Portale multimediale d'informazione di Gazzetta di Benevento

 

stampa

letto 6307 volte

Benevento, 05-06-2019 21:57 ____
Al Partito Democratico si parla della contaminazione dei pozzi cittadini e Yuri Di Gioia fa strame delle argomentazioni di Altrabenevento
Si mescolano quattro norme completamente diverse l'una dall'altra e si aizza la gente senza essere precisi nell'argomentare e questo mi da' enormemente fastidio
Nostro servizio
  

Con notevole ritardo, considerando che se ne parla oramai da prima dello scorso novembre, anche il Partito Democratico interviene, con il suo Coordinamento cittadino presieduto da Giovanni De Lorenzo, sulla vicenda della contaminazione da tetracloroetilene, dei pozzi di località Pezzapiana e Campo Mazzoni, che alimentano le zone beneventane del Rione Ferrovia e Rione Libertà oltre che parte del Centro Storico.
De Lorenzo ha precisato che l'incontro, aperto a chiunque avesse voluto prendervi parte, aveva lo scopo solo di aprire una discussione per cercare di capire se ci fosse almeno qualcosa di rassicurante da dire alla città.
Nunzio Castaldi, del Coordinamento, ha detto di non essere un tecnico ma di parlare come un cittadino che peraltro vive al Rione Ferrovia, zona "incriminata".
L'accusa politica che noi intendiamo fare all'Amministrazione comunale è quella di non aver adeguatamente informato i cittadini su tutta la vicenda, cosa che invece, in casi analoghi, è stata fatta in altre città del Paese.
Ed allora resto preoccupato e voglio capire, capire soprattutto se con l'acqua del rubinetto mia moglie può continuare a cuocermi la pasta...
A prendere la parola, è stato a questo punto Yuri Di Gioia, ingegnere, che ha fatto strame di tutta l'azione sin qui condotta sull'argomento da Altrabenevento per la confusione che alimenta con i suoi comunicati che sono frutto di non facile interpretazione.
Si mescolano quattro norme completamente diverse l'una dall'altra e quindi posso capire, ha detto Di Gioia, che non ne sia facile l'interpretazione, ma utilizzarle per aizzare la gente ed il non uso della precisione nella loro lettura, mi dà enormemente fastidio.
Il contaminante è ad un decimo del limite e per mesi sono stati fatti invece dei comunicati su norme superate e che portavano parametri diversi.
Ora si passa anche ai rifiuti, che non c'entrano nulla.
Se ci sono problemi, essi riguardano solo quella parte di terreno e non c'è alcuna conseguenza per i Benevento, non c'è nessun rischio di avvelenamento.
Valutare poi ed indagare per capire cosa abbia portato il valore del tetracloroetilene in alto, è altra cosa e peraltro chiedo: Ma veramente pensate che esista un'acqua pura al 100%?
Smettiamola dunque di aizzare i beneventani e ci si attenga alle norme, punto e basta.
I controlli ci sono, vengono effettuati e non c'è bisogno di altro.
Le normative sono diverse ed hanno peraltro finalità diverse. Non facciamo confusione.
Italo Di Dio, giunto quasi verso la fine dell'intervento di Di Gioia, ha detto che il dato ufficiale ci dice comunque che il livello della contaminazione sia stato superato.
Luigi La Monaca ha invitato a ricordare che alla fine sull'acqua si fanno affari.
Carlo Alberto Iannace, un chimico, ha fatto la distinzione tra le acque del pozzo e quelle sotterranee ma sostanzialmente ha confermato quanto affermato da Di Gioia.
Per le acque sotterranee bisogna farne la storia e fare analisi alle acque di falda, analisi queste che non si esauriscono in un solo trimestre.
Tutto ciò che non risponde a queste regole, è sbagliato.
Il pozzo, peraltro, non è rappresentativo affatto della falda.
Enrico Castiello, già assessore all'Ambiente, ha detto di ricordare che i pozzi di Benevento fossero con valori alti di nitrati e che per questo Gesesa mescolava le acque proprio per abbatterli i nitrati.
Castiello si è detto comunque preoccupato della soglie di contaminazione.
Non siamo fuori valori, ci viene detto, ma io ho paura lo stesso.
Potremmo avere la perdita dell'acqua del Biferno ricevendo, in compenso, quella dei pozzi di San Salvatore Telesino e questa è una battaglia certamente da fare per scongiurare tutto ciò.
La Regione Campania è ancora un po' "rossa" o no?
Allora chi aspettiamo a chiedere l'acqua buona necessaria a tutto il nostro territorio?
I lavori sono stati chiusi da Giovanni Zarro che ha insistito sul fatto che bisogna attivarsi affinché l'acqua del Torano-Biferno non venga tolta alla città. Questa è l'azione che deve porre in essere la politica.
Sull'argomento, ha detto il coordinatore De Lorenzo, si tornerà.

Le foto sono di "Gazzetta di Benevento". Riproduzione vietata.

 

 

 

 

 

 

comunicato n.122911



Società Editoriale "Maloeis" - Gazzetta di Benevento - via Erik Mutarelli, 28 - 82100 Benevento - tel. e fax 0824 40100
email info@gazzettabenevento.it - partita Iva 01051510624
Pagine visitate 400987601 / Informativa Privacy