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Benevento, 07-06-2019 20:35 ____
Lo spazzamento delle strade e' il nostro punto debole e non e' escluso affatto che tale servizio possa essere sottratto all'Asia e dato ai privati
L'annuncio forte e' stato dell'assessore all'Ambiente, Luigi De Nigris che ha partecipato a "Benambiente" organizzata da "Io x Benevento" e Mastella ha aggiunto, volete il mio scalpo prendetelo ma il disastro non e' il mio
Nostro servizio
  

A Palazzo Paolo V, l'Associazione "Io x Benevento", con il presidente Giuseppe Schipani, ha tenuto la prima sessione di "Benambiente" con l'intento di parlare di ambiente, appunto, ma anche del ciclo dei rifiuti ad esso ambiente strettamente collegato.
Il rifiuto, ha detto Schipani aprendo i lavori, è definito una ricchezza per antonomasia ed invece qui a Benevento per smaltirli paghiamo la seconda tassa più alta d'Italia.
Ad entrare nel particolare, è stato il delegato tutela Ambiente dell'Associazione, Paolo Scalise, il quale ha lamentato, tra le altre cose, una scarsa informazione sulla questione economica riferita alla Tari.
La seconda questione, invece, è di natura tecnica e cioè la constazione che manchi qui da noi un sistema integrato dei rifiuti.
Bisogna poi tornare a parlare con i ragazzi nella scuole e non compiacersi solamente di aver raggiunto una buona percentuale di raccolta.
Lo Stir di Casalduni è poi chiuso da un anno e mezzo e non si sa perché non riapra.
Occorre poi, ha continuato Scalise, che ci sia un utile spazzamento ed il lavaggio delle strade.
Infine, il volantinaggio appare essere la maggiore fonte di inquinamento.
Si applichi una vecchia ordinanza di divieto del sindaco Pepe o la si cancelli.
Donato Madaro, amministratore unico dell'Asia, ha subito precisato di aver trovato un'azienda con circa 800mila euro di perdita pur avendo 100mila euro di capitale.
In pratica era tecnicamente fallita.
Con il bilancio 2018 siamo, invece, riusciti a portare il bilancio in pareggio nonostante il Comune abbia ridotto di un milione di euro il suo trasferimentio all'Azienda.
Oggi noi paghiamo 1.800.000 euro l'anno solo per conferire l'indifferenziata e tra i 300mila ed i 400mila euro l'anno per andare a depositare i rifiuti a Tufino con l'aggravante che i mezzi vengono impegnati lì anche per tutta la giornata e, quindi, non possono essere utilizzati per la raccolta.
Un altro 1.500.000 euro poi spendiamo invece per il conferimento dell'umido.
Riattivando lo Stir di Casalduni avremmo certamente un risparmio sul conferimento.
La raccolta differenziata, ha proseguito Madaro, è assestata al 65% con ricavi di 700mila euro l'anno mentre le spese si aggirano intorno agli 11 milioni di euro.
L'obiettivo è raggiungere il 70%, agendo sulla carta e cartoni e sul vetro con la eliminazione delle campane di vetro che sarà fatta dopo il rinnovo del parco automezzi previsto da ottobre allorquando saranno incrementate anche le spazzatrici meccaniche per un totale di circa 40 mezzi.
Raggiunto il 70% e quindi una buona qualità della raccolta, potremmo anche pensare di non utuilizzare più lo Stir ed andare direttamente all'inceneritore di Acerra.
In strada abbiamo inviato 13 operatori in più ma aumenteranno ancora.
L'obiettivo è però la tariffa puntuale, quella per cui la tassa di raccolta e smaltimento è calcolata in base alla quantità e qualità del rifiuto conferito. In via sperimentale avvieremo il servizio in una contrada.
Riguardo l'evasione, vengono messe a disposizione le banche dati delle varie aziende e strutture comunali.
Nicola Boccalone, amministratopre unico di IrpiniaAmbiebnte, ha portato l'esperienza virtuosa della sua azienda.
Schipani, nel presentarlo, ha detto che un amministratore come lui bisogna recuperarlo al territorio e Boccalone di rimando: Forse qualcuno non se ne è accorto, ma io non sono mai andato via...
IrpiniaAmbiente, ha ripreso l'amministratore unico, è una società provinciale tra i pochi superstiti della stagione che ha portato quasi tutte le Aziende in Tribunale.
Sul piano dei rifiuti in Campania c'è da dire che l'emergenza in realtà non è mai passata, sono solo contenuti gli effetti ma gli impianti non sono mai stati realizzati e quindi la situazione è sempre marcatamente precaria.
In pratica paghiamo tasse svedesi per servizi africani, ha detto efficacemente Boccalone, imputando il tutto alla disarticolazione delle norme che quasi nessuno ha applicato.
Quindi ha citato i dati recenti su base provinciale, dati che pongono Benevento al primo posto con il 70,3%; Salerno al 61,7%; Avellino al 56,1%; Caserta al 51,2% e Napoli al 47,1%.
Dunque, sono stati esposti con delle slide dei dati riguardo la raccolta sia dell'indifferenziata che dell'umido, dati assolutamente non veritieri quasi nella loro totalità, perché sono citati in essi impianti mai funzionanti.
Intanto solo per smaltire la frazione organica la Regione Campania spende qualcosa come 100milioni di euro l'anno inviando tutto al Nord dove fanno fortuna con i nostri rifiuti.
La proposta finale di Boccalone è stata quella di un progetto provinciale dei rifiuti e dunque con domande di sistema e non di rione.
Luigi De Nigris, assesssoe all'Ambiente, ha sottolineato anch'egli la necessità di uniformare le banche dati esistenti. Andremo a censire, per la lotta all'evasione, le abitazioni una per una.
Quindi ha invitato tutti a riprendere le vecchie attività che sono soprattutto di correttezza anche nel conferimento dei rifiuti quanto a giorni ed orari, una pratica, questa, che è andata via via scemando.
Riguardo il discorso di prospettiva, cui l'assessore tiene in maniera particolare, De Nigris ha detto che bisogna dotarsi di un regolamento anche per l'utilizzo del sistema di videosorveglianza e che la settimana prossima è pronto il regolamento anche per far scendere in campo gli ispettori ambientali.
Riguardo poi lo spazzamento delle strade ha insistito: A noi interessa il risultato e su questo aspetto della complessa vicenda rifiuti siamo particolarmente deboli.
Non è da escludere affatto che questo servizio posso essere tolto all'Asia ed affiato a privati.
Antonio Di Maria, presidente della Provincia, ha parlato delle condizioni economiche non buone della Samte, la società di cui è proprietaria e che gestisce lo Stir di Casalduni e le discariche dismesse.
Non ho fatto la tariffa, così come avrei dovuto, ha detto il presidente, perché non ho i dati per farla in assoluta correttezza e trasparenza.
La verità è che se non ci dotiamo di impianti la nostra situazione resterà sempre precaria.
Solo per gestire il percolato delle discariche chiuse, paghiamo qualcosa come 1.800.000 euro l'anno e questo per rifiuti depositati all'epoca di cui solo il 12%, si stima, appartenessero al territorio sannita.
Noi intanto paghiamo le spese per gestire questa discariche anche a nome di tutti i campani.
Se la Regione non provvede, come gli ho chiesto, ad eliminare questo sconcio tariffario, darò incarico legale per portare la cosa in Tribunale.
Giuseppe Schipani, prima di dare la parola conslusiva al sindaco Clemente Mastgella, ha chiesto al primo cittadino, con la sua autorevolezza di cercare i fondi necessari per raggiungere il risultato sperato.
Un dato è certo, nell'angolo non ci possiamo rimanere, ha concluso il presidente.
Mastella ha parlato di materia molto complicata. Siamo in un tunnel in cui è caduto l'intero Paese.
Scontiamo anche opposti estremismi e divieti.
Vedrete, però, cosa succederà tra settembre ed ottobre con la chiusura per manutenzione, per un mese e mezzo, del termovalorizzatore di Acerra, anch'esso osteggiato addirittura dalla Chiesa locale e che senza il quale oramai va in tilt l'intero sistema regionale.
Quindi, ha lodato l'azione sin qui svolta da Madaro, una persona che egli ha scelto pur non conoscendola, anzi mi dicono che mi votasse anche contro e qui, visto come si è votato, dovrei mandare via tutti...
Benevento, ha ripreso Mastella, è tra le più pulite città del Mezzogiorno.
Occorre inculcare l'educazione civica nei ragazzi delle scuole ma io nel frattempo che faccio, aspetto?
Bisogna che ci pensino i genitori dunque perché l'approccio con lo sversamento dei rifiuti è negativo e vi contribuisce anche chi proviene da fuori città.
C'è una sorta di rassegnazione ma tutto ciò è sconfortante e mi sono anche rotto le scatole visto che tutto è scaricato su di me, anche vecchie situazioni che non ho contribuito a creare.
Avevo tentato di far venire il presidente della Repubblica, Mattarella, ad inaugurare il Teatro Comunale e mi sono accorto che questa struttura non aveva nemmeno il parere di agibilità dei Vigili del Fuoco.
A chi mi ha preceduto dico: Restassero nell'oltretomba, lì dove hanno lasciato questa città.
Se volete il mio scalpo ve lo dò, tanto sono rimasti pochi capelli, ma siamo disastrati ed agiamo in questo contesto e non per colpa mia.
Dico che è meglio ex che x però impariamo a partecipare come spesso stanno facendo i Comitati di Quartiere.
Resto concettualmente legato alla mia idea di longobardo e non di lombardo e vado avanti nonostante gli altri abbiano votato in Parlamento contro la soluzione di problemi della città.
I problemi dell'ambiente li conosciamo e non ci occorre la ragazzina (Greta ndr) che ce li venga a dire.
Poi un accenno alla videosorveglianza nel centro storico: La attiveremo quanto prima. La crisi del commercio non dipende da questo.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

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