanni Fuccio, presidente dell'Assostampa sannita, hanno consegnato la medaglia d'oro agli studenti della redazione del giornale "Presente" del Liceo Scientifico Rummo di Benevento, vinta al concorso nazionale che si è svolto a Cesena "Fare il giornale nelle scuole".
Gli studenti sono stati accompagnati dai docenti Gaetano Panella e Giovanna Viespoli e, idealmente, dalla preside Teresa Marchese, sensibile e illuminata, che è riuscita a creare un humus didattico capace di varcare le frontiere della conoscenza anche extramoenia.
Raggianti gli studenti per aver vissuto un momento di particolare impatto emotivo, l'essere esordienti giornalisti, e premiati dalle mani di una firma quale quella di Federico Fubini.
La presentazione è stata promossa dal Circolo Manfredi, dalla Lidu, dal Liceo Scientifico "Rummo", con il patrocinio della Provincia di Benevento e di Sannio Europa, e la speciale collaborazione dell'Unuci.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

                                          

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